Sveglia presto (4,50) per far uscire, uno alla volta, i cani, due chiacchiere col marito, (vai tu, caro, che Tex vuole rientrare, io sono andata già per l’Armi) e poi di nuovo l’abbiocco . . . alle 8.30 suona il telefono e penso alla mia vicina, che, a volte, è al mattino presto che si accorge che non c’è il latte, le fette biscottate, il caffè . . . invece è la figlia grande che vuol sapere se andiamo al vivaio con lei! Il padre, ça va sans dire, conferma . . . e incomincia la corsa, bagno, colazione, bagno (lavarsi i capelli che rimarranno umidi) e poi, a Messa, sul lungomare di San Benedetto!
Una chiesina piccola, con un “cortile” davanti, dico cortile e non sagrato, perchè è chiuso suoi tre lati da un mezzo muretto, che all’interno è una panca di cemento . . . e ha due passaggi, larghi giusto per le carrozelle e i passeggini, e due, più piccoli, pedonali, vicino l’entrata della chiesa . . . all’esterno del muretto, 4 pini marittimi, fanno l’ombra, a chiazze e ospitano colonie di uccellini che trillano allegri! Durante la brutta stagione, non è molto frequentata, e oltre alle poche file di sedie, tutti si sta, ammassati, c’è l’aria condizionata per scaldarsi, più l’effetto “asino e bue”!
Oggi, invece, la giornata buona, il tepore della primavera, ha riempito le panche di gente, il “cortile” di bambini e carrozelle . . . il portale della chiesa era spalancato e gli altoparlanti ci facevano sentire tutti uniti . . . anche se la strada è a due passi e la gente che passa, non sempre (pare) si accorge che c’è una Messa in corso!
Ci incontriamo con la figlia al vivaio . . . 3 “scemi” che non hanno effettivo bisogno di fiori, che si beano di guardarli tutti (orchidee comprese) e che alla fine hanno comprato “terricio universale”, “concime universale” 3 rizomi che promettono “dalie” e qualche bustina di semi, che, si spera germoglino e producano “nasturzi” e altri fiorellini non meglio identificati se non come: “fiori rosa”!
Pago io, paghi tu . . . il padre, offre a noi due i fiori “in pectore” . . .
Siamo in ritardo sulla tabella di marcia, alle 11,00 inizia la presentazione di un libro, presso uno dei Circoli Nautici presenti nella città rivierasca . . . sull’invito parla di “Ricette Anarchiche” . . . sarà cucina moderna? Aperitivo alle 12,00 e le copie in omaggio . . .
Anche qui, bambini a profusione, penso quelli che si divertono di più . . . il libro, con dedica, di tutto parla, tranne che di ricette . . . anzi per un tipo di pesce, consiglia di farsi invitare da M, che lo cucina bene . . ., per fortuna che io la conosco . . . per sfortuna, a me non piace il pesce! Mentre lasciamo la festa, mi chiama la figlia grande, avvisando che è morto Charlton Heston!
Abbiamo mangiato alle 14.00, con la televisione che trasmette la corsa di F1 a volume inaccettabile, poi, i due “ometti” si sono pure offesi, perchè io, finito il pranzo, mi sono ritirata di qua a girovagare sul web . . .! Stasera, volevo vedere la Litizzetto, e loro “i pacchi” o in alternativa “Dott. House”, mentre si cena . . . Insomma, quando è arrivato “Capri”, sono scappata di nuovo . . . Questa fiction, è più un fotoromanzo incrociato con un romanzo d’appendice che una storia finta, ma realistica . . . la signorina, che in teoria viene da Milano, non ha l’accento e lo charme di una Milanese, (legggersi Severgnini) quelli che sono di Capri, si ricordano del napoletano solo sporadicamente, più che altro, per le parolacce . . . a parte i due vecchietti!
Mi torna in mente che per “Caravaggio”, ambientato in un epoca, dove imperversavano i dialetti (e Manzoni e i suoi “lavaggi in Arno” erano ancora di là da venire) mi prendono un attore bergamasco e lo fanno parlare in perfetto italiano . . ., come d’altra parte gli altri, nemmeno un po’ di romanesco (e sì che la figlia piccola dopo neanche 6 mesi nella capitale aveva già la parlata romanesca) . . . Olmi non ha insegnato niente? E il Neorealiscmo? Paisà, Sciuscià e la Magnani? In certi film, toccava mettere i sottotitoli! Ma quant’erano più apprezzabili!
Ah, dimenticavo, nel frattempo, mi sono portata un po’ in pari con i lavori domestici . . ., ma questa è un’altra storia . . . più che altro noiosa!