Quest’anno, anno di crisi . . . siamo state, la FigliaGrande (cuoca patentata) ed io (casalinga quasi sull’orlo di una crisi di nervi) a s-cervellarci per far quadrare bilancio, voglie e cena, della Vigilia, di pesce . . . giochiamo a Tetris con le ricette, cercando di far incastrare tutto . . . e poi, sabato arriva a casa l’Uomodellamiavita, con una busta della spesa.
Una borsa che puzza . . . di pesce. E allora, la spesa viene più facile. Per la cena della Vigilia abbiamo speso solo 14 €uro e ci siamo pure tolti uno sfizio.
C’è la Provvidenza, questa volta è stato un amico dell’Uomodellamiavita che, invece di un panettone e spumante, ci ha mandato un bel merluccette (*), un paio di manciate di panocchie (**) e una decina tra mazzoline e risciole(***).
A essere sinceri a me il pesce non piace . . . cioè non mi piace “il pesce a forma di pesce”, ma quelle due o tre volte all’anno e, soprattutto se me lo regalano, faccio questo sforzo.
Armata di santa pazienza (e di un buon paio di forbici) ho pulito quello che andava pulito.
Ho affettato patate, tritato, con la fida mezzaluna, prezzemolo e aglio, versato parcamente olio e sparso sale sulle pietanze e il risultato è stato un menù gustoso
8 Ostriche . . . (10€)
Salmone affumicato . . . (3,80€)
Misto di finocchi (dell’orto) e mele . . .
Merlucc su letto di patate . . . tutto al forno
Panocchie quasi al vapore . . .
mazzoline e risciole in brodetto . . .
Fristingo ( per dolce tradizionale della Vigilia)
regalo della Cognata
Per le Ostriche, la parte più difficile, l’apertura della conchiglia, è stato delegato l’Uomodellamiavita, poi le ha sistemata su un piatto e ce le siamo mangiate con un po’ di succo di limone.
“Figlia, Udmv, ma siete matti???” – “Non ti preoccupare, solo 10 €uro!” Una volta all’anno si può!
Il salmone affumicato, (già pre-tagliato a fettine), sistemato su un piatto e accompagnato dal Misto di finocchio e mela . . . ascoltata in Tv e rifatta al volo, facile da fare, gusto inusuale, ma buono: si prendono un finocchio o due e una mela, quattro o cinque capperi. Olio, sale e pepe (qb). Puliti i finocchi e la mela, sciacquati i capperi (i nostri erano col sale), tritati alla julienne sia i finocchi che la mela, tritati a coltello grossolanamente i capperi, si condisce con olio, sale e pepe e si “gira”, come un’insalata).
Il Merluzzo su letto di patate, è una delle poche ricette che so fare e che vengono sempre bene . . . prendo il merluzzo (o nasello) pulito, prendo le patate sbucciate, lavate e tagliate a fettine (se c’è tempo, poco o tanto, si lasciano in acqua fresca), prendo il limone tagliato e spremuto, e del prezzemolo e aglio, puliti e tritati fini fini. Olio, sale, pepe (qb, ma anche un po’ di più, volendo). Metto le patate sulla teglia da forno, le condisco e le muovo con un mestolo per fare che siano tutte ben unte e condite. ci appoggio il pesce, a cui ho riempito il vuoto delle interiora di prezzemolo e aglio e un po’ di limone sia in succo sia a pezzi. sopra al pesce metto ancora prezzemolo e aglio e qualche pezzo (o fetta) di limone . . . se si “sporcano” le patate di prezzemolo e aglio, poco male.
Messo in forno a 180°/200° per circa 15 o 20 minuti, dipende dalla grossezza del pesce. Sicuramente tenete d’occhio che non si brucino tutte le patate. Invece, per fare le Panocchie quasi al vapore, si prendono le “panocchie”, prezzemolo e aglio, vino bianco, olio, sale e pepe (qb). Si mette l’olio, in una padella larga abbastanza per contenerle tutte in un solo strato, col prezzemolo e aglio, poi mentre si scalda, velocemente, si mettono le panocchie, dopo un attimo, un po’ di vino e si fa sfumare. . . si copre col coperchio e nel giro di 5 minuti si spegne, lasciando coperto fino al momento di mangiare.
Per le Mazzoline e le Risciole, ho pensato al Brodetto alla Sambenedettese, così, ho sistemato i pesci in una padella dove c’era già il solito olio col trito di aglio e prezzemolo a soffriggere lentamente, li ho fatti insaporire e poi ci ho adagiato sopra dei pezzi di pomodoro mezzo acerbo (ci sarebbe andato anche del peperone, ma in casa mia, non a tutti piace), li ho fatti insaporire (di corsa, perché altrimenti i pesci si rompono) e poi li ho bagnati con poco aceto, a seguire un bicchiere di acqua e vino bianco (e qui, ho esagerato, visto che l’abbiamo ricevuto tra i cesti di Natale, ho usato il verdicchio di Jesi) . . . si lascia cuocere per il tempo necessario, a secondo della grossezza dei pesci, ma mai più di un quarto d’ora.
Il “fristingo”, è il regalo di Natale (dolce) della Cognata, quest’anno diceva che era un po’ troppo unto (essendo l’olio, non solo per ungere la teglia, ma parte degli ingredienti), io l’ho trovato buonissimo!
Una Vigilia tranquilla, in famiglia, in attesa, per qualcuno, dell’arrivo di Babbo Natale e per qualcun’altro dell’arrivo della FigliaPiccola col diLeiAmatoBene.
(*) Merluzzo o forse era un Nasello 😉
(**) Cicale di mare 😉
(***) Gallinelle e Triglie 🙂