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Arriva l'estate . . . Promozione Turistica

Al  mattino, da quando anche i Tg Regionali hanno deciso di inondarci di notizie, l’Uomodellamiavita, oltre ai vari TG nazionale, su più canali, si guarda anche tutta la mezz’ora dedicata alle Marche, calcolando che sono le stesse notizie che poi ascolta alle 14 . . . da matti!

Ma ieri mattina, la tizia con vocina da Topolino, mi ha dato una dritta, per un post da "Promozione Turistica" . . . . . ci ha svelato che su You Tube c’è questo "corto" dell’Istituto Luce, dai lontani anni ’20  

A me è piaciuto tantissimo, e mi sono messa alla ricerca di qualcosa di più attuale, per darvi l’idea di come è cambiata la "ridente Città sulla Costa", guarda che ti riguarda, ho trovato quest’altro video, che non è come avrei voluto io, ma vi da l’idea del tempo che passa, basta guardare quanto sono cresciute le palme.

Per la parte del Lungomare nuova, che, come dicono i politici "l’Italia e l’Europa ci invidiano", vi rimando a quando ho sottomano qualche volontario cineoperatore, e, soprattutto, ho imparato a mettere i video su You Tube! Per chi nel frattempo vuol vedere il lungomare nella sua interezza, di circa 6 Km, venite a trovarci!
Qui, un’assaggio:

nuovi giardini

Brodetto . . . La ricetta della Suocera

Mi sono ritrovata tra le mani la ricetta del “Brodetto alla Sanbenedettese”  . . . e ve ne faccio omaggio.
E’ proprio quella della Suocera,  il procedimento è più semplice farlo che spiegarlo . . . e i nomi dei pesci, sono quelli più “italiani” possibili. Per le varianti regionali dei nomi dei pesci, dovrete arrangiarvi da soli!

“Il brodetto era in tutti i sensi l’antico piatto unico dei pescatori, il derivato naturale del pesce che non veniva assorbito dal mercato. Si tratta di un profumato intingolo in cui nuota il pesce, il pezzo forte della ricetta: un saporito mare in cui si affoga, con le grosse fette di pane, il grande appetito che la sostanziosità del piatto presuppone” (copiato da qui)

Brodetto alla Sanbenedettese

Ingredienti, per 10 persone:
3 chili di pesci e/o molluschi: seppie, scampi, scorfano (rosso, nero, di fondale), rana pescatrice, mazzolina, palombo, razze, triglie e cicale, sgombro (uno solo), un cucchiaio di sale, un pizzico di pepe, olio extravergine d’oliva, una cipolla bianca, un bicchiere di vino bianco secco, 1 bicchiere di aceto bianco, 3 pomodori poco maturi, 3 peperoni (verdi e rossi), fette di pane raffermo (o bruscato)

Preparazione:
Pulire bene tuti i pesci, eliminando con pazienza, oltre ovviamente alle interiora, la spina dorsale le branchie ed eventuali squame, e tutte le lische possibili.
Sciacquateli, asciugateli e tagliate a tocchi i pesci più grossi.
In una padella piuttosto grande, far appassire la cipolla nell’olio di oliva, aggiungere le seppie e  polpi (a pezzi se sono grossi), rosolateli appena, bagnate col vino e continuare la cottura a fuoco moderato per un quarto d’ora. Versate un bicchiere d’aceto e lasciatelo evaporare, poi aggiungete l pomodori  e i peperoni tagliati, e un mestolo d’acqua calda. Proseguire la cottura per altri 5 minuti. (controllate il sapore e aggiungete sale e pepe a gusto)
Mettere il pesce assortito tagliato a tranci sistemandolo in base al tempo di cottura (dal più grande al più piccolo) Aggiungere acqua e aceto se servono e proseguire la cottura per altri 10 minuti, senza toccare il pesce, al masimo ruotare la padella sul fornello. Spegnere e lasciare riposare 5 minuti prima di servire. (Ma è buono anche scaldato, sempre però senza toccare il pesce, alrimenti si rompe, e accorciando i tempi della prima cottura)
Servire il piatto con pane e crostini. (e a chi piace, passando sopra al pane, uno spicchio d’aglio!)

NB. Si può scegliere il pesce che più vi piace, ma secondo la Suocera, più il pesce è brutto e spinoso e costa poco, più è buono. Potete aggiungere, per ultime, le cozze e le vongole, (col guscio, fanno effetto scenico).

Le ricette del Brodetto, qui nelle Marche sono tante, ogni paese ha la sua, ma questa ha in più l’uso dei pomodori quasi maturi e l’aceto, che tolgono il dolciastro del pesce. C’è la versione dei pescatori, che la fanno sui pescherecci, quella del popolo con i pesci di “muccina” cioè i pesci che invenduti, venivano dati al pescatore o alla persona che aiutava a scaricare e riordinare la barca  e che il pescatore, a volte, regalava agli amici, (a volte, ancora adesso, in campagna, per una forma di baratto, pesce, contro prodotti della terra) e c’è la versione dei signori, col pesce un po’ più caro e con meno spine, ma, a detta della Suocera, meno saporito!

Aggiornamento: a chi non piace il pesce troppo spinoso, come me, Dad o Latendarossa, consiglio di farsi sfilettare il pesce più spinoso, o di abbondare con porzioni di palombo e di ali di razza . . . senza dimenticare i molluschi e i crostacei! 😉

Straniamento

Ieri mattina, passeggiata al lungomare, gente in costume, che prende il sole, qualcuno cammina già a piedi scalzi nell’acqua del mare!
Prendiamo l’auto, ci allontaniamo di 500 metri, sulla soppraelevata, che ci porta fuori città, l’occhio spazia, . . . il cuore fa un sobbalzo e la mente rimane paralizzata dalla meraviglia!

A Est, sull’orizzonte, altre i campi, lavorati o incolti, c’è il mare che luccica al sole, di fronte, verso Sud, si intravede la Maiella, bianca di neve, e verso Ovest, si vede il Gran Sasso, i monti della Laga e il Vettore (Sibilini) tutti ancora abbondantemente innevati . . .

Non avevo nessun tipo di macchina fotografica, mi spiace, dovete fidarvi delle mie parole, uno spettacolo magnifico!

 

Oggi, giornata campale!

Sveglia presto (4,50) per far uscire, uno alla volta, i cani, due chiacchiere col marito, (vai tu, caro, che Tex vuole rientrare, io sono andata già per l’Armi) e poi di nuovo l’abbiocco . . . alle 8.30 suona il telefono e penso alla mia vicina, che, a volte, è al mattino presto che si accorge che non c’è il latte, le fette biscottate, il caffè . . . invece è la figlia grande che vuol sapere se andiamo al vivaio con lei! Il padre, ça va sans dire, conferma . . . e incomincia la corsa, bagno, colazione, bagno (lavarsi i capelli che rimarranno umidi) e poi, a Messa, sul lungomare di San Benedetto!

Una chiesina piccola, con un “cortile” davanti, dico cortile e non sagrato, perchè è chiuso suoi tre lati da un mezzo muretto, che all’interno è una panca di cemento . . . e ha due passaggi, larghi giusto per le carrozelle e i passeggini, e due, più piccoli, pedonali, vicino l’entrata della chiesa . . . all’esterno del muretto, 4 pini marittimi, fanno l’ombra, a chiazze e ospitano colonie di uccellini che trillano allegri! Durante la brutta stagione, non è molto frequentata, e oltre alle poche file di sedie, tutti si sta, ammassati, c’è l’aria condizionata per scaldarsi, più l’effetto “asino e bue”!
Oggi, invece, la giornata buona, il tepore della primavera, ha riempito le panche di gente, il “cortile” di bambini e carrozelle . . . il portale della chiesa era spalancato e gli altoparlanti ci facevano sentire tutti uniti . . . anche se la strada è a due passi e la gente che passa, non sempre (pare) si accorge che c’è una Messa in corso!

Ci incontriamo con la figlia al vivaio . . . 3 “scemi” che non hanno effettivo bisogno di fiori, che si beano di guardarli tutti (orchidee comprese) e che alla fine hanno comprato “terricio universale”, “concime universale” 3 rizomi che promettono “dalie” e qualche bustina di semi, che, si spera germoglino e producano “nasturzi” e altri fiorellini non meglio identificati se non come: “fiori rosa”!
Pago io, paghi tu . . . il padre, offre a noi due i fiori “in pectore” . . .

Siamo in ritardo sulla tabella di marcia, alle 11,00 inizia la presentazione di un libro, presso uno dei Circoli Nautici presenti nella città rivierasca . . . sull’invito parla di “Ricette Anarchiche” . . . sarà cucina moderna? Aperitivo alle 12,00 e le copie in omaggio . . .
Anche qui, bambini a profusione, penso quelli che si divertono di più . . . il libro, con dedica, di tutto parla, tranne che di ricette . . . anzi per un tipo di pesce, consiglia di farsi invitare da M, che lo cucina bene . . ., per fortuna che io la conosco . . . per sfortuna, a me non piace il pesce! Mentre lasciamo la festa, mi chiama la figlia grande, avvisando che è morto Charlton Heston!

Abbiamo mangiato alle 14.00, con la televisione che trasmette la corsa di F1 a volume inaccettabile, poi, i due “ometti” si sono pure offesi, perchè io, finito il pranzo, mi sono ritirata di qua a girovagare sul web . . .! Stasera, volevo vedere la Litizzetto, e loro “i pacchi” o in alternativa “Dott. House”, mentre si cena . . . Insomma, quando è arrivato “Capri”, sono scappata di nuovo . . . Questa fiction, è più un fotoromanzo incrociato con un romanzo d’appendice che una storia finta, ma realistica . . . la signorina, che in teoria viene da Milano, non ha l’accento e lo charme di una Milanese, (legggersi Severgnini) quelli che sono di Capri, si ricordano del napoletano solo sporadicamente, più che altro, per le parolacce . . . a parte i due vecchietti!
Mi torna in mente che per “Caravaggio”, ambientato in un epoca, dove imperversavano i dialetti (e Manzoni e i suoi “lavaggi in Arno” erano ancora  di là da venire) mi prendono un attore bergamasco e lo fanno parlare in perfetto italiano . . ., come d’altra parte gli altri, nemmeno un po’ di romanesco (e sì che la figlia piccola dopo neanche 6 mesi nella capitale aveva già la parlata romanesca) . . . Olmi non ha insegnato niente? E il Neorealiscmo? Paisà, Sciuscià e la Magnani? In certi film, toccava mettere i sottotitoli! Ma quant’erano più apprezzabili!

Ah, dimenticavo, nel frattempo, mi sono portata un po’ in pari con i lavori domestici . . ., ma questa è un’altra storia . . . più che altro noiosa!

Mercoldì . . . minestrone!

E’ da ieri sera che al telegiornale parlano di quel caso, a Napoli, di aborto alla 21esima settimana, senza pronunciare mai la parola “aborto” . . . un po’ come, nei lontani anni delle mie scuole medie, che, dopo averne parlato a scuola, in quella che al sabato era l’ora di “attualità”, mi trovo a casa di mia cugina, mia coetanea, e dico :”oggi abbiamo discusso di questa legge sull’aborto, e tu?  Cosa ne pensi?” . . . Silenzio e gelo, e poi, mia zia:  ” In questa casa, certe parole non si usano! ”  😦

C’è questo “tesoretto” che è sparito, se qualcuno lo trova in giro, me lo porti, che so cosa farne, a differenza di questi signori, che è da mesi che ne parlano, che devono decidere cosa farne e lo smarriscono pure! 😉

Un caro amico, mi ha paragonato a Praline, la mamma di Asterix . . . c’era un bel link, ma l’hanno tolto . . . c’erano le sue caratteristiche e anche chi non capisce il francese, capiva, che le mamme, francesi, italiane, . . . cinesi, . . . marziane, sono tutte uguali!  :”>

Ho pensato di lanciare un idea per incontrarsi, almeno per quelli che “orbitano” verso la costa est, qui da me, in primavera? Io, sto più o meno al centro . . .! Aspetto adesioni o proposte! L’idea, mi è venuta, da alcuni commenti sparsi in giro, per vari blog, l’ultimo, quello della Julia ” (. . .) Però…io non ho mai incontrato un blogger dal vivo ( a parte mio marito), devo rimediare!” Possiamo aggregarci, per allegria, curiosità e geografia, che ne dite? Qui sotto, un anteprima di quello che potrete vedere . . . 😉

Giardino al lungomare

Ieri sono stata inbiblioteca, cerco un libro . . . di quelli suggeriti da amici blog-lettori, e mi sento rispondere : ” C’è, ma sta a Porto S: Elpidio . . .”  Bene, penso io e chiedo, ingenuamente : “Quando passo a prenderlo?” l’operatore : “No dovrebbe andarci lei!” . . ., Ma come, avete messo in rete le biblioteche della provincia e io, devo fare i giri dell’oca? . . . “Ma non c’era la consegna, qui da voi, o a domicilio?” e lui, gentile : “Si, ma forse da mese prossimo!”  Io, ne prendo un’altro, (ho talmente tanti titoli, da poter scegliere) vado via un po’ sconsolata, è da almeno sei mesi che mi dicono, “forse da mese prossimo!” Ho quasi perso le speranze . . . 😦

 

L'estate è proprio finita

Non fatevi ingannare dal tempo, non fatevi fuorviare dal calendario, non guardate gli alberghi e gli "chalet" sulla spiaggia, che sono ancora aperti. L'estate è finita. Il "LUNA PARK" non c'è più, andati, partiti tutti, neanche una giostra per i bambini! Il periodo estivo, la "stagione", come la chiamano qua, intendendo la stagione balneare, la stagione dei turisti, non tutta la stagione estiva, per carità per quella ci si attiene ancora al calendario come in ogni parte del mondo . . . anche i "Sambenedetto-centrici" sanno che l'estate inizia al 21 giugno e finisce, a settembre. Ma è un dato di fatto che la "stagione inizia più o meno quando chiudono le scuole e finisce la settimana dopo ferragosto, prima e dopo, sono briciole. Infatti! il Luna Park, anche quest'anno è arrivato verso l'inizio di giugno, mi ricordo la prima attrazione che hanno montato: "lo scivolo gigante", le prime roulotte, quelle normali e quelle che diventano vere e proprie case, l'inizio del villaggio dei giostrai . . .  poi, un po' alla volta, hanno montato tutte le altre giostre, quelle classiche, la casa delle streghe, il labirinto di specchi, gli autoscontri, quelle dei bambini, quelle moderne . . . tutte luci rutilanti e musica.

Poi, come le rondini, che tutto un tratto vedi radunarsi sui fili e partire tutte insieme, anche loro, appena passato ferragosto, iniziano a smontare i giochi, uno a uno, e in pochi giorni, partono . . . e noi, stanziali, incominciamo a guardare nell'armadio le cose dell'autunno, ci sono da comprare i libri per la scuola, controllare quello che manca. L'estate è finita, sono partite le giostre . . . . Ma, tanto si sa, a giugno tornano . . . è come la speranza della primavera, sai che le primule sboccerano anche se l'inverno è lungo e freddo, basta aspettare.

Questa è una storia vera

Questa è una storia vera, anche se vi sembrerà incredibile . . . si è svolta in una amena località di mare della Riviera delle Palme, sull’Adriatico, qualche anno fa.

C’è un negozio di fotografia, libri e cartoline, sul lungomare . . . entra un cliente e la commessa, gentile e professionale chiede:

“Posso esserle utile?”

il cliente: “Ho guardato le cartoline, ma non ho trovato quella che cercavo, non ce l’avreste una con un tramonto sul mare?”

risposta pronta: “Qui, nella Città sulla Costa, non ci sono cartoline del tramonto sul mare.”

Il cliente: “Non l’avete mai fotografato?”

la commessa, sgomenta: “Guardi, il tramonto sul mare, qui è impossibile fotografarlo!”

Al che, il cliente, con aria saputa: “Ma voi, che fotografi siete?”

La nostra eroina, cercando di non apparire offensiva e guardandosi intorno, tante volte ci fossero telecamere nascoste: “Nessun fotografo, può fotografare un tramonto qui al mare, è tecnicamente impossibile!”

Ma quello insiste: “Tenicamente impossibile? Non avete l’attrezzatura?”

La povera ragazza, divisa tra l’ilarità, la paura di essere a scherzi a parte, e la paura di offendere il cliente, non ne può  più, rompe gli indugi e dice:
“In questo punto della Costa, sul mare si fa l’alba, il sole sorge, ma tramonta dietro quei monti . . . Se vuole il tramonto sul mare, deve andare sul Tirreno.”

Il cliente, coda fra le gambe, borbotta: “Mi scusi”  e si eclissa.

Voi non ci crederete, ma la stessa scena si è ripetuta, fortunatamente, senza bisogno di insistere troppo, con un altro cliente, qualche settimana dopo!!!!  La domanda sorge spontanea, che impara la gente a scuola?