Terza e ultima parte della saga del "Pittore di casa! 😉
Per l'inizio, leggi qui e poi, qui
Venerdì, mi decido, ho il braccio dolorante da un bel po’ e vado dal medico, chissà, mi farà fare la Tac, la Risonanza . . . mi darà qualche notizia ferale??? Intanto che aspetto, mi immagino di tutto!
Il medico, mi ascolta, paziente . . . mi tocca il gomito . . . e mi dice: “ O ha fatto uno sforzo (uno solo?) o dei movimenti continui ma inusuali, e il muscolo si è indolenzito, consiglio riposo, riposo assoluto, usi l’altro braccio! ”
Io chiedo: “Ma, neanche un po’ di crema? Neanche una pastiglia? ”
Mi guarda e mi fa: “Non le servirebbe a niente . . . riposo, non usi il braccio! ”
Pare facile . . .
Torno a casa e trovo il mio novello Picasso (periodo Bianco) alle prese con le pulizie di casa. . . e non perché lui da quel sant’ Uomodmv, che è, non vuole che io mi affatichi, ma perché :
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Io ho un’allergia stupida, a tutto, acqua compresa!
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Per i suoi gusti io sono troppo lenta . . . a casa mia si diceva “pulizia di fino”!
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Perché, come pulisce lui . . . signora mia . . . . . . . 😉
Io gli sto dietro e controllo cosa usa per le pulizie degli armadietti, specie del loro interno . . . perché lui ha un vizio, lavorando con le auto, usa prodotti per auto . . . e non sempre mi va bene!
Per togliermi dai piedi, mi fa levare tutti i libri dalle librerie (2 librerie passanti, 7 ripiani, libri messi su due file), vorrei approfittare per dividerli, per categorie, ma mi arriva un rimbrotto, non c’è tempo per giocare, togliere i libri e portarli di sopra . . . (non ho più scatole, perché fino venerdì scorso, non era sicuro che potesse prendere le due settimane di ferie) per cui, prendo un bel po’ di borse della spesa e le riempio di libri, e porto tutto di sopra, poi ci si penserà . . . Ma, il mio braccio a riposo? Sapete cos’ha detto il sant’Udmv? “Dai, dai, non sono i libri che ti fanno male, è stare lì, col mouse e la tastiera, tutto quel tempo!”
Arriva a controllare e gli scaffali in cima, li svuota lui . . . io, sono una con le ginocchia come quelle di un calciatore con le ginocchia rovinate (parola di ortopedico) e non posso rischiare di salire sulla sedia o sulla scala . . .!
Arriva il figlio dal lavoro, e soavemente ci dice : “A sapere che c’era tutto ’sto casino, me ne stavo al lavoro . . .!”
Bene o male, un po’ alla garibaldina, si pranza anche oggi . . . con loro che parlano di auto e di lavoro, col figlio che promette un aiuto, domani! Ci sarà da credergli ???
E poi, via, di nuovo al lavoro.
La sera, quando torno, tutto pronto per la cena, ma non vi dovete meravigliare, è che lui, se è a casa, prende gli orari di una volta “svegli e a letto, con le galline” e gli piace preparare . . . perché se aspetta me, che al lavoro finisco alle 20.30. Va a finire che mangiamo che è notte!
Sabato, ora che si carbura, (non dimentichiamoci che è in ferie . . . ) e toglie tutto dal corridoio, pitturato venerdì pomeriggio . . . è sveglio l’altro uomo di casa . . . (quello che: “Chissà cosa fai tu, quando stai sui blog. . .!?!”) il quale ha idee balzane su come spostare i mobili . . . come in quella canzone di Francesco Salvi . . . quel mobile qua, rimettiamolo là . . . quel mobile là, rimettiamolo qua . . . è una libreria, è una libreria . . dopo una "piccola" discussione nella quale si decide che, almeno la stufa a pellets va lasciata al suo posto, io mi defilo e vado in lavanderia, per preparare una macchinata di panni e di sopra a stendere quella appena finita, al mio ritorno, trovo la sala/cucina/entrata, sconvolta . . . tutto scompaginato! Per fortuna che la stufa a gas e il lavandino non potevano essere spostati!
Mi hanno assicurato, che in poco tempo, mi orizzonterò, e tutto sarà facile come prima . . . per adesso, dopo una settimana, quando devo prendere qualcosa, inizio a girare in tondo, come quelli che, nelle rotatorie stradali, non sono sicuri di quale sia l’uscita giusta e girano, girano! Allora, quello che prima era sul lato est, adesso è sul lato ovest, ma per forza di cose, quello che era vicino alla cucina, adesso è il più lontano! Quello che era di traverso, a delineare una zona, adesso è, insieme al suo mobile gemello (le librerie) spiaccicato contro il muro est, e io perdo la Trebisonda . . . non contenti, mi hanno sloggiato il frigor, dalla cucina, in un angolo della sala . . ., ma è l’angolo di confine, quindi quasi cucina . . . perché così, secondo loro, la cucina acquista più luce . . . e io, giro, giro . . . vediamo finché regge questa disposizione!
Alla sera, si tiene una mano, con fare sospetto all'inguine . . . che si debba operare per la terza volta la solita ernia?
Domenica è impegnato in altre faccende . . . un amico suo, chiude il negozio . . . bisogna portar via tutto! Quasi un riposo!
Lunedì, dopo al colazione, mi butta fuori quasi tutto dalla camera da letto . . . e sposta l’armadio, da solo . . . e scopro finalmente l’arcano, direttamente dall’epoca dell’antica Grecia . . . due bei pezzi di legno, uno corto e tozzo, l’altro lungo, robusto . . . “datemi una leva e vi sposterò . . . un armadio da 6 ante, senza neanche svuotarlo!”
Io, durante la mattinata vado a comprare il regalo per la bis-zia che ha compiuto 100 anni, in teoria sabato prossimo, il 6, dovremmo essere ad Acqui Terme, per festeggiare il compleanno, ma proprio sul mezzogiorno arriva il contrordine, la zia, ha la gotta . . . e qualcosa che non va nelle analisi, la festa è rimandata . . . ecco che il mio “Raffaello” (sta facendo una stanza, no? ;-))), si rilassa, . . . se ha 3 giorni in più, da martedì, alla mattina, ne approfitta e va al mare . . . perché se poi al fine settimana piovesse? Così, la camera viene fatta con calma . . . poi, però, finita anche quella, e avanzando del tempo, gli prende la smania delle porte! Alè, in una giornata, le ripittura tutte, di un bel turchese, ma ora di sera, non sono ancora ben asciutte le due mani di pittura regolamentari . . . per cui, viviamo la bella esperienza di stare senza le porte, a parte, logicamente il portoncino di casa!
Oggi, domenica sera, abbiamo tutti i muri bianco candido!, le porte turchesi . . . una puzza di pittura, che prende la testa . . . Tutti i mobili delle zone pitturate lontani una spanna dal muro, e tutto, quadri, suppellettili e mercanzie varie, ancora tra garage, cantina e di sopra!
Lui, domani mattina va la lavoro, fuori dalla Chiesa ha incontrato un Tale che gli ha chiesto quando riprende il lavoro, perchè ci sono delle pratiche da chiudere! E tutto il lavoro di "rimetti tutto a posto, tanto è un lavoro leggero!" ricade su di me, che comunque sono una casalinga part-time . . . Speriamo in bene!
Lui, al telefono con la figlia che sta a Roma, ha detto : “Un giorno, compro un po’ di pittura, e vengo a pitturare la tua stanza . . .!” Che davvero si senta Raffaello Sanzio, Mò mi parte per Roma per pitturare stanze anche lì?