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I miei Eroi . . . in attesa della Vigilia di Tutti i Santi

Vado di fretta in questi giorni, non ho molto tempo, ma volevo “stare sul pezzo” . . . perciò, eccomi qua con un “gioco” che ho presentato anche due anni fa . . . tutto parte da un’iniziativa che gira su Facebook (ogni anno di questi giorni).

“dice la Lucy:  “Invece di vestirci da zombie, esponiamo da qualche parte (ad esempio sul profilo di FB) l’immagine di un Santo: invece di festeggiare Halloween, festeggeremo Holy-ween, originale “made in Jesus”. . . e continua: Lodevolissima iniziativa, non posso che approvare, ma non c’era mica bisogno di inventarsi una festa nuova. Bastava festeggiare semplicemente Halloween, cioè All Hallow’s Eve, cioè la vigilia di Ognissanti; niente più.
Personalmente, non ritengo che Halloween vada demonizzata (qui avevo già scritto le mie ragioni); e anche i mostri hanno una loro ragion d’essere, se si va alle origini di questa festa. Quindi… no, io non festeggio Holy-ween: festeggio Halloween.”

E siccome è una ragazza speciale, festeggia Halloween in modo speciale . . .  Pare che in America ci sia un sito (in America, la Lucy trova dei siti ben strani) che vende T-Shirt molto cool con la scritta “Who’s Your Hero?”. Uno si immagina chissà cosa (un calciatore? Un marine? Il Presidente Obama?), e invece la maglietta riporta sulla schiena i nomi dei veri eroi dell’acquirente. “JESUS, Thomas More, Ignatius…”; oppure “MARY, Edith Stein, Maria Goretti…”.  e allora, le è venuta in mente questa cosa della catena  . . . più che di Sant’Antonio, di Santi, tout court

Il “gioco” si chiama Who’s Your Hero?, dice l’inventrice: “invece di elencarmi cinque cose che non so di voi, vi andrebbe di raccontarmi quali sono i cinque Santi a cui siete più vicini, o che comunque ammirate più di tutti”

A questo punto, scegliete cinque amici blogger e aiutateli a santificarsi attraverso un poco di martirio. Ovverosia, smollategli la catena, e pregateli di unirsi al gioco = tradotto: nominateli e avvisateli

Regolamento:  Elencate i cinque Santi che sentite più vicini, che ammirate di più, o per i quali avete una particolare simpatia. Siccome son di manica larga, mi vanno bene anche i Beati, o qualsiasi individuo per cui sia stato avviato, a qualsiasi livello, il processo di canonizzazione. 

A questo punto, scegliete i cinque amici blogger  di cui sopra . . . che, in teoria, dovrebbero continuare il gioco . . . 🙂

Ora, io sono una “ragazza” giudiziosa e prevedibile . . . e vado di fretta, perciò, aprofitto, scoppiazzando  tra i santi e beati di cui parla quasi quotidianamente lei, nella sua rubrica [Ma che sant’uomo!]  dove le vite dei santi sono piacevoli e raccontate spassosamente. Avrei potuto incominciare dalla mia Santa Patrona . . . o da quella dei miei figli. Avrei dovuto scegliere fra i tanti santi “comuni” che ti vengono in mente appena uno dice:”santi” . . . mi sono dovuta limitare a 5 e (quest’anno) ho scelto questi:

Sant’Edoardo il Confessore

Santa Cunegonda

San Cristoforo

Santa Dorotea di Alessandria

San Michele Arcangelo

Ora, non ho proprio tempo di cercare 5 blogger a cui passare il testimone, ma se chi passa di qua vuole giocare, lo può fare o nei commenti o sul suo blog . . . se lo fate nel blog, segnalatemelo che vengo a leggere! 🙂

Se avete bimbi in casa e volete preparare qualcosa di davvero orripilante, prendete dei vurstel, tagliateli a metà (per avere due mezzi wurstel a tutto tondo, ma corti come un dito) e metteteli su una graticola per qualche minuto, quando si sono formate le righine di bruciacchiato, infilzate (sulla parte tonda) un seme di zucca . . . presentate in tavola le “dita di strega” e vedrete se non c’è almeno uno dei piccoli che non si schifa . . . 😉

5 Super Eroi – Who’s Your Hero?,

Raccolgo l'invito dell'amica (virtuale) Lucyette,  praticamente, mi ha "incatenata", per curiosità, dice lei . . .

Pare che tutto parta da un'iniziativa che gira su Facebook, dice la Lucy:  "Invece di vestirci da zombie, esponiamo da qualche parte (ad esempio sul profilo di FB) l’immagine di un Santo: invece di festeggiare Halloween, festeggeremo Holy-ween, originale “made in Jesus”. . . e continua: Lodevolissima iniziativa, non posso che approvare, ma non c’era mica bisogno di inventarsi una festa nuova. Bastava festeggiare semplicemente Halloween, cioè All Hallow’s Eve, cioè la vigilia di Ognissanti; niente più.
Personalmente, non ritengo che Halloween vada demonizzata (qui avevo già scritto le mie ragioni); e anche i mostri hanno una loro ragion d’essere, se si va alle origini di questa festa. Quindi… no, io non festeggio Holy-ween: festeggio Halloween.

E siccome è una ragazza speciale, festeggia Halloween in modo speciale . . .  Pare che in America ci sia  un sito (in America, la Lucy trova dei siti ben strani) che vende T-Shirti molto cool con la scritta “Who’s Your Hero?”. Uno si immagina chissà cosa (un calciatore? Un marine? Il Presidente Obama?), e invece la maglietta riporta sulla schiena i nomi dei veri eroi dell’acquirente. “JESUS, Thomas More, Ignatius…”; oppure “MARY, Edith Stein, Maria Goretti…”.  e allora, le è venuta in mente questa cosa della catena  . . . più che di Sant'Antonio, di Santi, tout court
 T-Shirti molto cool con la scritta “Who’s Your Hero?”. Uno si immagina chissà cosa (un calciatore? Un marine? Il Presidente Obama?), e invece la maglietta riporta sulla schiena i nomi dei veri eroi dell’acquirente. “JESUS, Thomas More, Ignatius…”; oppure “MARY, Edith Stein, Maria Goretti…”.

    

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Il "gioco" si chiama Who’s Your Hero?, dice l'inventrice: "invece di elencarmi cinque cose che non so di voi, vi andrebbe di raccontarmi quali sono i cinque Santi a cui siete più vicini, o che comunque ammirate più di tutti "que Santi che sentite più vicini, che ammirate di più, o per i quali avete una particolare simpatia. Siccome son di manica larga, mi vanno bene anche i Beati, o qualsiasi individuo per cui sia stato avviato, a qualsiasi livello, il processo di canonizzazione.

A questo punto, scegliete cinque amici blogger e aiutateli a santificarsi attraverso un poco di martirio. Ovverosia, smollategli la catena, e pregateli di unirsi al giorno.
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Regolamento   Elencate i cinque Santi che sentite più vicini, che ammirate di più, o per i quali avete una particolare simpatia. Siccome son di manica larga, mi vanno bene anche i Beati, o qualsiasi individuo per cui sia stato avviato, a qualsiasi livello, il processo di canonizzazione.

A questo punto, scegliete cinque amici blogger e aiutateli a santificarsi attraverso un poco di martirio. Ovverosia, smollategli la catena, e pregateli di unirsi al gioco. (tradotto: nominateli e avvisateli)) )). )    o  

 Ora, io sono una "ragazza" giudiziosa e prevedibile . . . avrei potuto stupirla scoppiazzando  tra i santi di cui parla quasi quotidianamente lei, nella sua rubrica [Ma che sant'uomo!]   dove le vite dei santi sono piacevoli e raccontate spassosamente. Avrei potuto incominciare dalla mia Santa Patrona . . . o da quella dei miei figli. Avrei dovuto scegliere fra i tanti santi "comuni" che ti vengono in mente appena uno dice:"santi" . . . mi sono dovuta limitare a 5 e ho scelto questi:

  •  
  • S. Alessandro – patrono della città dove sono nata
  •  
  • S. Benedetto Martire – patrono della città dove ho trovato l'amore
  •  
  • S. Giorgio – patrono degli Scout e siccome Semel Scout Semper Scout (in italiano Scout una volta, Scout per sempre, in inglese Once Scout, Forever Scout) 
  •  

  • S. Geltrude – fondatrice delle Suore Sacramentine di Bergamo di cui faceva parte una mia zia
  •  
  •  S. Lucia  – ve lo devo spiegare??? Be', leggetevi questo post, facciamo prima
  •  
  •  
  • E ora passo a incatenare a questo gioco e ad avvisarmi quando l'hanno fatto . . .
  •  
  •  
  • ll Sup, perchè voglio vedere come se la sbriga . . . e perché è da un pezzo che non scrive sul blog! 
  •  
  • Diggiu, perchè è un'amica anche di un'amica e voglio arrivarci prima che la nomini Nihil!!!
  •  
  • Paluca – perchè . . . perchè serve sempre un perché? Diciamo che anche io sono curiosa!
  • E ancora Cuore di Pizza, come regalo del suo Anniversario di Battesimo!  

    Poi CrazyUncinetto, perché è una nuova "amichetta" e voglio conoscerla meglio!  

    Purtroppo, c'era da scegliere solo 5 fra i molti "amici" che ho in rete  . . . se qualcuno volesse partecipare, lo può fare, mica sioamo all'Università che c'è il numero chiuso . . . più siamo e più ci si diverte! Anche i santi, ne avrei messi di più, ma le regole sono regole! Se qualcuno mi ri nomina, ne metto altri 5!

    E adesso, di corsa da Lucy, a dirle che il lavoro è fatto! 'Notte

    Aggiornamento: Visto che la Diggiu mi ha "incatenata", e per non intasare di troppi santi questo blog, ho scritto un nuovo post nel blog "dependance", quello che mi sono ritrovata dopo l'iscrizione, fatta perchè qualche blog non accetta caramelle dagli sconosciuti one, perncinetto . . . Un
     

    Halloween, dagli inizi! Quando, come e perchè!

    Volevo fare un dotto post sulla festa di Halloween, come era e com’è diventata, e perchè non dovrebbe essere quello spauracchio che qualcuno pensa . . . ma non ho fatto in tempo, però girando e seguendo tracce, fra i blog amici, ho trovato questo post già bello pronto, di una giovane studentessa di Medioevo (che è un periodo che piace anche a me) un periodo in cui molte delle cose che facciamo adesso hanno avuto inizio . . . ve lo lascio qui, così, se volete lo leggete, se vi piace come scrive, andate a trovarla :

    “Se un morto entra nel mondo dei vivi, se ne accorgono tutti. Gli zombie non fanno mai un bell’effetto: sono bruttini, verdognoli, putrefatti, e puzzano pure. Se i vivi non sono proprio degli idioti, se ne accorgono benissimo, se in mezzo a loro c’è un cadavere stantio.

    Ma se viceversa un vivo entra nel mondo dei morti, anche i defunti se ne accorgono. Del resto son morti, non cretini: un vivo è caldo, suda, non ha odori, è colorito… Se i morti non sono proprio degli idioti, se ne accorgono benissimo, se in mezzo a loro c’è un essere vivente.

    Ora: non è che sia proprio necessaria la figura istituzionale di un addetto alle public relations, per mediare l’incontro fra i vivi e i morti. Insomma, non è che capiti tutti i giorni, di trovarsi davanti a uno zombie o a un cadavere parlante. Anzi, incontrare un morto è una cosa molto rara.
    E’ una cosa molto rara, che capita-e-non-capita, e, quando capita, capita in quelle ore che sono-e-non-sono: capita, insomma, nella notte dell’ultimo dell’anno. Che, a ben vedere, è-e-non-è. O, quantomeno, è in un periodo di passaggio: né carne né pesce, né caldo né freddo – è semplicemente una notte magica, in cui l’anno vecchio non è ancora finito e l’anno nuovo deve ancora cominciare.
    E visto che, per i Celti, Capodanno cadeva nella festa di Samhain, era proprio in quella notte che i morti tornavano fra i vivi.
    Casualmente, Samhain è questa notte.
    I morti tornavano fra i vivi, ma erano i vivi a permetterglielo. E i vivi non erano certo dei masochisti: non desideravano ritrovarsi il villaggio pieno di zombie distruttori, ma volevano solo… riabbracciare i loro cari. Anche a me piacerebbe reincontrare mia nonna, o salutare la mia zia che se n’è andata giusto un anno fa: a chi, non piacerebbe? Piaceva anche ai Celti, naturalmente, e quindi agivano di conseguenza: spegnevano tutti i fuochi, spalancavano i cancelli, abbassavano i talismani che avrebbero dovuto proteggere il villaggio dalle forze infere, e aspettavano i loro cari. Gioiosamente, e con nostalgia affettuosa.

    Naturalmente, se io sono qui che aspetto che venga a farmi visita il fantasma di mia nonna, mi preparo ad accoglierla nel migliore dei modi – ad esempio, le preparo dei dolcetti in modo che possa mangiare e riposarsi. E, soprattutto, cerco di farla a sentire a suo agio, e di non rimarcare il trascurabile dettaglio che io sono qui a godermi la vita mentre lei è sotto a tre metri di terra.
    Insomma… posso imbiancarmi la faccia con un po’ di farina, per non urtare mia nonna con la mia rosea carnagione, o posso addirittura travestirmi da morto, in modo che lei non si senta esclusa. E poi passeremo assieme tutta la notte, e all’alba io reciterò qualche preghiera affinché mia nonna ritrovi rapidamente il cammino per l’Aldilà, e non si perda per strada. La accompagnerò fino al limitare del villaggio, e poi tornerò a casa nel buio del primo mattino, facendomi luce con una candela. Se piove o tira vento, proteggerò la fiamma mettendola dentro a una rudimentale lanterna: una rapa intagliata. Certo, una zucca sarebbe meglio, ma non è mica colpa mia se sono una donna celta del I secolo d.C. e le zucche stanno ancora in Messico.
    Tornando a casa, dopo aver salutato mia nonna, troverò per strada un certo movimento. Del resto, è stato tanto bello incontrare i nostri cari estinti, ma adesso il villaggio deve risolvere un problema pratico – i nostri morti hanno paura del fuoco e quindi abbiamo spento i nostri camini, ma non possiamo nemmeno finire ibernati per far contenti i fantasmi.
    Insomma, serve della nuova legna, e serve in fretta. E, se i grandi sono impegnati con i loro parenti fantasma, i piccini non hanno niente da fare: potranno ben rendersi utili! E potranno, insomma, bussare di casa in casa per chiedere in regalo un pezzo di legna – senza dolcetti o scherzetti o altre idiozie del genere, per piacere: ché qui siamo Celti del Tardoantico, la farina la teniamo da parte per il lungo inverno, e abbiamo troppo freddo per metterci a scherzare.
    A noi basta un legno. Un misero pezzo di legno.

    Tutto il resto, è Storia.
    Di lì a qualche secolo, prenderà il potere un tale di nome Carlo Magno, molto attento alla necessità di stabilire sul calendario liturgico una data per la commemorazione dei propri defunti. Non sapendo dove collocare questa festa, si consiglierà con uno dei suoi fidati: Alcuino di York, un monaco. York è in Inghilterra, per l’appunto, e in Inghilterra esistevano feste secolari che ricordavano i propri defunti: chissà perché, ma Alcuino farà due più due e darà il proprio personale suggerimento a re Carlo.
    Passerà ancora qualche anno, e Papa Gregorio IV, alla metà del IX secolo, istituzionalizzerà la festa di Ognissanti e la fisserà in perfetta corrispondenza con l’antica Samhain, il 1° Novembre.
    Del resto, che c’è di strano? Se i Cristiani credono che Dio abbia sconfitto la morte, e che le anime dei defunti sopravvivano dopo il trapasso, in fin dei conti è dolce e condivisibile, la tenerissima cerimonia celtica pre-cristiana.

    Ma la Storia va avanti, e prosegue fino all’Età Vittoriana: all’epoca, diventerà di moda, soprattutto in America, organizzare feste a scopo benefico, nella notte del 31 Ottobre.
    Certo che, a forza di parlare di defunti, di preghiere, e di resurrezione dei morti nel tempo che verrà, queste feste sono un po’ un mortorio. Chi è che va a un party per raccontare agli amici i dettagli della lunga agonia del suo parente appena scomparso?
    E allora, via – eliminiamo tutti i riferimenti ai morti. E alla morte. E anche alla religione, suvvia, ché è sempre meglio non rischiare.
    Tolto tutto questo, però, della antica festa di All Hallows, di Ogni Santi, resterà ben poco. Resterà una parte ludica, scherzosa, vagamente legata all’Oltretomba e al mistero: ficcarci dentro qualche strega, un vampiro, e magari un paio di licantropi, sarà cosa facile.
    E poi arriveranno i dolcetti, e le maschere dei bambini, e i trick or treat?, e i cartoni animati…
    E, a un certo punto, arriverà in Italia un grosso pacco proveniente dal New England.

    Ma quando stasera tornerete a casa dopo una festa a tema, e vi toglierete il cappello da strega, e i denti da vampiro, e darete i dolcetti ai bambini travestiti da robot e principesse che verranno a bussare alla vostra porta… beh, quando farete tutto ciò, sappiate che quello non è Halloween.
    O, quantomeno, non è l’Halloween di cui io sono innamorata.

    L’Halloween che piace a me è questo qua, questo qua che faceva emozionare il monaco Alcuino, e per il quale Gregorio IV sorrideva. E’ l’Halloween del Medio Evo, l’Halloween  in cui ritorna mia nonna: l’Halloween, senza dubbio, che genererà l’Halloween del Duemila…

    Ma, a volerla vedere dal punto di vista storico, questo è Halloween.”

    LucyetteUtente: Lucyette

    HALLOWEEN…DEI MARMOCCHI

    Ricevo dai miei nipoti, con preghiera di pubblicare sul mio blog la divertente storia della loro festa di halloween "tra cugini".

    nipotina n° 5

    Halloween, si sa, è da sempre l'occasione per tutti i bambini, di divertirsi girando per le case, ma i nostri "mostriciattoli" no. Loro, hanno pensato bene di distinguersi dal branco organizzando un halloween-party a casa del povero zio…(pensate voi, si è visto in casa quattro bambini tutti in una botta! va bene che due erano suoi, però…) insomma: oggi noi nipoti abbiamo preso d'assalto il blog della zia per raccontarvi questa serata pazza!!

     nipotina n° 6

    tutto è iniziato l'anno scorso, ma la brillante idea di organizzare un party ci è venuta proprio il giorno dopo halloween! Così abbiamo cominciato a preparare il tutto l'estate successiva. Innanzitutto, dovevo preparare gli inviti (non sono mai riuscita  a stamparli, eh, ma intanto li ho preparati….); poi necessitavo di segnaposti, che poi per fortuna sono riuscita a stampare (almeno quelli!!!). Dopodichè bisognava preparare il menu e informare tutti gli invitati sul contenuto di questo.Insomma alla fine i preparativi mi hanno impegnato tutta l'estate, ma alla fine halloween si avvicinava sempre più e dopo aver pazientato per mesi, ora che mancavano poche settimane non sapevo più aspettare!

    Il giorno della festa era arrivato e mi dovevo preparare: il mio costume da strega non era pronto, dovevo truccarmi e fare un sacco di altri preparativi: alla fine ho messo calze "stile halloween" (con pupazzetti, streghe e quant'altro), un maglia e una mini gonna. Il vero dramma è stato il trucco: infatti non sapevo assolutamente come truccarmi e ho passato un ora in bagno a provare e riprovare finchè non avessi raggiunto il mio scopo ( va bene che ho 10 anni, ma anche io mi voglio fare bella, no?). Il risultato di ciò, però, è stato di far incavolare mio padre… comunque tanto tempo perso per niente: i miei cugini non sanno apprezzare la bellezza!!! 

    Mio cugino era con me da pranzo, mio fratello vive con me, non rimaneva che aspettare il "poloni".Arrivati tutti (la mamma compresa) abbiamo cominciato il vero e proprio "party". La cena era a base di:

    • antipasto: pipistrelli con paté di tonno;
    • primo: serpentelli con ciccioli di zombie;
    • secondo: pipistrello al forno;
    • contorno: vermiciattoli con salse piccanti;
    • dolce: vomito di gatto delle nevi con polvere di drago;
    • bibite: succo di zucca, pipì di gatto alcolica, vomito di coccodrillo frizzante, sangue di drago alcolico.

    nipotina n° 5

    Bhe, non c'è che dire: un menu degno di questo nome! Ma in una serata halloween non poteva mancare la visione di un film a tema: per questo è stato scelto "hocus Pocus". C'è da dire che i 3/4 degli invitati si è addormentato nel bel mezzo del film, ma il divertimento c'è stato! Io non ho partecipato in prima persona ma mi sono offerta di riportarvi fedelmente tutto il racconto! Con l'aiuto della mia cuginetta (che mi ha riportato ogni singolo e insignificante particolare) ho riscritto tutto in forma racconto! sperando che non vi siate annoiati leggendo questo post

                              nipotina n° 5 nipotina n° 6 (con i saluti di tutti gli altri nipotini!!!!)

     

    Qualche ora dopo!    Sono la titolare . . . quelle due, mi hanno detto "Possiamo scrivere sul tuo blog? Parliamo di Halloween!!"  Poi hanno fatto tutto da sole . . . io avevo una festa di compleanno in corso (77 anni del Capo tribù!)   Mentre loro scrivevano, gli altri tre piccoli  giocavano col cugino grande . . . per chi non ne sa niente di questi "marmocchi", consiglio la rilettura di "Invasioni  . . .quasi barbariche!"  Mi sono divertita anch'io a leggere.