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La neve . . . in inverno! Sulla Costa è rara!

A forza di sentirlo dire al Tg . . . la neve è finalmente arrivata anche qui da noi! 🙂

ore 9,00 di venerdì, le violette spuntano
dalla poca neve rimasta dalla nevicata della notte!

 

Ore 16 00 (circa) di venerdì . . . sul Fico d’India si formano già “ghiaccioli”

 

ore 16,00 (circa) ed ecco, un povero ulivo centenario

 

ore 16,00 (circa) di venerdì, il fiore di questa “succulenta”,
che aspetta da due mesi di sbocciare, soppravviverà???

 

L’unico che si sente a suo agio . . . come se fosse a casa sua! :-)))

 

Ore 20,00 (circa) di venerdì, il giovane pino marittimo, pi
egato dal peso della neve, si appoggia alla barriera del nostro “cortiletto” . . .

 

sabato mattina, l’arancio dopo un giorno e una notte di neve

Sabato, ore 13,00 circa . . . uno gnomo???
Un PiccoloLord in esplorazione . . . cosa ci fa la neve a casa della nonna?

Certo, nessuno si dovrebbe meravigliare della neve in inverno, ma da noi, quasi sulla Costa, capita solo “Una Tantum” che superi l’altezza di un dito!  E quando capita, ci sentiamo come se ci avessero fatto un regalo . . . una bella sorpresa, che presto diventa un incomodo . . .
La FigliaGrande è arrivata, venerdì, in ritardo e ci ha messo un sacco per tornare a casa (e la neve era ancora poca e fresca).
Alla sera gli uomini hanno dovuto abbandonare le auto , Figlio, più in basso, perchè non aveva voglia di mettere le catene e non gli faceva “paura” un po’ di strada a piedi . . . è uscito di notte (ore 23 e oltre) sempre a piedi,  per godersi la pace che la mancanza di traffico ci regalava, per vedere la neve di notte.
Invece L’udmv ha lasciato l’auto al lavoro, hanno finito il lavoro e hanno riconsegnato un’auto da queste parti, così (visto il traffico incasinato e il troppo tempo di percorrenza) anche lui ha deciso che una camminata nella neve era corroborante!
Io, sono chiusa in casa, causa raffreddore persistente (o forse è diventato qualcosa in più, ma il Medico non è reperibile fino a lunedì e chissà se lunedì avrà voglia di affrontare la neve della collina!)
Poche scorta, cucinare qualcosa di caldo . . . sabato, gli uomini a fare spesa, col supermercato vuoto,  sia di gente per i corridoi che di prodotti sugli scaffali .  .  .  con L’Udmv che va a controllare tutti i “meteo” della Tv e su Internet .  .  .

Regali di compleanno

Ho ricevuto tanti auguri, qui, su Facebook e al telefono . . . ho ricevuto tre soli regali (sarà la crisi?)
Uno me lo sono fatta da sola (che mi conosco e conosco bene i miei gusti),mi sono regalata un libro di Alexander McCall Smith: "Un miracolo nel Botswana" che parla dei casi di Precious Ramotswe, la detective n°1 del Botswana, lo sto leggendo e poi vi dirò! 
L'altro regalo è ancora un libro che ho ricevuto dalla "Morosa" del Figlio, il libro (che ho iniziato e finito in due giorni) è "Il linguaggio segreto dei fiori" di Vanessa Diffenbaugh . . . pare che sia un fenomeno editoriale e per una volta, pur se all'inizio ero scettica, non mi ha deluso, solo un filino troppo lacrimevole per i miei gusti, ma per il resto, bello! L'unico inconveniente è che essendoci un elenco dei fiori con il loro significato, mi è venuto lo sghiribizzo di controllare i fiori (e il loro dignificato) piantati in questi anni nella giungla che qua si ostinano a chiamare giardino, per vedere se sono consoni ai miei stati d'animo!


Ma è del terzo regalo che vi voglio parlare . . . il regalo che mi ha fatto l'Uomodellamiavita!
Cominciando dalla Genesi: siate voi uomini o donne, sapete che per la lavatrice (dei panni) arriva un momento che, non so perché, la carrozzeria di questo elettrodomestico si comincia a riemnpire di macchie o scolature di ruggine . . . ebbene, anche la mia non è sfuggiata a questa triste sorte, e io ho cominciato a "rompere", ma passavano i mesi, la "lebbra" della ruggine aumentava, ma il carrozziere di casa, latitava . . . fino a domenica, una domenica che definire estiva era riduttivo, una domenica in cui, dopo aver visto la spiaggia e il mare, lo avevo sollecitato a  prendere su le sue cose e stare fuori casa fino a che voleva . . .

 

Per andare al mare, si sa, ci vogliono "pinne, fucile e gli occhiali", ecco, lui almeno le pinne le vuole e le pinne erano nel locale dove si trova anche la lavatrice, detto fatto, è partito con gli asciugamani in mano, è tornato con in mano una "moletta" e mi ha detto: "Non vado al mare, ti faccio il regalo di compleanno!"
 


 

Ci ha messo una settimana, ma ce l'ha fatta!
 


Domenica, ha tolto la ruggine e ha preparato il ferro al trattamento antiruggine . . .
 

Mercoldì, ha pitturato con la vernice nuova dove serviva . . .
 

E sabato, in tempo per la tariffa bioraria, ha rimontato la lavatrice, a cui, non solo aveva montato il coperchio e il frontale, ma anche la gomma dell'oblò . . .

Foto post

Troppo caldo per fare, pensare, e stare qui a cliccare sui vari tasti per mettere insieme parole, verbi e qualche aggettivo!

Vi lascio con una carrellata di foto!


PiccoloLord, con piscina!


Rose di luglio . . .


Che caldo, tagliamo i capelli! Corti!


Fico d'india . . . troppo pesante?


Le due "pesti": Bella & Carrie


la "Chiesina sul Lungomare" durante la Messa di Domenica  . . .


Il tramonto di ieri sera . . .


Il cielo di stamattina . . .

Foto annuale più notizie varie sui cactus e sui loro fiori

Ed ecco a voi la foto di quest'anno, la pianta è sempre quella . . . sono sbocciati 3 fiori su 5. E io ne ho aprofittato per cambiare la foto dell'avatar!  . . . È una delle poche vanità che ho! 
 


il mio "fiordicacatus"
 

Non ho il pollice verde, anzi . . . senza troppo impegno riesco a far morire un bel numero di piante . . . il segreto, l'ho scoperto con gli anni è di trovare piante che siano abbastanza indipendenti, o renderle tali. Studiare bene che esposizione devono avere (sole/ombra/mezz’ombra), capire se soffrono o meno il freddo, in modo da metterle al riparo durante l’inverno, a volte basta metterle sotto il balcone. Comunque, ho iniziato a scegliere, come dicevo, tra le piante quelle che più si adattano al clima generale della zona (certo che se poi, durante l’inverno si prevede il freddo e il gelo dai Balcani, le più “sensibili” le porto in casa o sulle scale in quei giorni più pericolosi.
 


Fico d'India (dal Gargano), che ci regala  buoni frutti

Per le piante grasse (o succulente) ho sempre pensato che l’ottimo fosse “in faccia al sole”, come diceva mia Suocera, ho scoperto ultimamente che, al contrario, ci vuole anche per loro la mezz’ombra . . . ma ormai, sono lì anche per quest’estate, in zona sud – sud ovest . . . come dire: “schiattate di caldo” e infatti qualche pianta si è calcificata (parte della pianta, è diventata secca e grigiastra).
 


lingua di suocera . . .

Un’altra delle dicerie da sfatare è che questo tipo di piante (da climi torridi o da deserto) non abbiano bisogno di acqua. Sbagliato, anche loro, vogliono l’acqua con regolarità, certo non come una ortensia o una peonia, ma la loro giusta dose. Io mi regolo così: essendo le piante all’esterno, d’estate, una volta la settimana, di preferenza quando il sole è al tramonto o al mattino, prima che le scaldi troppo, le annaffio col tubo, abbondantemente, come se piovesse . . . d’inverno le bagno ogni due settimane, se non piove abbastanza.

 


dopo 5 anni, l'anno scorso, ha iniziato a fiorire. . . (mammilaria)

Poi c’è il discorso del concime, che anche quello serve . . . me lo ricordo, da gennaio all’inizio della primavera, perché la fioritura ha bisogno di nutrimento . . . io uso quello liquido,  una volta al mese, seguendo le istruzioni. È l’unica volta che cerco i sottovasi, anche improvvisati, (per questo sono utili i tappi della Nutella, i barattoli e/o i tappi delle vaschette del gelato, cose così, molto riciclate) e lascio per un’ oretta le piante con le radici in ammollo! Poi, le tolgo e lascio che perdano l’acqua di troppo. Da agosto, il concime glielo do ogni 2 mesi, a volte anche 3.
 


cuscino di scuocera . . . (altra mammillaria)

Aggiornamento: Per saperne davvero di più, consultate questo sito

Comunicazione carente!

LE PIANTE DI NATALE

è il titolo di un servizio sulle piante che si regalano o si ricevono in questi giorni, in una pagina, insieme al consiglio su quale concime per piante verdi acquistare e al promemoria su che "lavori" fare in questo mese (mettere a dimora le piante legnose e bagnare l'albero di Natale ogni tre-quattro gionri, per i più curiosi), si trovano le foto e le notizie su Stella di Natale, Agrifoglio e Vischio . . .

Vi starete chiedendo: "Che c'importa? Bella novità, in questo periodo! Io, su qeste piante, all'età mia, so tutto!"  Siccome io sono una lettrice compulsiva, e penso di non saper mai abbastanza, mi sono letta tutta la paginetta, compresa la relazione tecnica sul concime!
 


Ho scoperto che la Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima) ha le brattee rosse, perchè la vigilia di Natale, un bambino povero, volle portare un dono a Gesù Bambino, raccolse dei rami da un cespuglio, frasche verdi. Intimidito e vergognadosi di un regalo così misero, gli cascò una lacrima,  e i rami si trasformarono in un bellissimo fiore rosso.

 


Ho imparato che le foglie pungenti dell'Agrifoglio, servano a proteggerlo dalle capre e che (controllate se potete e poi fatemi sapere) le più in alto sui rami dei cespugli, non sono spinose. Io ne ho un paio di piantine, ma la più alta, sarà 30 cm, 50 compreso il vaso . . . non abbiamo capre, ma le foglie son tutte spinose.
 

  


Ho riletto (perchè questo lo sapevo già) che il vischio era usato dai Druidi per le loro cerimonie sacre , , , dice che con il vischio venivano preparate pozioni contro la sterilità e ogni male. . . e qui, perplessa, ho riletto rapidamente tutto l'articolo . . . mi sono accorta che hanno dimenticato una cosa basilare, in  una"rivista di C***** distribuita ogni mese in tutti i punti vendita del territorio nazionale e, in alcune zone, spedita a casa dei possessori di Carte C****. É una rivista pratica, che offre idee utili e informazioni affidabili per una lettura gradevole e rilassante."

Non metto in dubbio che i Druidi abbiano usato il vischio per preparare decotti, ma se qualcuno , al giorno d'oggi provasse ad assaggiare il Vischio (non conoscendo le ricette dei Druidi) andrebbe in contro a guai seri . . . sul giornale si sono dimenticati di precisare che tutte e tre le piante sono tossiche, se non velenose . . . che le "lucide bacche rosse" dell'Agrifoglio e "la bacca color paglierino" del Vischio, non vanno mangiate e non si parla neanche in piccolo sulla pericolosità, non solo per l'uomo, ma persino per gli animali di casa del lattice della Stella di Natale. È una comunicazione corretta? Speriamo che tutti quelli che ricevono una di queste piante, sappia cosa ha ricevuto in dono e si comporti di conseguenza!
 


 

Non parlo per sentito dire, sono andata a controllare eccovi un riassunto:

 La Stelladi Natale (Euforbia pulcherrima) può essere tossica. Sembra incredibile ma è proprio così perché  le foglie e il fusto della pianta contengono il triterpene, sostanza ad azione tossica, sia per contatto che per ingestione. (e continua)

Agrifoglio, (Ilex aquifolium, Holly): bacche: causano problemi gastrointestinali e renali

Vischio ***(Viscum album, Mistletoe, Mistel, Drudenfuss, Hexenbesen, Vert de pommier, Gui): mortale, soprattutto le bacche – anche se per molti uccelli è commestibile, anzi, una leccornia

Aggiorniamo . . . la foto

La foto che rappresenta questo blog, quando va in giro dagli amici a commentare, era dell'estate 2007 . . . una piccola pianta,  di quelle vendute nei vasi piccoli, le avevo cambiato il vaso durante l'inverno e, a inizio estate mi aveva regalato 2 fiori, apertisi uno a distanza di tempo dall'altro!
La foto del secondo fiore, stava a rallegrare un post importante!

Poi, la pianta si è ulteriormente allungata, e l'anno dopo ha prodotto fiori in abbondanza, e illustrava, insieme ad altrifiori, un post sull'angoscia per i troppi "roghi" che funestano l'estate italiana!
 

L'anno scorso, bè, l'anno scorso, non ho fatto foto ai fiori, forse avevo qualcosa d'altro in testa . . . come una nipote putativa che riceveva il Battesimo e una FigliaGrande che aspettava un bambino!


 

Ma quest'anno, eccomi ripiombata nella mania delle foto fioristiche . . . e ho fotografato a nuovo questa pianta succulenta e spinosa, che potrebbe essere chiamata "cactus rosa", vista la  colorazione delle pianta, quando è senza fiori, dovuta alle spine e a quella launggine che imprigiona l'ummidità! 


Ecco, la pianta, ormai è cresciuta, quest'inverno  nel vaso vecchio si intravedevano le radici, l'ho cambiato. la parte più vecchia, tende ad stringersi e ad abbassarsi, la parte nuova è cicciotta e quest'anno ci ha donato due fioriture  ravvicinate . . . ho fotografato la seconda fioritura e ho aggiornato la fotina che sta nel profilo (avatar?) con il fiore nuovo . . .


 

Appena i fiori sono un ricordo,  e posso riordinare tutta la collezione delle succulente, ve le faccio vedere per bene!

Donne! Donne! Donne!

Buon 8 marzo, a tutte le donne . . . Giovani & Vecchie! Grasse & Magre! Belle & Brutte . . . Maritate & Putte  (*)


A tutte quelle che …

A quelle che . . . hanno portato gli zoccoli e le gonne lunghe . . . ma anche i primi jeans
A quelle che . . . sanno che fare i tortellini e dipingere la Gioconda non e’ proprio la stessa cosa
A quelle che . . . parlano di sessualita’ alle figlie senza vergognarsi
A quelle che . . . non imitano gli uomini, ma li affiancano
A quelle che . . . fanno tre cose contemporaneamente, perché, noi donne . . .
A quelle che . . . hanno scelto di essere madri e a quelle che hanno scelto di non esserlo
A quelle che . . . l’8 Marzo non e’ San Valentino, per cui, niente cioccolatini
A quelle che . . . sono sempre giovani (anche solo “dentro”)
A quelle che . . . invecchiano con grazia e con grinta
A quelle che . . . guardandosi allo specchio si vedono ancora belle!
A quelle che . . . si ribaltano dal ridere quando sentono parlare di “crisi del maschio”
A quelle che . . . sono dure, ma tenere, (specialmente con bambini e vecchi)
A quelle che . . . scaldano cene precotte, ma se serve, sanno cucinare per tutta la compagnia
A quelle che . . . le altre donne non sono nemiche

A tutte noi, diverse, ma alla pari, compagne dei nostri uomini!

Perche’  non ci scordiamo che “Gingers Rogers” faceva tutto quello che faceva Fred Astaire, ma all’indietro e con i tacchi alti

(da una mail che mi è arrivata l'anno scorso)



Lucy



Cornelia dei Gracchi



Eleonora d'Aquitania



Artemisia Gentileschi

Maria Gaetana Agnesi

Clara Maffei



Jessie White Mario

Marie Curie

. . .  e tutte le altre che ancora non sono passate alla storia!

(*) che non è una parolaccia, ma un antico e forse dialettale, modo per definire la "single"! Da "putto", bambino, ancora adesso in Veneto e in parte della Lombardia "potei" o "putei".

NB. ho messo i link a Wikiedia, più che altro, ma le informazioni, su queste donne, sono infinite.

A noi, va a fuoco l'anima . . .

Quando guardo . . .Canne

 

 

 

 

fico dquesti fiori . . .

 

 

 

 

queste piante . . .cuscino di Suocera

 

 

 carciofo fiorito

 

 

 

che Dio, con la natura . . . 

ci ha donate . . .dalia pon pon

 

 

                                                                                  

 

 

Melograno nanonon capisco quelli che

 

le distruggono  . . . Lavanda

 

 

 

Carciofo 2senza motivo . . .

 

 

 

ed ecco perchè . . .Lavanda

 

 

 

 

fiordicactusvi invito a riflettere con me!

 

 

 

 

Vi offro una poesia che l’amico-bloger Daniele Verzetti RockPoeta, ha scritto per  ricordare a tutti la stupidità e il danno che fanno i, così detti, "piromani" , quelli che, non sanno apprezzare la bellezza che c’è in una montagna coperta di alberi, di fiori, casa per animali grandi e piccoli . . . ristoro per tutti noi!

Si avvicina l’Estate e come ogni anno un’altra delle solite nostre "eterne emergenze" si profila tristemente all’orizzonte…

BURN!

A Noi
Va a fuoco l’anima

Piange lacrime vane
Per spegnere quel rogo.

A Noi
Bruciano i sensi
Dal dolore di quell’aria acre
Pungente
Irrespirabile.

Pazzi
O spregevoli guitti di convenienza
Uccidono ettari di sogno
E colori di vita
In un unico grande Forno Crematorio.

A Noi
per il troppo calore
Soffoca la nostra bocca
Desiderosa di acqua e di verde

A loro si è ustionato il cervello.

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA

 

 

 

Se passate dal blog di Daniele, che è sempre attento all’attualità, trovate una poesia che festeggia la liberazione della Signora INGRID BETANCOURT

 

Fiori e piante della nostra "giungla", fotografate, come sempre, dall’Uomo della mia vita! Che ringrazio, per la pazienza . . . anche se non mi ha fotografato i girasoli! 😉

Preoccupazioni e pensieri

Stanotte, mi sono svegliate, alle 2 e mezza, c’erano i cani in agitazione, rombi di tuoni, scrosci d’acqua . . . insomma, un temporalone di quelli tremendi . . . sono stata sveglia quasi un ora per tranquillizzare i cani, e anche perchè, col rumore che faceva la pioggia, col rumore he faceva nei tubi delle gronde!  Impossibile dormire! Pensate che mio marito mi ha detto che era già da un’ora che stava facendo questo finimondo!

Quando si è un po’ calmata la pioggia,  mi sono riaccoccolata sotto le coperte, i tuoni, si sentivano lontani, verso i monti . . . (giusto sulla strada per Roma, dove, mi ha detto la figlia, ha fatto anche lì un bel temporale!) ho pensato che un po’ d’acqua era utile, ci sono delle piante di geranio, che avevo trascurato . . . ma poi, mi sono ricordata del nuovo arrivato : IL PAPAVERO DA GIARDINO . . . c’era quest’erba, verde chiaro, qualcuna, il marito, l’ha estirpata, un paio no, perchè poi, ci sono altre cose da fare, non si può fare sempre giardino! E ‘sta erba è cresciuta, ha messo i boccioli, ho iniziato a pensare a quella volta che avevo "rubato" dei semi, che poi ho sparso, senza tanta speranza . . . e invece, ieri mattina abbiamo trovato questo:

Papavero

Ma stamattina, poverino, dopo tutta l’acqua di stanotte, sembrava proprio provato! E non solo lui . . . quando l’acqua manca, non va bene, quando è troppa, fa danni! Aspettiamo fiduciosi (io, lui e i resto del giardino) il sole! Sicuramente la situazione migliora!

Oggi, giornata campale!

Sveglia presto (4,50) per far uscire, uno alla volta, i cani, due chiacchiere col marito, (vai tu, caro, che Tex vuole rientrare, io sono andata già per l’Armi) e poi di nuovo l’abbiocco . . . alle 8.30 suona il telefono e penso alla mia vicina, che, a volte, è al mattino presto che si accorge che non c’è il latte, le fette biscottate, il caffè . . . invece è la figlia grande che vuol sapere se andiamo al vivaio con lei! Il padre, ça va sans dire, conferma . . . e incomincia la corsa, bagno, colazione, bagno (lavarsi i capelli che rimarranno umidi) e poi, a Messa, sul lungomare di San Benedetto!

Una chiesina piccola, con un “cortile” davanti, dico cortile e non sagrato, perchè è chiuso suoi tre lati da un mezzo muretto, che all’interno è una panca di cemento . . . e ha due passaggi, larghi giusto per le carrozelle e i passeggini, e due, più piccoli, pedonali, vicino l’entrata della chiesa . . . all’esterno del muretto, 4 pini marittimi, fanno l’ombra, a chiazze e ospitano colonie di uccellini che trillano allegri! Durante la brutta stagione, non è molto frequentata, e oltre alle poche file di sedie, tutti si sta, ammassati, c’è l’aria condizionata per scaldarsi, più l’effetto “asino e bue”!
Oggi, invece, la giornata buona, il tepore della primavera, ha riempito le panche di gente, il “cortile” di bambini e carrozelle . . . il portale della chiesa era spalancato e gli altoparlanti ci facevano sentire tutti uniti . . . anche se la strada è a due passi e la gente che passa, non sempre (pare) si accorge che c’è una Messa in corso!

Ci incontriamo con la figlia al vivaio . . . 3 “scemi” che non hanno effettivo bisogno di fiori, che si beano di guardarli tutti (orchidee comprese) e che alla fine hanno comprato “terricio universale”, “concime universale” 3 rizomi che promettono “dalie” e qualche bustina di semi, che, si spera germoglino e producano “nasturzi” e altri fiorellini non meglio identificati se non come: “fiori rosa”!
Pago io, paghi tu . . . il padre, offre a noi due i fiori “in pectore” . . .

Siamo in ritardo sulla tabella di marcia, alle 11,00 inizia la presentazione di un libro, presso uno dei Circoli Nautici presenti nella città rivierasca . . . sull’invito parla di “Ricette Anarchiche” . . . sarà cucina moderna? Aperitivo alle 12,00 e le copie in omaggio . . .
Anche qui, bambini a profusione, penso quelli che si divertono di più . . . il libro, con dedica, di tutto parla, tranne che di ricette . . . anzi per un tipo di pesce, consiglia di farsi invitare da M, che lo cucina bene . . ., per fortuna che io la conosco . . . per sfortuna, a me non piace il pesce! Mentre lasciamo la festa, mi chiama la figlia grande, avvisando che è morto Charlton Heston!

Abbiamo mangiato alle 14.00, con la televisione che trasmette la corsa di F1 a volume inaccettabile, poi, i due “ometti” si sono pure offesi, perchè io, finito il pranzo, mi sono ritirata di qua a girovagare sul web . . .! Stasera, volevo vedere la Litizzetto, e loro “i pacchi” o in alternativa “Dott. House”, mentre si cena . . . Insomma, quando è arrivato “Capri”, sono scappata di nuovo . . . Questa fiction, è più un fotoromanzo incrociato con un romanzo d’appendice che una storia finta, ma realistica . . . la signorina, che in teoria viene da Milano, non ha l’accento e lo charme di una Milanese, (legggersi Severgnini) quelli che sono di Capri, si ricordano del napoletano solo sporadicamente, più che altro, per le parolacce . . . a parte i due vecchietti!
Mi torna in mente che per “Caravaggio”, ambientato in un epoca, dove imperversavano i dialetti (e Manzoni e i suoi “lavaggi in Arno” erano ancora  di là da venire) mi prendono un attore bergamasco e lo fanno parlare in perfetto italiano . . ., come d’altra parte gli altri, nemmeno un po’ di romanesco (e sì che la figlia piccola dopo neanche 6 mesi nella capitale aveva già la parlata romanesca) . . . Olmi non ha insegnato niente? E il Neorealiscmo? Paisà, Sciuscià e la Magnani? In certi film, toccava mettere i sottotitoli! Ma quant’erano più apprezzabili!

Ah, dimenticavo, nel frattempo, mi sono portata un po’ in pari con i lavori domestici . . ., ma questa è un’altra storia . . . più che altro noiosa!

A tutti quelli che oggi passano di qua, auguro

BUONA PASQUA

 viole

. . . e nella migliore tradizione, vi "recito" la poesia . . . 😉

Uccellino venuto dal bosco,
che piangendo fuggivi,
cos’hai visto laggiù?

Ho veduto di sotto gli ulivi,
sanguinare Gesù.

Uccellino venuto dal monte,
che scappavi veloce,
cos’hai visto lassù?

Ho veduto tre uomini in croce,
ed in mezzo c’era Gesù.

Uccellino venuto dal piano,
che cinguetti nel volo,
cos’hai visto laggiù?

Ho veduto dal bianco lenzuolo,
risvegliarsi Gesù.

E’ una poesia che ho studiato io, ai tempi delle elementari . . . (tanti anni fa) poi, l’ha studiata qualcuno dei figli . . . l’ho ritrovata in una di quelle scatole di scarpe, dove, le mamme, conservano i "lavoretti" e le letterine . . . senza decidersi a buttarle! 😉

Di piante buttate . . . e di cose piu' serie

Qualche mese fa, inizio giugno, mentre gironzolo tra orto e "giungla" (perchè chiamarlo giardino, sarebbe peccare di troppo ottimismo) mi scappa l’occhio sul terreno dei miei vicini . . ., sul "mucchio" quello che adesso si chiama "compost"  . . . vedo delle foglie un po’ vizze, attaccate a dei rami sarmentosi . . . verde pallido, giallastri . . . era una pianta di Potos, attacati al "bastone" di muschio, e buttata là, a marcire . . .!

E’ una pianta che mi piace, e dopo aver chiesto il permesso, al mio vicino, che era lì da una parte a chiacchierare con mio marito, e che m’ha risposto : " Prenditi tutto, tanto a mia moglie non gli interessa più, la pianta è rovinata! " ho iniziato a spezzare i rami, e prendermi tutte le "cimette" . . . poi, sono rientrata in casa e ho messo tutto in un vaso, con l’acqua tiepida, e l’ho sistemato vicino ad una finestra . . .!

Dopo qualche giorno, il vaso era rigoglioso, arriva la vicina, (ogni tanto ci si scambia pane, zucchero, pasta, come da tradizione!) ed esclama: " Che bella pianta, quando l’hai comprata? " al che io, ridendo, le rispondo che non l’ho comprata, l’ho "trovata", buttata da qualcuno che non la voleva più . . .! Quando capisce che era la sua, mi dice : " Ma era quasi morta . . .! Se sapevo che sarebbe tornata così bella, non la buttavo! "  " Ormai " le dico " la tengo io, a te non ti interessava, e qui, sta bene, anzi, guarda, ha un sacco di foglioline nuove! "

Ogni volta che aggiungo acqua al vaso, o mentre pulisco le foglie più vecchie, e mentre sposto il vaso . . . penso a questa pianta, che ritenuta "brutta" e non degna di stare in una casa, ha trovato una nuova vita e una collocazione in un’altra . . .!

Ogni volta che la mia vicina, viene da me, si avvicina al vaso, accarezza le foglie e mi dice : A sapere che riprendeva cosi bene, non la buttavo !  ma ormai, quello che è fatto è fatto . . . e la pianta sta bene da me!

Una storia di casa, che mi è tornata in mente, leggendo alcune cose in giro, tra web e carta stampata, cose come questa o come questa . . . sono convinta che dev’esserci liberta’ di scelta, ma forse, la gente dovrebbe poter pensare non una, non due, ma tre volte . . . prima di prendere certe decisioni!

Fior di cactus! . . . Perché?

Lo voleva sapere Graciete, me l’ha chiesto Aleike e ora Factum, ci ha scherzato su!

Ecco, sciolgo l’enigma:  “Fior di cactus”, perché così mi chiamava mio padre da piccola! E perchè io, in effetti sono piena di spine!

A mio padre, piacciono i soprannomi, e mentre mio fratello era “il vichingo” per i suoi capelli biondissimi. Mia sorella era “begli occhi”, per ovvi motivi . . . e l’ultimo arrivato era, senza troppa fantasia “il piccolo”!

Io ero “fior di cactus”, per il mio carattere scontroso o come si diceva una volta “rustico”! Che non è migliorato molto, nel tempo . . . anche se ormai molti hanno capito che le spine servono più a proteggere che a ferire!

Poi sì, mi piace anche quel film con la Ingrid Bergman che lavora come segretaria da un dentista!

Infine, anche se non amo le piante grasse e spinose, perché le spine danno fastidio anche a me e per la maggior parte dell’anno, sono lì come morte, quando decidono di fiorire, però, che spettacolo!