Il mio cervello e il mio corpo, dovrebbero lavorare insieme, dovrebbero cooperare; eppure a volte li sento litigare . . . li sento discutere, discussioni interminabili e non sempre è il cervello che vince, quel cervello che dovrebbe essere razionale, logico e perfezionista soccombe. Chi la spunta, a dispetto di tutto è questo corpo: goloso, pigro e che a volte si dimentica l’età che ha.
Ci sono delle notti in cui il cervello si sveglia e sa, lui lo sa, che bisognerebbe alzarsi e andare in bagno, io sento che scuote il corpo e glielo spiega: “Sveglia, bisogna alzarsi, muoviti!” e poi si sente l’altro, il corpo, che risponde: “Uhmm aspetta, si sta così bene qui al calduccio, non posso aspettare ancora un po’, non è così urgente . . .” (in effetti ha ragione, in certi orari, uscire dal letto è difficile).
Altre notti, quello stranito del cervello, si sveglia di botto, lucido, fa spalancare addirittura gli occhi, al buio . . . il corpo invece è ancora tutto pesante, addormentato e invece, il cervello attacca con la sua voce querula: ” su’, ho sete, svegliati e alzati, non ho più voglia di stare qua sdraiato!” e, non subito, si sente quel “povero” corpo che sbadiglia e cerca di convincere il cervello che c’è ancora del tempo prima della sveglia ufficiale . . . “Ma prova a contar le pecore, accidenti, sono le 3 di notte!” In questi casi, a volte vince uno, a volte l’altro . . . quando vince il cervello, per il corpo sono dolori . . . perché quel cervello, poi si riaddormenta all’ora di svegliarsi e per tutto il giorno il corpo ha da fare e il cervello invece di esser sveglio, sonnecchia . . .
Ci sono quelle volte che il cervello richiama il corpo alla morigeratezza: “Non mangiare la nutella . . . Lascia stare quell’ultima fetta di pizza . . . spegni la luce, smetti di leggere e dormi . . . ” ma il corpo, vizioso viziato, non ascolta, si mangia una bella fetta con la nutella “in proporzione” al pane che c’è sotto, ben bene spalmata . . . mangia l’ultima fetta di pizza, giustificandosi con l’antica sollecitazione di mamma e papà: – non si lascia niente nel piatto – . . . e in quanto a lasciar perdere il libro, ma come, pensa questo corpo capriccioso, ho aspettato 10 anni questo libro e lo dovrei lasciare quando mancano solo 50 pagine alla fine???” .
Se poi, il cervello ricorda al corpo che, essendo lunedì, dovrebbe cominciare con certe sane abitudini: dieta e cyclette, come aveva promesso all’Uomodellasuavita, il corpo trova un sacco di scuse, trova un sacco di cose da fare, fosse anche piegare i panni, pur di non salire sulla cyclette e per quando arriva l’ora di pranzo, ha già dimenticato sempre questa fissa di non far sprecare niente e si giustifica promettendo più attenzione per la cena . . . il giorno dopo o quello ancora!
Quando si trovano ad avere a che fare col PiccoloLord, cervello e corpo sono costantemente a battibeccare: “non lo abbraciare troppo” dice il cervello “mi sembri propio una nonna appiccicosa!” e invece il corpo, spalanca le braccia e abbraccia e strapazza i 13 e rotti (*), 15 Kg del bambino, mentre le labbra sfacciate indipendenti, lo sbacciucchiano . . . “zitto, musone, senti come è morbido e guarda come ride” risponde ghignando il corpo!
Il cervello gli ricorda: “non hai mai fatto tante smancerie con i tuoi figli!” e il corpo: “certo, con i figli non potevo lasciarmi andare più di tanto . . . ma questo lo posso coccolare come voglio!”
Mah! E io sto in mezzo a queste litigate, a volte tifo per l’uno a volte per l’altro . . . e poi ci sono quelle volte in cui il cervello mi mette in guardia, mi ricorda che ho una certa età, che devo stare attenta, muovermi con attenzione . . . e il corpo, idiota spavaldo, lo prende in giro: “vecchio, ecco cosa sei, un vecchio cervello che ha paura di tutto, quante volte ho usato le forbici? E adesso ho bisogno di tagliare questo cordino e . . . ” Zac, il corpo, stamattina si è tagliato la punta del pollice (l’Udmv e il cervello si sono arrabbiati un sacco, il corpo, si è spaventato abbastanza . . . ma se lo dite in giro, negherà!).
Quando più tardi stavo stendendo, è caduta una molletta sotto lo stendino . . . mi sono abbassata per raccoglierlo e il corpo non ha ascoltato le raccomandazioni di quel brontolone del cervello . . . è andato verso la molletta con impeto e . . . Sbammm la fronte ha sbattuto contro il ferro dello stendino . . .
Questo corpo, ormai con un bel po’ di Carnevali sulle spalle, deve adattarsi ad ascoltare di più il cervello . . . ma il cervello dovrebbe dormire di notte!
(*) correzione eseguita su richiesta della FigliaGrande che ha pesato davanti a me il PiccoloLord e mi ha detto che “sei rimasta indietro!)
bellissimo questo post…e bella la riflessione sul piccolo lord, è vero con i figli dobbiamo essere sempre più severe, ma le nonne i bimbi li devono viziare un pò:-)
Mi sembra di sentire un disco già ascoltato! Le motivazioni e le circostanze sono differenti dalle tue, ma il ritmo sonno veglia appartiene alla stessa specie. Quello dell’insonnia è stato, e a volte ancora è, il tasto dolens. Prendo solo caffè e thè deteinati e molto spesso pure questo non mi giova. Al posto della Nutella io mi sfogo con la frutta. Quindi, mal comune mezzo gaudio. 🙂
p.s.: differenze incolmabili, purtroppo, un nipotino da coccolare e un marito al mio fianco!
Eccoti infine dov’eri !!!!! Mi mancavano i tuoi post sorridenti e sinceri!
Ahahhah simpatico e sì, secondo me dovresti ascoltare il cervello che vuole preservare il corpo ma non il cervello che non vuole coccolare il bimbo 😛
Però pensa se avessi il cervello-mente scisso in multiple identità 🙂
I-D-E-M 😀
Certo avrai da fare tantissimo durante il giorno (e la notte) con questi due pazzerelli sempre in contrasto!
Sei forte! Tu hai detto, scrivendolo, ciò che io spesso penso. Eh… l’eterna lotta fra i due! Un abbraccio da nonna Rita
Grazie Patrizia . . .:-)
Non so, in certi periodi è più accentuata, in altri meno! Non so da cosa dipende, non bevo mai caffè, ultimamente nemmeno più il tè! 😦
Ps. ne abbiamo già parlato . . . anche tu hai “benefit” che io vorrei . . . potremmo scambiarci i ruoli per qualche giorno 😉
Margherita, mi manca il tempo . . . sono qui a scrivere e dietro alle spalle ho 2530 “cose da fare” che mi chiamano! 🙂
No, NightOwl, non ti preoccupare, non si scinde in identità multiple, è che ogni tanto crede di essere ancora nei suoi bei 20 anni e il cervello pensa e il corpo, asseconda e fanno cose, come mettersi in ginocchio e fare il cavalluccio al PiccoloLord quando sono da soli in casa . . . e poi, ci vuole un po’ di tempo a rimettersi in piedi e un bicchiere d’acqua per fargli riprendere fiato (sia al corpo che al cervello) mentre io me la rido alla grande e il PiccoloLord, pure lui, è felice e beatamente ignorante di avere una nonna che ha le ginocchia di un calciatore con le ginocchia rotte, un giro vita che, sarebbe a risschio anche se fosse un uomo . . . 😉
Meno male, così non soffro di solitudine! :-)))
Eh! Eh! Eh! Non è facile, certe volte li sento che non sono ancora sveglia . . . 🙂
Mi piace raccontare i miei pensieri, spesso mi accorgo che non sono solo miei! 🙂
Grazie Rita, un abbraccio anche a te! 🙂
Grazie a tutte voi e un buon pomeriggio! 🙂
Ciao, Fior
ihhihihi
il cervello…questo rompiscatole, che si sveglia solo quando non dovrebbe
Vero . . quando non serve! 🙂
Ciao, Fior
L’ha ribloggato su hovogliadichiacchiere . . .e ha commentato:
Perchè di cose da scrivere ne avrei molte, ma mi manca il tempo, ho trovato questo post che (solo a pensarci) mi fa sempre sorridere . . . 🙂
Il PiccoloLord adesso non lo prendo più in braccio, è diventato alto e si considera un “ragazzo”! 🙂