Ultimamente qualcuno mi chiede di questo mio soprannome . . . ricordandomi che l’avevo già spiegato . . . eccomi qua ad approfittare dei mezzi tecnologici.
Faccio “copia/incolla” di un vecchio post . . . ecco, revisionato, quello che avevo scritto nel lontano 2007.
“Lo voleva sapere Graciete, me l’ ha chiesto Aleike e ora Factum, ci ha scherzato su!”
Ecco, sciolgo l’enigma. . . “fior di cactus”, perché così mi chiamava mio padre da piccola! Perché io, in effetti sono piena di spine!
A mio padre, piacciono i soprannomi, e mentre mio fratello era: “il vichingo” per i suoi capelli biondissimi. Mia sorella era: “begli occhi”, per ovvi motivi e l’ultimo arrivato era, senza troppa fantasia: “il piccolo”! Io ero “fior di cactus”, per il mio carattere scontroso o come si diceva una volta “rustico”! Che non è migliorato molto, nel tempo . . . anche se ormai molti hanno capito che le spine servono più a proteggere che a ferire . . . !
Poi, sì, mi piace anche quel film con la Ingrid Bergman che fa la segretaria da un dentista!
Infine, anche se non amo troppo le piante grasse e spinose, perché le spine danno fastidio anche a me e per la maggior parte dell’anno, sono lì come morte, quando decidono di fiorire, però, che spettacolo, mi incantano.
Ciao cara Fiore… 🙂
Ciao Giudig! :-*
Baci, Fior