Mai come nelle festività vivo la vita come vorrei . . . come mi piacerebbe che fosse tutti i giorni.
L’allegra confusione delle visite, quella leggera ansia nel preparare cibo e accoglienza al meglio, le chiacchiere in libertà e i ricordi, i momenti seri e quelli allegri, conoscere realtà diverse e uguali (in fondo) alla nostra. La condivisione di pensieri, parole e vita.
Come sempre capita in certi periodi dell’anno c’è stata la parte spirituale. E sentire il sacerdote (nell’Omelia di Pasqua) ripetere, con altre parole, i concetti sentiti da un’amico (molto laico) la sera prima circa il saper guardare avanti, non aver paura del futuro, rinnovarsi e lasciare il passato indietro senza rimpianti è stato sconcertante!
Sono stati 3 giorni che hanno visto l’arrivo di Emily accompagnata da ReMida, le piacevoli conversazione sugli argomenti che ci accomunano: Outlander, figli, famiglia, la vita vissuta con entusiasmo, il lavoro fuori casa (anche se io, per quello, ormai ho tirato i remi in barca) , il piacere di viaggiare . . .
Tre giorni in cui era presente anche la FigliaPiccola, arrivata da Roma, che si fermerà (mirabile dictu) ancora qualche giorno.
Tre giorni che hanno visto la casa invasa da uova di pasqua, coloratissime! Regalate, comprate, da scambiare al PiccoloLord, alla PiccolaLady e alle piccole Masha e Lele. Ma ne è arrivato uno anche per me! Una bellissima sorpresa, un braccialettino col suo ciondolo!
Non vi sto a fare l’elenco di tutto quello che abbiamo preparato in cucina, di quello (molto di più) che abbiamo poi mangiato, vi dirò solo che per qualche giorno non avrò bisogno di fare la spesa.
Non so quale maligno pensiero mi ha portato a comprare 4 pagnotte di pane da 1/2 Kilo, che sono lì che occhieggiano e che la FigliaPiccola ha proposto di far diventare: Gnocchi di pane, torta di pane, panzanella e via riciclando! In questi giorni tutto si è mangiato, tranne che il pane (o almeno, poco poco), c’erano le “ciambelle strozzose” che di “strozzoso” non avevano molto, ma che si combinavano bene col pecorino abruzzese, col salame coi lardelli e col ciauscolo (marchigiano) e persino con la insalata “Olivier” (quella che in Italia è chiamata “insalata russa”) che ci ha portato l’amica Irina, ucraina Doc, preparata con la ricetta di sua madre.
E i dolci? Tra quelli confezionati, tipici di queste feste, le magnifiche paste portate dagli ospiti, quelli preparati dalla FigliaGrande per il suo PicNic con le famiglie della classe del PiccoloLord e quelli portati dall’amica A. Una felicità per gli occhi e le papille gustative (ho sentito chiaramente, in testa, l’invito: “pancia mia fatti capanna)!
Il tempo ci ha fatto preoccupare, ma alla fine si è risolto a darci un cielo “ttrecchi” come dice la Bice Piacentini (poetessa in vernacolo sambenedettese) nella poesia dedicata alla Città sulla Costa, che in questo vecchio post, potete trovare sia in vernacolo che tradotta.
Il sabato sera con Emily e Re Mida. In piacevole conversazione siamo arrivati alle 2 di notte senza nemmeno accorgercene.
Pasqua in gioiosa compagnia, con una parte consistente della famiglia, il NipoteF, momentaneamente “orfano” di mamma e sorella, proprio il giorno di Pasqua, Irina e le sue figlie . . . davvero una bel momento conviviale.
E “ultimo, ma non ultimo”, il pranzo della Pasquetta, sempre con Emily e il suo simpatico Re Mida, a chiudere le grandi “mangiate” delle feste . . . la sera, cena con una minestra con brodo vegetale e passato . . .
E ora? Ora si torna nei ranghi, in attesa di un’altra occasione per sentire le pentole che fan fracasso, per stare insieme a gente simpatica, senza troppi convenevoli, con delle belle chiacchierate, parlando di personaggi immaginari (libri, serie TV, film) o di blogger che si conoscono bene, senza nemmeno averle mai viste, pensando che ci si potrebbe rincontrare e quando.
Vivendo la vita di tutti i giorni come fosse una festa . . . malgrado i problemi che si possono incontrare.
(Ps. più tardi metto qualche foto! Ora, vado a far qualcosa! L’Udmv ha ricominciato a lavorare e ha i suoi orari! La cosa peggiore dei giorni feriali . . . gli orari!)