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Auguri Mamma

In te sono stato albume, uovo, pesce,
le ere sconfinate della terra
ho attraversato nella tua placenta,
fuori di te sono contato a giorni.

In te sono passato da cellula a scheletro
un milione di volte mi sono ingrandito,
fuori di te l’accrescimento è stato immensamente meno.

Sono sgusciato dalla tua pienezza
senza lasciarti vuota perché il vuoto
l’ho portato con me.

Sono venuto nudo, mi hai coperto
così ho imparato nudità e pudore
il latte e la sua assenza.

Mi hai messo in bocca tutte le parole
a cucchiaini, tranne una: mamma.
Quella l’inventa il figlio sbattendo le due labbra
quella l’insegna il figlio.

Da te ho preso le voci del mio luogo,
le canzoni, le ingiurie, gli scongiuri,
da te ho ascoltato il primo libro
dietro la febbre della scarlattina.

Ti ho dato aiuto a vomitare, a friggere le pizze,
a scrivere una lettera, ad accendere un fuoco,
a finire le parole crociate, ti ho versato il vino
e ho macchiato la tavola,
non ti ho messo un nipote sulle gambe
non ti ho fatto bussare a una prigione
non ancora,
da te ho imparato il lutto e l’ora di finirlo,
a tuo padre somiglio, a tuo fratello,
non sono stato figlio.
Da te ho preso gli occhi chiari
non il loro peso.
A te ho nascosto tutto.

Ho promesso di bruciare il tuo corpo
di non darlo alla terra. Ti darò al fuoco
fratello del vulcano che ci orientava il sonno.

Ti spargerò nell’aria dopo l’acquazzone
all’ora dell’arcobaleno
che ti faceva spalancare gli occhi.

Erri De Luca

Buon Compleanno

Una volta, in un film del pomeriggio, ho sentito questa filastrocca : 

Di lunedì nascono i belli

di martedì, sono gemelli

al mercoledì, per farsi amare

il giovedì, per lavorare

il venerdì, nascono i guai

il sabato, cattivi non sono mai

ma se di domenica sei nata, sarai brava, bella e fortunata

e mi piace ricordarla oggi, per augurare: 

Buon Compleanno!

alla FigliaGrande . . . brava, bella e fortunata (malgrado quello che pensa lei!)

Quando è nata, sembrava fosse nata una principessa . . . l’nfermiera, (che aveva 2 maschi) era tutta euforica e continuava ad esultare: ” E’ una bambina, è una bambina!”. Fuori, in corridoio, c’erano ad aspettarla, suo padre, una nonna, due zii e la cugina, venuta a vedere con i suoi occhi, se davvero, finalmente, dopo due cugini, era nata la cuginetta!

Io, il giorno prima avevo riordinato, con il marito, uno sgabuzzino, e di notte, sentivo mal di shiena, e mi rigiravo nel letto . . . al mattino, questi dolorini, continuavano e mi infastidivano, avevo anche la pancia dolorante, sì, avevo esagerato, pensavo, dovevo riposare!

Al pomeriggio, c’era la corsa di Formula 1, e il marito, spaparanzato sul divano, se la godeva, tifando Ferrari . . . i miei fastidi, continuavano, e mia madre mi chiedeva: “ma hai i dolori?” e io: “dolori, no, . . . sono fastidi!”
Quando mia madre si è accorta che questi “fastidi” avevano una regolarità di 15 minuti, ha chiamato l’Ospedale . . . le hanno detto di andare subito, è andata in sala e ha detto a mio marito :”Dobbiamo andare all’Ospedale!” Lui, gentile, le ha risposto:”adesso, non posso . . . la Ferrari è davanti!” Passa ancora un po’, arriva il marito e fa:”Possiamo andare, la Ferrari è fuori gara!” (rotto il motore? non ricordo!)

Insomma per farvela breve, alle 21.45 di un 17 maggio, di qualche anno fa, con me che chiedevo al ginecologo: “non si può aspettare domani?” . . . e lui, che serio serio, mi spiegava: “Oggi è domenica, e porta fortuna!” è nata la n° 1, la figlia primogenita . . . quella che, nella miglior tradizione di una volta, porta il nome di sua nonna! (anche se sua nonna, all’inizio, non voleva!)

Più dimagrisco, più invecchio, più divento adolescente

Mi è capitato di sentirmi dire: “Ti trovo dimagrita!”, era da qualche tempo che me lo diceva anche la mia faccia allo specchio (e la mia pancia, quando si tratta di chiudere certi bottoni), così sono salita su una bilancia, una mattina di settembre e ho scoperto di aver “smarrito” ben 7 Kili di quelli che avevo a Pasqua.
Sì, decisamente non sono una che si mette l’ansia per il peso. A dir la verità, la bilancia è trasmigrata più volte: dal bagno alla camera da letto, dalla camera da letto alla lavanderia … là, così non capita di inciamparcisi ogni tre per due e andare in paranoia.
Mi è stato chiesto come ho fatto a dimagrire . . . ci sono varie ipotesi, una è che per vari motivi ho mangiato meno nutella e ho mangiato meno in generale. Un’altra è che ho dei pensieri, da Maggio (ve lo scrissi qui), e non  sono ancora passati, ci si convive, sempre con questo peso in sottofondo  come i ronzii del frigor, ma certe cose scombussolano le priorità. Quest’estate, causa il prezzo della benzina e il cronico problema parcheggi nella Città della Costa abbiamo preferito lasciare l’auto in una zona decentrata e girare per la città a piedi . . . insomma tutte queste cose insieme e ciao ai 7 Kili.
Però il risvolto antipatico è che la mia faccia prima era più pacioccona, più da nonna ed era la faccia che mi portavo dietro da anni. Adesso, si è un po’ affilata, comincia a somigliare a quella di una qualche vecchia zia zitella (un filino acida), sarà anche perché quando mi guardo lo faccio con un certo pensiero in testa e,  si sa, la psiche influisce sul soma. Allora, per rimediare, sorrido.
Sorrido e penso a quando, nell’adolescenza facevo lo stesso dopo essermi chiusa in camera o in bagno a piangere per delle sciocchezze . . . poi, mi lavavo la faccia e sorridevo, pronta ad affrontare il mondo che mi aspettava di là della porta del bagno.

Adesso, come nell’adolescenza, mi viene da piangere per un nonnulla, bello o brutto, per una frase che i figli si palleggiano per divertirsi e prendermi in giro (o, in certi giorni, per rendere più lieve l’aria “che tira”), piango nel vedere il PiccoloLord che mi viene a salutare prima di andare dal suo papà e piango quando torna e sorridente corre ad abbracciarmi.
Come nell’adolescenza, mi sono ritrovata a provare cose smesse da altri (per altro, cose di marche importanti, che io non mi potrei mai comprare) scartate solo perché non più di moda e mi stanno bene, perché rifiutarle, con la crisi che c’è?
Come nell’adolescenza, non riuscendo più a camminare con i tacchi e tacchetti, vado in giro sempre con scarpe da ginnastica. E dopo una camminata, sono stanca come mia nonna!
Come nell’adolescenza, faccio la baby sitter a un piccolo, vivace e curioso. Là era l’ultimo dei miei fratelli, qua il PiccoloLord. Lo devo guardare da sola, quando la sua mamma è impegnata fra pratiche in Uffici,  Dottori che scrutano al microscopio la sua vita e Avvocati con cui concordare “cose” che poi verranno disattese o stravolte dall’altra parte in causa.
Ho ripreso a scrivere lettere a mia cugina, anche se sono mail elettroniche e non più su carta, perché certe cose, certi pensieri sono più per le lettere che per il blog (nell’adolescenza avevo un diario, che come il blog veniva trascurato nei momenti peggiori, perché non riesco a mettere nero su bianco le cose brutte che mi capitano, mi sembrano ancora più brutte).
Come all’epoca della mia adolescenza c’era la “Crisi” e si spegneva la Tv presto, si andava a piedi la domenica e la benzina aumentava . . . Adesso c’è la “Crisi”, si spegne la Tv presto (perché i programmi lasciano a desiderare) e si andrà a piedi la domenica (l’hanno già detto) la benzina aumenta e anche l’inquinamento.

E poi, penso che l’adolescenza e la menopausa  sono tutti momenti “forti”, momenti di passaggio, momenti in cui bisogna riprogrammarsi anche come mente, allora, mi sciacquo (metaforicamente) la faccia, mi sorrido allo specchio e torno nella vita quotidiana, se sono “sopravvissuta” all’adolescenza, cosa vuoi che mi preoccupi della menopausa???

Però, nell’adolescenza pesavo 52 kili, oggi . . . molti di più! Per essere davvero come allora, ne ho ancora di strada da fare.

Accogliamo e curiamo la vita sofferente

Oggi – Festa della Madonna di Lourdes – Giornata del Malato


Dicevamo l'altro giorno, "educare all'accoglienza alla vita" . . . ma se poi la vita si fa sofferente?
Educhiamo all'accoglienza del malato, non condanniamolo a una morte civile prime di quella fisica. Curiamo questa vita che soffre,  con amore, con un sorriso . . . l'ho fatto (e con me altre persone della famiglia) prima per un Suocero con un operazione alla prostata e il diabete; anni dopo per mia Mamma, con un tumore al Pancreas;  dopo poco tempo, per la Suocera, con la malattia di Alzheimer e alla fine con un tumore non meglio precisato!
Nessuno dei tre si è mai lamentato, hanno affrontato operazioni, ricoveri e cure, sempre ringraziando e scusandosi per il disturbo che ci davano.
Nessuno di noi si è mai lamentato. Se qualche volta qualcuno si abbatteva, gli altri, con una battuta, con l'ascolto, con un sorriso erano pronti a fare da sostegno.
Nessuno di noi si è lasciato prendere dallo sconforto con l'aiuto della fede, col saper trovare di che ringraziare delle piccole gioie di ogni giorno e con l'aiuto dell'amore tra noi!

Mio Suocero e mia Suocera, in tempi diversi sono stati accuditi ciascuno per 4 anni, giornalmente . . . adattando noi la nostra vita sui loro bisogni, certo, la famiglia dell'Udmv è composta da parecchie persone, per cui siamo riusciti a fare tutto senza sacrificare troppo le nostre vite private.
Mia madre, è andata via più "velocemente" e per una cosa o per l'altra io sono stata più presente ed ero quella che teneva i contatti coi medici . . . per un motivo che non so, al mattino, mentre lei riposava ascoltando Radio Maria, mentre facevo quel poco di lavoro al Pc che dovevo fare (Eh! Eh! Eh! non ero ancora Internet Addicted, allora la pagavamo a minuti!), ho tenuto un mini diario! Specialmente all'inizio era roprio scarno, volevo integrarlo con i miei sentimenti e i miei pensieri di quei primi giorni, ma non l'ho più ripreso in mano . . . a parte copiarne un pezzetto qui, sul blog, qualche anno fa . . . anzi più volte ho pensato di buttarlo via . . . Ve ne lascio una parte. Se volete proseguite la lettura.

 


 


PRIMI DI DICEMBRE 2000
La mamma sente per 2 o 3 giorni un dolore notte e giorno, nella zona addominale, va dal medico che le consiglia una ecografia.
 
10 .12 .2000
Fa l'ecografia dal dott. D* L****** che le dice che ha una colite e non è consigliabile mangiare latte o derivati del latte per almeno 6 mesi.
 
QUALCHE GIORNO DOPO
Visionata l'ecografia il Medico di base, le prescrive URSILON, quale cura per una bile spessa (come da Ecografia)
 
INTORNO A NATALE
Incomincia a sentire un forte prurito su tutto il corpo
 
02 .01 .2001
Il Medico di base sospende URSILON e le fa fare analisi per la Bilirubina
 
06 .01 .2001
inizio dell'ittero
 
08 .01 .2001
Bilirubina a 5, il Medico di base richiede TAC urgente e consiglia un ricovero, che mia madre rifiuta, si ricorda che anche sua nonna ha avuto un "travaso di bile", ma si è risolto con la dieta!
Zio C***** (fratello di mia madre) consiglia i marker dell'epatite
 
10.01.2001
Toglie il sangue per i marker dell'epatite
Parlo con il radiologo della TAC, per legge ci vogliono certe analisi che non abbiamo
 
11/1/2001
Toglie il sangue per le analisi della TAC
Pomeriggio ritiro analisi per la TAC
 
12/1/2001
Ritiro analisi dei marker dell'epatite
 
13/1/2001
Viene in negozio il radiologo della TAC, guarda le analisi che ho sempre sottomano, dice di andare lunedì che mi da l'appuntamento in fretta.
 
15/1/2001
Mattina, con la mamma dal Medico di base, per fare la carta di richiesta della TAC. Il medico ribadisce che ci vuole un ricovero, io lo riferisco a mio padre che dice: "Se tua madre non vuole andare in Ospedale, voi non dovete intromettervi!"
Pomeriggio, in ospedale, appuntamento per sabato mattina ore 8 per la TAC  
       
17/1/2001
Notte insonne sia la mamma che il papà, mattina dal Medico di base per il ricovero, poi in ospedale, Dott. N****** (gastroenterologo) fa l'ecografia, diagnosi : forse un calcolo impedisce la fuoriuscita regolare della bile, altrimenti è un tumore al pancreas!
Ricovero in chirurgia.
 
18/1/2001
Pomeriggio la portano in Ancona (clinica universitaria), fanno un esplorazione interna, cercano il calcolo che non trovano, mettono un sondino per far uscire la bile dal naso.
 
20/01/2001
Il primario di chirurgia, nella stanza delle infermiere, dice a me e a mia sorella, che è quasi certo trattarsi di un tumore alla testa del pancreas, inoperabile vista l'età e lo stato fisico.
Nel palazzo dove abita mia madre, grazie ad un inquilino che è infermiere in Ospedale, circola la voce che ha l'Epatite e perciò può essere contagiosa.
Parlo con la zia M******* e piangiamo insieme.
 
23/01/2001
Mattino, le fanno la TAC  (mentre torno a casa, nell'atrio incontro il radiologo che mi dice che ha visto una macchia, potrebbe essere la bile, ma lui è quasi sicuro che è un tumore, gli dico, ridendo che spero proprio che si sbalgi, mi risponde che lo spera anche lui) e al pomeriggio, il primario di Chirurgia, ci conferma quello che ci ha detto. A me e al papà, in corridoio, con la donna delle pulizie che continua a struasciare la stessa zona per ascoltare.  La porteranno ad Ancona per fare un innesto tra la cistifellea e l'intestino per drenare la bile.
 
24/01/2001
Arriva lo zio C******, riesce a vedere la mamma prima che la portino ad Ancona, e poi alle 21,30 appena è tornata. L'autista dell'ambulanza è un amico dell'Udmv. l'infermiere che l'accompagna è un cliente del negozio. Andiamo dal Primario, che ci tratta da cani. (e il giorno dopo farà un tale casino durante la visita in ccamera, che mia madre ci proibisce anche solo di pensare di portarla in altri ospedali). Lo Zio parla con un medico di Ancona che conosce gente in Ospedale e s'informerà presso il medico gastroenterologo che le sta facendo questo intervento, ritelefona e ci dice che lunedì dovremmo avere una risposta dell'esame istologico.
 
25/01/2001
Dott. N****** (gastroenterologo dell'Ospedale) e il Medico di base, la vanno a visitare in reparto, dott. N***** ordina di darle minestrina molto brodosa  ad ogni pasto (è stata a digiuno da quando è entrata in Ospedale, solo flebo di fisiologica e/o glucosata)
 
26/01/2001
La mamma è meno gialla,  mio fratello A, ha parlato con la dott.ssa P***** loro amica, che, dopo aver parlato con un Dott. del reparto che lei conosce bene, gli ha detto che non è così grave come ci ha detto il primario …  
 
In questi giorni ho parlato con tutti i parenti e gli amici, chi più chi meno, tutti hanno sentito di casi simili, tutti hanno parole di conforto, tutti vogliono venire giù.
 
29/1/2001
Il primario, mi dice (sempre in corridoio) che c'è un grave rischio di blocco renale, se non cala la bilirubina a fine settimana la dimette e aspettiamo…..  aiutarla ancora con i farmaci sarebbe “accanimento terapeutico”. Appena mi è possibile vado al centro diabetico e mi faccio dare una dieta compatibile con il male, per vedere di alimentarla al meglio quando viene a casa. 
 
30/1/2001
Arrivano Lo zio C (l'altro fratello di mia madre) con la Cicci, la A*** (la cugina del Piemonte), suo marito e suo fratello, la trovano meglio di come se l'aspettavano, baci abbracci e raccomandazioni.  
 
31/1/2001
Torna in Ancona per mettere altri due innesti, la bilirubina scende, ma ci vuole tempo e pazienza
 
03/02/2001
Il primario la vuole mandare in medicina
 
05/02/2001
Il primario la vuole dimettere, tanto, dice, morirà entro una settimana
 
07/02/2001
Torna a casa, in mattinata, con l'ambulanza; al pomeriggio arrivano gli zii C***** e M****** (sua moglie) con mio cugino. Iniziamo a darle da mangiare roba da bambini, senza scorie e si riprende un po'.
 
10/02/2001
Viene il Parroco per l'Unzione degli Infermi, la scusa è perché domani è la Madonna di Lourdes.
Inutile dire che tutti siamo col morale a terra, chi più chi meno riusciamo a far finta di niente.
La bilirubina è sempre alta, telefoniamo in Ancona al Dott conoscente dello Zio C*****  e lui parla con il Dott. M**** (che le ha fatto i vari interventi ) della clinica universitaria di gastroenterologia ci chiede di farle rifare delle analisi e di mandarle in fax . . .

Ecco, mentre rileggevo in cerca di errori, e per "censurare" i nomi e i cognomi, non sono riuscita a non specificare qualcosa . . . quello che è in blu, sono le aggiunte di oggi!

COME ACCOGLIERE LA VITA

 6 febbraio – 33a Giornata per la vita

 

(…) a scuola non si studia l'amore verso la vita che nasce. Allora come possiamo educare all'amore verso la vita? In primo luogo amando. Un bambino amato saprà amare gli altri. L'amore verso la vita si apprende anche dall'esempio dei genitori (i propri soprattutto) che accolgono un figlio desiderando solo il vero bene per lui.

Poter osservare due genitori che attendono felici il loro bambino, nonostante tutte le difficoltà e la fatica per crescerlo, è una scuola di vita impagabile.

Diventare genitori significa ricevere da Dio la custodia di una creatura. È il compito più grande che una persona possa svolgere. E se il figlio che nasce non è come lo desideriamo, se non ha la salute, se non è del sesso che volevamo, l'amore verso di lui non diminuisce, ma aumenta. Educare all'amore per la vita, passa da qui e dà felicità vera.

Luca Pasquale, Direzione "Famiglie a Roma", Vicariato di Roma
(dal "foglietto" La Domenica – San Paolo Editore)

 

Come un nuovo nipotino!

Se qualcuno ancora non lo sapesse, la FigliaPiccola ha la sua passione segreta . . . Oddio, tanto segreta non lo è più, da un sacco di tempo . . . la FigliaPiccola ama il Cinema, non solo andare a vedere i film con una assiduità impressionante (ricordo che una volta ha visto lo stesso film per un pomeriggio intero, 3 volte), ma proprio il "fare il Cinema" . . . ha studiato per questo, e si è laureata in "Regia e montaggio cinematografico"  
 

 


. . . ecco, proprio il montaggio di un film l'ha tenuta impegnata (e lontana da casa e dalla Carrie) per i mesi di ottobre e novembre . . . mentre come "segretaria di edizione" si è impegnata durante le riprese del film, tra agosto e settembre . . . tutto questo lavoro, tutto questo sforzo, suo e della troupe, ha portato alla prossima uscita nelle sale di un film, che a questo punto, per me è come un nuovo nipotino 

Ecco qui la storia, come l'ho capita io da quello che ho visto, letto e mi hanno raccontato!
Cosa succede quando due comici falliti, dopo essersi visti proporre un nuovo importante show e grossi ricompensi, si ritrovano con un pugno di mosche in mano e al loro fianco 10 avvenenti fanciulle.
Si inventano un finto reality show e con questa scusa conducono, attraverso la Toscana, nei piccoli paesi e nelle sagre, le giovani modelle che aspirando alla popolarità televisiva sono disposte a tutto.
Le 10 ragazze (ingenue, ma piene di sogni e buona volontà) credono alla storia raccontata dai due che si inventano giorno per giorno confessionali, finte dirette, ospiti inesistenti, prove assurde da superare, pernottamenti arrangiati . . .  finchè la notizia che nella campagna Toscana si sta svolgendo una nuova e rivoluzionaria trasmissione inizia a diffondersi . . . e attira le attenzione dei giornalisti, ma anche della gente e dei fidanzati (gelosi) rimasti a casa e ignari di tutto.

La FigliaPiccola, mi assicura che posso farla vedere anche ai nipoti piccoli, anche al PiccoloLord, è sicura che mi divertirò tanto a vederlo . . .  e lei lo sa! 

 

   PUBBLICITA'
(Cuore di mamma italiana)

Il film esce in anteprima, a Prato il 27 gennaio, non potrò andarci . . .
Poi, sempre a Prato, il  3 febbraio
e a Firenze Scandicci, il 10 febbraio . . . 
Qui, nella Città sulla Costa . . . dopo
(le trattative sono in corso).
Però, ho sentito dire che ci sarà il DVD in affitto e/o in vendita! 

  

 
Oh . . .  Qualche volta, la troupe si riposava anche!

Ricordi . . . è iniziato così

Stanotte mi sono svegliata alle 4 . . . mi ha svegliata, leccandomi, la canina della FigliaPiccola, che è qui da noi per le vacanze (mentre i padroni sono impegnati nella realizzazione di un film). mi sono alzata dal letto e ho aperto la porta a questi tre cagnolini che volevano andare a fare un giretto e forse anche la pipì . . . poi, ho guardato l'orologio e, vista l'ora ho cominciato a ricordare

Stamattina, l'Udmv, visto che ho perso un po' di sonno e pioveva, mi ha lasciato dormire un po' di più . . . mi sono svegliata alle 8,30 con la casa vuota . . . 3 cani che mi guardavano aspettando la loro pappa,  ho preparato la colazione, per me, per loro e ho acceso il Pc, su Facebook, ho trovato questo . . . scritto ieri: "X Y Z, vi pone 2 domande : Avete provato gioia nella vostra vita? Avete dato gioia agli altri nella vostra vita?  Ieri, avevo dato una risposta pensando a me, alla mia vita . . . stamattina mi ha fatto ricordare lei!

Adesso, sono qui che vado indietro anno per anno e trovo i post che segnano il compleanno di questo blog  . . . e riportano al giorno della sua scomparsa, ma contrariamente all'anno scorso, quest'anno, non voglio che sia un ricordo piagnucoloso, lei non avrebbe voluto; lei era piena di fede, fiducia in quel Padre che sta nei cieli; lei aveva la speranza, quella speranza gioiosa in qualcosa, anche piccolo che ti allieta ogni giorno . . . lei, era una sognatrice! E la poesia che ho messo ieri, è dedicata anche a Lei! Alla mia mamma!
 

Happy 101

 Eccoci alle prese col gradito Premio che mi ha assegnato Paluca, un papà che da poco fa parte del mio circoletto di commentatori, ringrazio e ci penso su, per un po’ di giorni e finalmente mi accingo a citare a mia volta 10 blog che leggo con piacere e a rispettare il regolamento del premio stesso che impone di elencare le 10 cose che mi rendono felice
 
 
Dopo quasi 4 anni di blog dovrebbe essere facile decidere chi premiare, ma leggo un sacco di gente che se non mi fosse simpatica non leggerei.
Acune di queste persone, non continuano, per principio, nessuna catena . . . altre, le ho già segnalate spesso, anche nei post senza premi . . . vorrei aver aggiornato i miei link, così vi rimando lì e ognuno sceglie secondo quello che è il suo interesse . . . solito problema, se ne devo scrivere 10, qualcuno resta escluso!
A questo punto, assegno questo premio a

Knitting cakes  da Tzugumi, dove ritrovare l’atmosfera rilassata di una riunione fra amiche, alle prese con le arti femminili

Dialetticon
  che ci aiuta a non perdere la varietà di parlate delle varie zone d’Italia (discorso che prima o poi approfondisco)

2 gemelle e una figlia più grande un altro papà, alle prese con 4 donne

Il tesoro un blog particolare dove trovare risposte o spunti per nuove domande

Vita (da strega) in casa Darrin
  una mamma, alle prese con casa, marito e tre figli . . . e un permesso di maternità

Ieri oggi domani una blogger nonna, con tanti interessi

Due dipendenti di un cinema multisala
  ci raccontano di quando lo spettatore diventa protagonista (un divertente blog sul cinema, diverso dai soliti)

Cautelosa, tra pensieri e parole  tra  ricordi, racconti, pensieri e passeggiate in montagna

Due chiacchiere in diretta dagli USA  trovato da poco, un italiano negli USA, ma non solo

Le storielle di Sayuri
una che è da poco mamma, con l’augurio che ricominci a scrivere le sue nuove avventure alle prese con il figlio, la casa, il cane, la burocrazia e un compagno che lavora troppo!


 

E adesso, passiamo alle 10 cose che mi fanno felice

(cosa non facile, perchè mi si fa felice con poco . . . generazione allevata male)


Una bella chiacchierata tra donne

Una giornata di sole

Un gelato gusti classici, appena appena sciolto

Una tazza di té condivisa con qualcuno a cui tengo

Un bambino che sorride

Una serata con gli amici o i parenti, con tanti "ti ricordi?"

Un qualcosa fatto bene, col cuore, per qualcuno

Scoprire le gemme o i boccioli in Primavera (ma anche in Estate, in Autunno o in Inverno)

Viaggiare verso una meta sconosciuta e persone conosciute

Il sorriso dell’UomoDellaMiaVita quando torna a casa 

E adesso, devo avvisare tutti i 10 nominati e se qualcuno vuole "rubare" l’idea, mi avvisi, sono sempre curiosa di scoprire nuovi indirizzi.

Io nonna??? Ancora non mi ci sento

Tutti questi giorni, senza riuscire a scrivere e poi, mi è uscito di getto, forse anche un po’ corrosivo . . . non ho potuto mettere foto, perchè anche la memory card, è in blocco! Comunque, se ce ne fosse bisogno, inizia da qua o volendo da qua, ma per i più curiosi anche da qua

Sabato ho fatto le visite di pragmatica, sono andata a comprare quelle cose che, sempre, ci si dimentica . . . ho lavato i panni sporchi e li ho fatti asciugare di corsa in casa, come da "contratto" di mamma . . . ho preparato un panino col ProsciuttodiParma e l’insalatina che le piace,  che era dall’inizio della gravidanza che non li poteva mangiare, (oltre al fatto di essermi accorta che il mangiare dell’Ospedale non le era particolarmente gradito) . . . mi sono sentita dire: "stanotte non mi serve che stai qui, faccio da sola, perchè mi devo abituare!" con un misto di orgoglio e delusione! Orgoglio perchè la FigliaGrande è grande, delusione, perchè se la FigliaGrande è grande, io sono . . . vecchia??? 

Domenica mattina, prepara questo, prepara quello, arriva l’ora di andare a prendere la FigliaPiccola che arrivava da Roma apposta per vedere il nipotino . . . 2 minuti per arrivare in Ospedale, 2 minuti per salire con l’ascensore, 2 minuti per guardare il musetto del PiccoloLord ed è arrivata l’infermiera della Pediatria per portarlo "di là, lo mettiamo per un po’ sotto la lampada, perchè ha la Bilirubina un po’ alta!" . . . mamma e papò lo seguono, noi aspettiamo, passa un quarto d’ora e li andiamo a cercarli, sono fuori dal nido della Pediatria, con una faccia . . . l’infermiera, sta rispiegando che: "no, prima di due giorni, minimo, non glielo ridanno, che la mamma deve venire a orari regolari a tirare il latte, perchè, per ora il bambino non lo tolgono da dove sta, nemmeno per allattare" . . . che. "oggi è domenica e c’è solo la dottoressa, che al momento ha da fare, se vogliono sapere qualcosa, bisogna aspettare!". Torniamo in camera, sono loro che rasssicurano noi, e così torniamo a casa, dove . . . su richiesta della FigliaPiccola, c’è la polenta da fare!
Alla sera, si passa direttamente dal nido, e si riesce a vedere, là in fondo, nella sua casetta trasparente, un piccolo "pirata" tutto nudo, con una benda, bella spessa, intorno agli occhi. Si va a trovare la mamma in camera, e ci dice che la dottoressa, ha confermato quello che aveva deto l’infermiera, si deve aspettare per vedere come reagisce. La FigliaGrande, che ci esorta ad essere allegri è un’esperienza nuova! (se si escludono le ultime settimane, in cui, ha continuato a insistere con sua sorella che io sono depressa!)

Lunedì mattina, telefona che esce e va a casa a riposare, niente visite perchè poi deve tornare in Ospedale, per il latte. Poi, ci fa sapere che ha parlato con la DottoressaMogliedelPediatra (Pediatra che ha avuto tra i suoi primi pazienti, la FigliaGrande e che, per un colpo di fortuna, seguirà anche il PiccoloLord), la quale visto che il bimbo sta meglio l’ha tolto da sotto la lampada, e le permette di allattarlo. Martedì, sono di pratiche burocratiche, e Ospedale, per il latte . . . Mercoldì, finalmente, ci avvisa che il bambino esce, verso le 14,00 . . . pomeriggio c’è la FigliaPiccola in visita, per non fare confusione, io resto a casa!

Oggi, un paio di telefonate: " tutto bene: Pic, (il Labrador, meticcio che hanno da un anno) si comporta bene e sembra una balia, il PiccoloLord, beve e dorme e se non dorme, non piange . . . il papà anche se il bimbo piange dorme . . . Io???. . . non ti preoccupare, mangio e mi riposo e mi sempra una cosa così bella e strana . . . stanotte, io gli parlavo e lui, mi stava ad ascoltare!".

Insomma, io non mi sento ancora una nonna! Che vi devo dire, magari ne riparliamo fra un mese???

Ciao, nonna

"Ciao, nonna! . . . Ecco, volevo avere questa soddisfazione . . . io, che ti ho visto appena nata, di chiamarti nonna!" Questa è la telefonata che le riassume tutte, tutte quelle di parenti e amici di una certa età . . .
Qualcun altro, mi chiede come ci si sente, nel nuovo ruolo . . . ma per me, ancora non è cambiato niente!

Mi spiego: venerdì mattina presto il PiccoloLord è nato, e per un bel po’ di tempo, sfinito, ha dormito . . . la madre, sfinita, ha dovuto essere imboccata per fare la colazione, perchè l’Ostetrica, con voce preoccupata, mi ha detto: "la faccia mangiare, deve recuperare le forze!" E già lì, mi sono chiesta se c’era bisogno di dirmelo . . . poi, mi sono sentita dire che "LUI" ha detto che non dovevo prendere il bimbo in braccio, perchè "LUI" voleva essere il primo . . . quando il pargoletto ha pianto, mi sono limitata a spostarlo dalla culla al letto della mamma perché lo allattasse; pensavo, dopo tre figli, di essere esperta di allattamento, ma ho sbagliato subito, perchè mi sono  preoccupata che avesse il nasino libero e adesso non si fa . . . per cui mi sono limitata a guardare!
Rimesso il bebè nella culla, li ho osservati dormire, ho guardato un po’ il panorama, che dal 5° piano dell’Ospedale nella Città sulla Costa, comprende pure il mare, fino all’orizzonte e ho pensato a chi avrei voluto avere vicino in quel momento . . . e che ci guarda da lassù.

Dopo aver imboccato di nuovo, come un’uccellino, una figlia che non aveva nemmeno la forza di mangiare la pasta da sola e che si è pappata in quattro e quattr’otto la mia pizzetta, fatta a pezzetti. Arrivato l’orario delle visite, ed arrivato "LUI", il padre del PiccoloLord, compagno della FigliaGrande, che si era riposato un po’, dopo aver vegliato tra sala travaglio e sala parto, tutta la notte. In vista della notte che mi aspettava, ho raccolto la mia roba e sono tornata a casa.

Alla sera, verso le 19,00 sono tornata in Ospedale, la "Notte" era tutta mia!
Adesso vi spiego la faccenda della "Notte". . . anche se non ha fatto il "Cesareo", è usanza, fra la gente della Città sulla Costa, che la prima notte, dopo il parto, la mamma di lei, resti accanto alla figlia . . . in quest’Ospedale ogni mamma ha il bambino vicino al suo letto, niente nido. E se di giorno c’è la puericultrice che passa per controllare o cambiare i bambini, di notte, ci si arrangia da soli. Qualche mamma, si fa tutte le "notti" in cui la figlia resta all’Ospedale, m’è capitato di vedere, negli anni, mamme che trascuravano i nascituri (a volte prendendoli a male parole, perchè piangevano) per coccolarsi le figlie, come fossero state davvero ancora le loro bambine!

Comunque, quella notte eravamo solo in due "assistenti". Tre neo-mamme: una col "Cesareo", una che si toglieva il latte col tiralatte e la FigliaGrande, in vena di chiacchiere. Tre bambini che si svegliavano insieme o in sequenza. Vi lascio immaginare . . . purtroppo all’alba il tempo era pessimo e non si riconosceva, all’orizzonte quale grigio fosse il cielo e quale il mare. Alle 7,00 è arrivato l’Udmv, per riportare a casa me e la sdraio sulla quale avrei potuto riposare.

(non è finita qui)

E' NATO!!!

 Annunciamo a tutta la blogosfera la nascita del


Piccolo Lord!
 

 

Di kili ne fa 3,150. Anche se qualcuno pensava potesse battere il bimbo di 8 kg!
Ora lui e la Mamma si stanno riprendendo dal grande sforzo che hanno fatto per metterlo al mondo.
La Nonna si prende cura di loro, perchè la Mamma è grande, però anche lei ha bisogno di sapere che ha la sua vicino a lei…

La famiglia è tutta in festa, c’è chi non ci capisce più niente dall’emozione. 
Presto ci sarà il racconto dettagliato, ma qualcosa possiamo anche lasciarlo da parte, dell’intensa nottata!

La Zia di questo piccolo tesoro vi saluta, essendo la Nonna in ospedale non potevamo lasciarvi senza La Notizia!

Frodosky

Aggiornamento delle 18.00 . . . la nonna è tornata per organizzarsi la "notte" all’Ospedale!
Ringraziamenti alla zia Frodo, e a tutte le zie e zii virtuli! Ecco la foto del PiccoloLord, nato di prima mattina, dopo una notte un po’ travagliata . . . qui era ancora violaceo, perché dal caldo del suo nido, nella pancia della mamma, al freschetto di questa giornata, lo sbalzo è stato troppo! 

per fare lavoretti spiritosi ...

Immagine sostitutiva dell’originale . . . su richiesta della Mamma

Per ora si comporta bene, non piange troppo, beve con determinazione . . . ha le unghiette lunghe, la mamma si è ripresa dalla fatica ed è orgogliosa del suo bimbo . . . lo zio, continuando la tradizione iniziata con i cuginetti, gli ha già regalato un macchina, formato mignon:
 
Per altre notizie, ci sentiamo domani!

Controllo! Tutto ok!

Oggi era il gran giorno, dopo aver ritirato i risultati delle analisi, una corsa in ascensore, fino al 5° piano, per una visita della ginecologa!

Alle 14,39 non avevo ancora notizie, da vera fifona faccio telefonare all’Udmv . . . la FigliaGrande, dice "tutto a posto!" allora, prendo il telefono io, con un sospiro di sollievo!

La dottoressa, dopo aver visto le analisi e aver costatato che tutto va bene, che il ferro è basso, come dev’essere in gravidanza, l’ha visitata, trovando le cose, com’erano all’inizio del mese, perciò, si può dire: "tutto a posto!"  . . . le ha dato il permesso di fare qualche passeggiata, qualche escursione per negozi, poco alla volta, con lunghe pause sul letto! Bisogna almeno arrivare a settembre. La FigliaGrande, non ha ancora comprato niente per questo PiccoloLord, e ha deciso che la prima "passeggiata" sarà per lo shopping per il baby! Bisogna preparare la valigia

Note a margine di 3 giorni di ricovero in Ostetricia

Se non avessi avuto un po’ di cose da fare, questo post avrebbe visto la luce, settimana scorsa

In quei 3 giorni e mezzo in cui è stata ricoverata in Ospedale, per la "minaccia di parto prematuro", la FigliaGrande, si è annoiata terribilmente . . . perchè un bebé che vuol nascere prima, non ti da grandi problemi, tu "stai bene" e il caldo non aiuta a coccolarsi nel letto; una camera da 4 letti può diventare molto affollata e la gente, in visita alle altre ricoverate, non ha scrupoli (alla faccia della privacy) a chiederti come mai sei ricoverata, scocciandoti un po’ e un po’ girandoti il coltello nella piaga!.

In più, si è avvilita, ha visto un’aspetto della vita, che fin ora, aveva solo immaginato. Si è trovata per ben 3 giorni con una neo mamma il cui neonato era in incubatrice, l’altra col bimbo che piangeva quasi sempre, e per fortuna è stata dimessa la mattina del secondo giorno . . . nel letto di fronte, in due diversi giorni, due diverse donne, tutte due con un aborto spontaneo, e, malgrado i rispettivi mariti cercassero di consolarle, tutte e due, molto abbattute . . . la puerpera, che malgrado il "cesareo" ha avuto intorno al letto fino a 12 persone contemporaneamente, tutti intenti a festeggiare con paste, bibite e liquori! Per poi finire, con la vicina di letto, arrivata il pomeriggio del secondo giorno, e che alla fine, dopo quasi 24 ore, ha partorito, con un "parto cesareo" e che era sfollata da L’Aquila, causa terremoto, con i suoi racconti di quei giorni.

In oltre, si è arrabbiata e, dopo aver studiato la situazione, aver visto come è andata alle altre puerpere, ha deciso, che, al momento del parto del suo Piccolo Lord lei non vuole, tavole imbandite con rinfresco ad uso dei parenti in visita. Non vuole parenti e amici in visita in numero sovrabbondante. Non vuole fiori, né profumati né no, perchè, dice . . . fanno troppo cimitero. Specialmente la notte: questi mazzi, nel corridoio, fuori dalle porte delle camere, con le luci basse accese, mettono tristezza!

Io, invece, mi sono divertita (come sempre) a vedere come, gli uomini rincitrulliscano davanti ad un fagottino di pochi Kili, come mamme e suocere si diano da fare intorno alla puerpera, in una gara (gioisa) a chi fa di più! Come invece, chiuque passa vicino al nuovo bimbo, cerchi di vedere somiglianze con i parenti più prossimi!

Passo . . .

Passo, perché non trovo la foto che ho in mente per questo post!

Passo, perché il tempo è grigio, e non riesco a scrivere nessun post!

Passo, perché oggi è l’anniversario dell’inizio di questo blog, giorno da festeggiare . . . ma che non mi troverà mai, del tutto allegra!

 

Dedicato ad una mamma che non c’è più, da sua figlia!
 E a una figlia, che presto diventerà mamma, dalla sua mamma!
E se vi siete accorti che piango, per favore, fate finta di niente! 😉

Appello agli amici, e a chi passa di qua

Quando l’altro giorno ho letto questo:
"Non abbiamo il controllo delle nostre esistenze, apparentemente così lineari. Chi crede il contrario si illude, e basta un nulla per riportarlo alla cruda realtà: una buca nel terreno, un semaforo rosso, la porta dell’autobus che ci si chiude in faccia, un po’ di olio di girasole caduto per terra vicino alle rotaie del tram, una sciarpa che si impiglia, la serratura incastrata di una porta, un telefono cellulare dimenticato, qualcuno che non si presenta all’appuntamento, uno sgrullone di pioggia violento, un caldo inatteso, un’infestazione di metcalfa, un desiderio improvviso di succo di frutta. Basta un niente per ribaltare i nostri programmi." (per il resto, clikka qui)
ho pensato, ha proprio ragione, sono quelli che nel gioco del Monopoli sono "gli imprevisti" a volte ci fanno sorridere, a volte arrabbiare, a volte ci mettono addosso l’ansia!

Ecco, oggi, nel mazzo della FigliaGrande, è uscito un’imprevisto che per ora, ha messo ansia, sicuramente a lei, poi al suo ragazzo, e subito dopo, a me e suo padre . . . per finire con la Figlia Piccola, e mi fermo qui, perchè gli altri parenti non sono al corrente.  Non so ancora di preciso, ma dalle poche notizie, frammentarie, che mi ha dato lei, al telefonino; pare che il Piccolo Lord, che stava di traverso (testa sotto il cuore, piedi sotto il fegato) si è girato e nel girari, ha fatto danni, come, quanto e dove, non lo so, so solo che la Dottoressa, la fa ricoverare per qualche giorno!

Si stavano facendo programmi, qui, nella Città sulla Costa, per l’arrivo di qualche parente, per le ferie dell’Uomodellamiavita, per la festa di laurea (con tutti i parenti e amici) della FigliaPiccola, per l’arrivo della suddetta con la Carrie e i suoi 4 cuccioli.

E’ bastata  una visita, una telefonata e tutto è passato in secondo piano! E tutto è stato spazzato via dal senso di ansia che mi ha preso . . . ebbene sì, anche la vostra Fiordicactus, si fa prendere dall’ansia, anche l’ottimismo tace, visto che su certe cose ci dobbiamo affidare . . . a LUI e ai Dottori.

Ieri era la festa di Sant’Anna, sono sicura che Lei guarderà un po’ da queste parti! Però, se vi capita un 5 minuti di tempo libero, pregate anche voi, come e a chi volete! Poi vi faccio sapere! Da brava mamma italiana! Un po’ preoccupata e in attesa di vedere con i suoi occhi! 🙂

AGGIORNAMENTO! Delle 22,34 (prima ho mangiato! lo stress, mi fa venir fame!)  
Secondo la Ginecologa, è stato più uno scrupolo, però la cura è: vasuprina per la mamma che ha il collo dell’utero aperto di 2 cm, con contrazioni che si vedono a monitor, o durante la visita e che lei, la futura mamma, non avverte; ed è sui sette mesi.  Bentelan, perchè così maturano i polmoni del piccolo. Da domani iniziano a farle gli esami per la gestosi perchè è un po’ gonfia (e sua zia, ha perso la prima figlia per questa malattia!).
La Dottoressa dice di stare tranquilli, che la tiene questi 5 o 6 gg e poi, se Dio vuole, la manda a casa rimessa a nuovo! 😉
Speriamo bene! Ciao a tutti e grazie! R

AGGIORNAMENTO! Delle 23,44 di mercoldì 29 luglio 2009!
Sempre dalla Ginecologa, ecco le ultime notizie . . . domani mattina (salvo complicazioni) esce, ma non può salire le scale; non può guidare; non deve stare fuori dal letto, tranne che per andare in bagno; non deve alzare nessun peso; non può assolutamente fare niente di niente, tranne pensare a sé, ascoltare i movimenti del suo Piccolo Lord e dedicarsi al ricamo del corredino fino a fine agosto. . . sta fuori dall’Ospedale, come se fosse ancora all’Ospedale, l’unica differenza che le medicine le prende per bocca e non tramite la flebo, che cucino io e che non abbiamo orari di visita!
Dimenticavo, non abbiamo nemmeno le Signore della Cooperativa che puliscono!
Secondo voi, sto ancora facendo la mamma, o sto già nei panni della nonna?
 
Continuiamo a tenere alta la guardia! La strada per i 9 mesi è ancora lunga.
"Ma – dice la Ginecologa – almeno arriviamo a settembre!"

La laureata / 2° parte : la festa

Dopo tutta l’ansia accumulata, dal mattino presto, viaggio e tutto, dopo che i Professori hanno decretato che è "Promossa", la giornata continua:

La FigliaGrande, prende il serto d’alloro, che ha impreziosito di nastri rossi, molto carino e lo sistema sulla testa di sua sorella, che, finalmente, può rilassarsi e mostrare tutta la stanchezza accumulata.


core de mamma, si vede che è stravolta!

Si fanno le foto di rito, nel corridoio dell’Università, col Nonno emozionatissimo, le CugineFashion e il CuginoFastidioso: festanti, le Amiche e gli Amici che la coprono di baci e abbracci . . . è proprio vero che i figli non sono tuoi e te ne accorgi in questi momenti  . . . Anche i professori sono usciti, e la Tizia della porta, è sparita. Vedo un professore, giovane che sorride, e osserva quella confusione . . . mi ricorda il racconto che un altro professore giovane, ha fatto di questi momenti, nella sua Università, là, in Sardegna. Mi avvicino e scherzosamente, gli chiedo:” Secondo lei, adesso che non deve più pensare alla TESI, troverà il tempo di sistemare i filmini di famiglia?” lui, mi guarda, sempre sorridendo e mi dice:” Sì, ma adesso, la deve pagare, è Dottoressa!”  (per quello che ho capito io, è Dott.ssa in: Regia, Sceneggiatura e Montaggio per il Cinema e la Televisione! Ma si sa, le madri sono sempre le ultime a sapere le cose!)

Poi, la nuova Dottoressa, ci comunica che, contrariamente ai programmi, comunicati alle amiche blogger,  ha deciso di brindare sul Gianicolo, uno dei mitici 7 colli di Roma!


Piazzale del Gianicolo – Monumento a Garibaldi

Bisogna arrivarci. Lei e il suo GrandeAmore,  partono tranquilli con lo scooter, gli amici, sanno muoversi per Roma, senza problemi; lo Zio, ha il navigatore e, pare, conosce anche le strade di Roma. Noi, tra la cartina stradale e il nonno con i suoi ricordo degli anni ’50, ci perdiamo nel traffico romano . . .  nel frattempo, mi chiamano sia Crosta, sia Viviana e persino la Upi e mi tocca spiegare a tutte e tre questo cambiamento di programma, per fortuna che tutte e tre, sono comprensive . . .

Tra telefonate, e domande ai passanti, arriviamo in fine sul piazzale del Granicolo, (comunque sempre prima dello Zio, col navigatore . . .  ritroviamo la compagnia, e facciamo  il brindisi, bicchieri, rigorosamente di plastica, lì in piedi al sole, e con lo sguardo che spazia su tetti di Roma, sulle cupole, e sull’altare della Patria.
Qui,  ci raggiungono, Crosta e 4 dei suoi Pensierini che fanno conoscenza di tutta la famiglia, anche se, devo dire, il Pirata fa un po’ il timido.  Due chiacchiere con uno, due chiacchiere con l’altro e ci viene proposto di tornare a casa, viaggio meno complicato, basta seguire i cartelli con scritto “EUR” e il gioco è fatto! Col nonno che strada facendo, ci indica i luoghi della sua gioventù!

Sotto casa della FigliaPiccola  mentre Costa e l’Udmv, vanno alla ricerca di un parcheggio per le loro auto, ci vengono incontro Upi e Viviana e quando ci raggiunge l’Udmv, sorridente i baci si sprecano. . . che io debba essere un po’ gelosa??? Saliamo, con il Nonno, la SuaSignora, la Zia econ Crosta e i suoi pensierini e mi meraviglio come in uno spazio così ridotto ci stiano già stipate tante persone, ma riusciamo ad entrare anche noi, a far vedere ai ragazzi e alle ospiti, appena arrivate, i cuccioli!


Carrie (la mamma) e Charlie (presumo, è il più vivace!)

Presento Viv e la Upi alle cugine fashion, la n° 5 resta affascinata dal vedere materializzarsi sotto gli occhi, le due blogger che ha conosciuto sul mio PC: Upi, per le sue simpatiche vignette e Viv,  di cui ripete alla perfezione il nikname (e che ricorda dal Torneo Tre Maghi, all’occupazione del blog di Nihil )

Ma questa giornata convulsa non è ancora finita, tutti di nuovo fuori casa, dobbiamo andare in pizzeria per la cena. Il momento dei saluti a Crosta e ai pensierini,  (che ci ha portato un sacco di cose per il Piccolo Lord) è da comiche (o da Paperissima) perché, io, stordita, ho portato per loro le “olive all’ascolana”, ma, dopo averne parlatoa profusione, mi sono scordata di dargliele e lei, me lo deve ricordare . . .  tocca mandare su, in casa, di corsa, la FigliaPiccola a riprendere il pacchetto! Salutati i pensierini e la loro mamma. Poco più tardi, saluto anche Upi e Viviana,!

Ci prepariamo a gustare la pizza, che come usa adesso, sarà cucinata da un egiziano, che si fa chiamare Nello . . . aspetta aspetta, eco patatine fritte e supplì, e poi la pizza, e poi, la torta . . . , bella (ideata dalla FigliaPiccola) e buona, e poi, gli ultimi saluti, promesse di rivederci e via . . . verso casa, su un’autostrada pressoché deserta (a parte le auto con i lampeggianti blu), telefonare a casa del fratello per avvisare che la CuginaFashion più grande dormirà da noi, arrivo a casa verso le 2 di notte . . . ed è finita!

O, tutto incomincia adesso, per la FigliaPiccola!

La Laureata / 1° parte

Come annunciato qui . . . ecco a voi “la laureata”!

Tutto è cominciato, quando la FigliaPiccola era in 2° media e, come Grisù, insisteva col proclamare: “Da grande voglio fare Cinema! Voglio fare Cinema! Voglio fare Cinema!” . . . no, forse l’ho presa troppo alla larga!

Tutto è cominciato, quando i professori, in  3° media, hanno detto: “. . . le consigliamo di fare il Liceo Scientifico, o, come seconda scelta, il Classico!” e lei, alla mamma che ci sperava: “Sì, sì, lasciali dire, io farò l’Istituto d’Arte, indirizzo: Cinema!”. . . ma anche partendo da qui, è troppo lunga!

Tutto è cominciato, quando la FigliaPiccola, finite le superiori ha detto: “Va bene, non faccio la patente, ma voglio andare all’Università, al DAMS di Roma, per studiare Cinema!” . . . O quando, al Padre che le diceva: “Ho sentito che ci sono delle Università anche giù, nella Città sulla Costa, non  puoi andare lì?” rispondeva: “ Pa’, se nella Città sulla Costa c’è un’Università che fa Cinema, posso restare qui, altrimenti, vado a Roma, al DAMS, per studiare Cinema! . . . no, siamo ancora troppo lontani.

Tutto è, finalmente, finito, giovedì scorso . . . anni di studio, anni di tensione, anni spesi a convincere i amici e parenti che oltre ad essere il SUO SOGNO, era un sogno realizzabile, anche se per il momento fa la commessa, com’é giusto che sia, per poter dire, un domani, nelle interviste dopo l’Oscar: “mi mantenevo agli studi facendo la commessa!”.

Così,  dopo una serie di contatti famigliari, che la diplomazia ufficiale ci invidierebbe, ci siamo trovati, stipati in 10 in due auto, in partenza dalla Città della Costa, verso la Capitale. . . In un’auto, lo Zio, FigliaGrande, le CugineFaschion, il CuginoFastidioso, nell’altra, l’Uomodellamiavita, il Nonno, la sua Signora, la Zia ed io.
Abbiamo viaggiato sulla Teramo – l’Aquila – Roma, pattugliata per i G8, libera da camion e autotreni, e in poche (poche?) ore eravamo a Roma! C’è stato un equivoco con i cartelli, e noi, con la nostra auto, ci siamo ritrovati in pieno centro, col Nonno che diceva perentorio: “Non vi preoccupate, giù di lì, gira di là . . . La conosco Roma!” e in effetti, siamo arrivati dalla FigliaPiccola, giusto 3 minuti prima dell’auto dello Zio, che invece del Nonno, aveva il Navigatore!

Sistemate persone e borse nel minuscolo alloggio  della figlia, tutti (o quasi) si sono precipitati a far conoscenza dei cuccioli della Carrie, la quale correva da uno all’altro di noi, facendoci un sacco di feste. Visto che ormai era tardi e non era possibile neanche immaginare una visita turistica alla Capitale, ci si sistema, tra chiacchiere e curiosità in questo appartamentino . . . Nel frattempo, contatto le amiche blogger, prendendo appuntamento per il pomeriggio, nei paraggi della casa della FigliaPiccola . . . tutto OK!

Pranzo un po’ accampati qui e là, tra sedie e letto, e poi, di corsa, a turno a prepararsi, perchè la sessione comincia alle 15 . . . lei, la “laureanda” dovrebbe essere l’ultima di 10, ma, grazie a Internet, sa già che i 10 sono diventati 8 . . . partono per primi, lei e il suo GrandeAmore, sul loro scooter;, la SorellaIncinta, le cugine, il cugino e gli zii; l’Udmv, li accompagna,  un po’ perchè non ci stavano tutti in un’auto, un po’ per vedere la strada e poi torna a riprendere noi “vecchietti”, telefonate concitate: “ricordatevi lo spumante per il brindisi!” . . . “Spicciatevi, che la prima è già uscita!”  . . . “Muovetevi, che qui, c’è un sacco di gente che non è arrivata!” . . . Insomma, un ansia che non avevo che e che volevano farmi venire per forza!

Arrivati trafelati all’Università, troviamo tutto il gruppo ad aspettare, in un grande corridoio, che come in tutte le scuole, ha poche sedie . . . mi vengono incontro le amiche della FigliaPiccola, e tra baci e abbracci, ci scappano due parole, siamo subito zittite dalla “Tizia della porta”, una ragazzetta, che con un libro in mano e una lista degli esaminandi, fa la “portinaia” alla porta della stanza dove si “discute la tesi” . . . ogni tanto arriva qualche amica/o nuovo, presentazioni, due parole e subito, la Tizia della porta, si innervosisce e ci fa: ” Ssshhhhhhhhhhhh!” seccata!
Ci sono anche i genitori di una delle due Valentine, peccato che tra l’ansia, la confusione e la Tizia della porta, non si riesca a parlare più di tanto!
La FigliaPiccola, mi da da leggere la sua tesi, così sto zitta, come la apro, ci trovo un refuso, mi volto verso una delle amiche e glielo faccio notare, mi raccomanda di non dir niente, soprattuttto alla FigliaPiccola! Leggo i ringraziamenti e giunta a : Grazie alla mia famiglia, a mia Madre e a mio Padre , per non avermi mai fatto mancare il loro appoggio, sia morale che economico. mi scappa la lacrima . . . sì lo so che queste sono frasi di circostanza, ma che ci volete fare, io sono la mamma (italiana).
Le figlie, le cugine e la Zia, visto quest’inizio, fanno una scommessa su quante volta mi commuoverò ancora! Scommessa persa . . . perchè non è certamente una situazione nella quale commuoversi! Stanchezza, confusione, ambiente moderno, asettico . . . insomma, niente a che vedere con l’idea che mi ero fatta di un Santuario della Cultura !

Finalmente la Tizia della porta, ci fa entrare, con un po’ di tempo e tanta confusione, ci sistemiamo (di tutti quelli che si sono avvicendati, siamo il gruppo più numeroso),  il Prof (relatore) inizia a parlare, e parla, e parla e io mi chiedo quando farà parlare la FigliaPiccola, che è stata sveglia fino a notte fonda per preparare una “presentazione video” (che non vedranno fino in fondo)! Lui, le fa i complimenti per la copertina del libretto che contiene la tesi, e io mi chiedo se la copertina vale più di tutte le parole dentro . . . Ecco, tocca a lei, che, con la consueta verve, racconta di cose di cui io non capisco niente . . .  dopo un paio di interventi degli altri Professori e sue lunghe risposte le dicono che Ok, va bene, possiamo uscire, che loro devono decidere che valutazione darle! La solita Tizia della porta ci fa rientrare quando suona il cicalino e, tutti in piedi, ascoltiamo la parte burocratica, fino alla valutazione, che non è 110 e lode, ma, mi dicono è comunque una buona valutazione!

(fine 1° parte)

E' un paese di vecchi?

Tempo fa, leggevo questo post, e pensavo che sì, in effetti, in Italia i vecchi contano e molto (che tra l’altro, la soglia per essere considerati "vecchi" si sposta in là ogni anno, e tra un po’ mia zia, prossima ai 101 anni, verrà considerata un’arzilla signora di "una certa età")


Non è mia zia . . .

Nella mia eterna, sicura, visione ottimistica della vita, il secondo posto nell’italica classifica delle categorie "speciali", l’avevano i bambini . . . diamine, si sa, i bambini "sono il futuro dell’Umanità!".

Ebbene, una mattina di settimana scorsa, mi sono dovuta ricredere, non ho notizie dei vecchi, ma ho sentito, in TV, una notizia sconfortante sui bambini che frequentano un’asilo di Stradella, piccolo comune in provincia di Pavia, ai quali un Giudice (di Pace), ha consentito di giocare in cortile, ma in silenzio, e pochi alla volta, perchè i "rumori" prodotti durante il gioco, disturbano i vicini. Questi vicini certo, non si ricordano più dei loro verdi anni o pensano di vivere in un asettico mondo nuovo?

Può darsi che sbagli qualcosa, perchè, benchè fossi sveglia, ero ancora a coccolarmi quel residuo di sonno, nel letto . . . e così, vi passo le notizie che ho trovato qua e . . . la notizia e di mese scorso, magari, nel frattempo, asilo chiuso, bambini al mare, le cose andranno meglio . . . no, perchè anche al mare ci sono dei nuovi divieti: ai baby bagnanti della Versilia è stato proibito di raccogliere sassi e conchiglie (ho ancora nel cassetto del comò una collana fatta con le conchiglie, pezzi di cannuccia, e spago, fatta dai figli, con la supervisione del nonno durante un’estate di qualche anno fa!) e di costruire castelli di sabbia sulla spiaggia "che rechino disturbo ai passanti" (sulle buche in spiaggia, tra cui i fossati dei castelli, ricordo che all’epoca, quando i miei figli erano piccoli, passava il bagnino e ricordava a genitori e figli che le buche, andavano ricoperte, se lasciate incustodite, altrimenti potevano essere pericolose per i passanti . . . buon senso applicato, bagnini vigilanti, ante "Baywatch")

                                                   

Sarà che vedo intorno a me tanti nuovi bimbi, tra quelli in carrozzella e quelli ancora nelle pance delle future mamme, ma spererei che la gente si ricordasse che, uno dei diritti del bambino, sanciti dalla "Carta dei diritti dell’Infanzia" recita:
"Il bambino ha il diritto di giocare, di riposarsi e di svagarsi. Gli Stati devono garantire a tutti questo diritto"

Lasciami in pace ??? Ma che, scherziamo???

Per chi passa di qua, convinta di trovarci il solito post simpatico sulle mie disavventure di casalinga, mi spiace, ma questo è un post dedicato!

D E D I C A T O

a  chi, a volte, e dopo tanti anni, ancora insiste a dire: "Lasciami in pace!" . . .  " Sono fatti miei!" . . . "che c**** te ne frega a te!"  . . . Ma che, scherziamo??? Io sono la MAMMA, anzi, di più, la NONNA!

 In quei 9 mesi in cui porti in pancia una nuova vita, oltre al ormai famoso "corso di rompiscatole ai figli", si apprende anche che i figli sono figli sempre, non fino ai 18 anni, e senza che te lo dica la Cassazione . . . se qualcuno fa finta di dimenticarselo, poi sono problemi per tutti . . . mamme, papà e figli!

Per cui, non basta che mi trattino male perchè io smetta di preoccuparmi dei miei figli!! 😉