Ci stiamo forse gattizzando?

Questa famiglia si sta gattizzando . . . e io mi sto preoccupando!

Fiordicactus, qui presente, è sempre stata più amante di cani che di gatti . . . lo ammetto!

Per quanto ricordi ogni tanto nella mia vita sono entrati cuccioli, a volte di razza a volte ibridi, sempre regalati e in alcuni casi, simpatici “vagabondi” che si trovavano bene a casa e ci adottavano.

Certo, i cuccioli hanno sempre creato problemi . . . ricordo, avevo 8/9 anni, una cokerina molto attiva che in una settimana ridusse a brandelli i calzini di chiunque non si ricordasse della sua presenza e non li mettesse in salvo e, nello stesso periodo, rosicchiò i primi 20 cm delle “gambe” di 6 sedie di legno . . . quando si fu abituata a comportarsi bene, fu portata via dalla zia di Milano e poi trasferita a Roma.

Ci furono di quelli che passarono come meteore: ricordo Lola, una cuccioletta di razza imprecisata. Ci giocammo, la coccolammo e la curammo, per i 3 mesi (circa) di un’estate di tanti anni fa, in montagna. Poi si doveva tornare in città e venne regalata a chi ci aveva ospitato . . . la rivediamo ogni tanto, nel filmino di famiglia fatto quell’estate.

Ultimamente è morto il nostro cane più vecchio (circa 16 anni) chiamato Pik (Piccolo).

Era stato trovato, anni fa, ferito e spaventato nel cortile di un’azienda e affidato alla FigliaGrande, che dopo averlo portato dal veterinario per le cure si era sentita dire di tenerlo in casa in attesa di qualcuno che ne denunciasse la sparizione . . . dopo qualche settimana le dissero che o lo teneva lei o lo avrebbero portato al canile municipale.
Inutile spiegarvi che ormai ci si era affezionata e lo portò di nuovo dal Veterinario per fargli mettere il “chip” che ne certifica il possesso.

Era da qualche mese che, guardando fuori dalle finestre, notavamo dei gatti che passeggiavano in cortile o nella giungla che chiamano giardino e che giocavano tra le zolle nell’orto, ma anche Pik e Bella li tenevano d’occhio. qualche volta, comprensibilmente, se erano fuori, li rincorrevano . . . e non li prendevano mai!

Ora che Pik, grosso meticcio di labrador, vecchio ma odiatore seriale di gatti, non c’è più, FigliaGrande e MyLord, adolescente, hanno deciso che i gatti vagabondi hanno bisogno di aiuto. Nell’orto e nella giungla che chiamano giardino sono apparsi piatti (compostabili) che contengono un sasso (per non volare via) e delle crocchette per gatti . . . e i gatti ringraziano.
L’altro giorno ero in cucina, butto l’occhio fuori dalla portafinestra e, appena un passo indietro dalla soglia, ecco uno dei gatti che mi guardava . . . deve aver capito che non sono “gattara”, si è girato e allontanato con la coda alta e dritta non prima di avermi lanciato uno sguardo altero! Da vero gatto siamese com’è! Chissà da che casa è scappato . . . 

Le foto, se mai le riusciremo a fare, più in là . . . questi gatti mangiano le nostre crocchette, ma sono ancora diffidenti.




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