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Terza di Quaresima – 2014

Niente da dire, le donne nella Bibbia ci sono, sono importanti, sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento . . . mi piace la samaritana.

_ A pozzo sicar

(. . . ) Dalla Giudea Gesù deve ritornare in Galilea, e potrebbe farlo risalendo la valle del Giordano. La strada era più piana, più sicura e permetteva di non dover attraversare la Samaria, regione montuosa ma soprattutto terra ostile ai giudei. Invece – precisa il testo – Gesù “doveva” passare in Samaria, particolare che esprime una “necessità divina”: in obbedienza a Dio, proprio perché la sua missione non è ristretta solo ai giudei, Gesù attraversa quella terra.

E così incontra dei nemici: i samaritani erano sì ebrei, ma da alcuni secoli si erano separati dagli altri, dai giudei, fino a rinnegare il tempio di Gerusalemme e a costruirne uno nuovo sul monte Garizim… Da allora regnava inimicizia tra giudei e samaritani, ritenuti impuri e idolatri, al punto che quando alcuni giudei vorranno rivolgere a Gesù l’insulto più infamante gli diranno: “Sei un samaritano, un indemoniato!” (Gv 8,48). Eppure Gesù accetta di incontrare anche questi nemici religiosi, si fa samaritano tra i samaritani.

Nell’ora più calda del giorno giunge in Samaria, “affaticato per il viaggio”, e va a sedersi vicino al pozzo di Sicar, il pozzo di Giacobbe (cf. Gen 33,18-20). È stanco e assetato ma non ha alcun mezzo per attingere acqua. Sopraggiunge anche una donna che, a causa del suo comportamento immorale pubblicamente riconosciuto, è costretta a uscire per strada a quell’ora, per non incontrare sguardi di disprezzo (. . .)  (se vuoi continuare a leggere clicca qua)
Fr. Enzo Bianchi, Priore di Bose 

Seconda di Quaresima – 2014

Per molti miei amici  parlare di Quaresima è parlare di “vernerdì” o di “vigilia”, cioè: rinuncia alle carni e digiuno il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo . . . e dicono che siamo un paese retogrado e asservito al Vaticano!
Io direi che c’è chi fa di peggio . . . E chi, in questo periodo in cui tanti nel mondo praticano qualche sacrificio alimentare, ha trovato un modo nuovo per superare la crisi della sua azienda! 

Pizzeria-Patron-Quaresima
Vi copio e vi linko un simpatico post dell’amica Lucyetta: 

“Ormai sono poche, le persone per cui “Quaresima” diventa automaticamente sinonimo di “rinunce alimentari”?
Manno, non direi. Anzi.
Per quanto mi riguarda, sono esattamente due anni che sorrido come una rincretinita tutte le volte che penso a un’iniziativa della Pizza Patrón, una popolarissima catena di pizzerie diffusa in molte zone degli States, con “quartier generale” a Dallas, in Texas.
Se andate a curiosare su Wikipedia, scoprite che la Pizza Patrón è stata nel 1986 dal signor Antonio Sward, un italo-americano che vanta nel suo albero genealogico anche degli antenati di origine libanese. La compagnia, come leggiamo su Wikipedia, è attiva in Arizona, California, Colorado, Florida, Nevada, Georgia e Texas. Dovendo scegliere un target su cui puntare, la Patrón ha deciso di rivolgersi a una clientela composta perlopiù da americani di origine ispanica – addirittura il menù è stato rimaneggiato in tal senso, con l’invenzione di pizze che hanno ben poco a che vedere non solo con quelle che mangereste a Napoli, mapersino con quelle che mangereste a Little Italy.
Gli ispanici hanno mostrato di gradire questa scelta commerciale, e infatti la Pizza Patrón è un businnes in forte espansione.
Sennonché…

Sennonché, c’era un problema grave. Un problema grave per davvero – di quelli che rischiano di farti finire in bancarotta o quasi.
Gli affari della Patrón registravano successi continuativi per circa undici mesi all’anno… sennonché, il volume d’affari cominciava a calare drasticamente, radicalmente, irrimediabilmente, nei quaranta giorni di Quaresima.
La Patrón – l’abbiamo già detto – ha un menù abbastanza particolare, in cui probabilmente la nostra “Margherita” non è neanche inclusa. La maggior parte dei piatti proposti dalla catena ha una fortissima presenza di carni d’ogni tipo: salsicce, salame, prosciutto, pancetta… chi più ne ha più ne metta.
E l’affezionata clientela, incomprensibilmente, smetteva di andare al ristorante a partire dal Martedì Grasso. Ma in massa, eh!
Per poi riapparire, in massa, e altrettanto incomprensibilmente, a partire dal lunedì dell’Angelo.

Oh cielo: “incomprensibilmente” è una parola grossa.
La stragrande maggioranza degli ispanici, negli U.S.A., professa fede cattolica; e per i cattolici, negli Stati Uniti, l’astinenza dalle carni durante la Quaresima è una cosa molto seria.
Certo, certo: una cosa molto seria ma non obbligatoria – l’astinenza dalle carni è richiesta solo nei venerdì di Quaresima e nei giorni di digiuno; se poi vuoi dire addio agli hamburgeranche per tutto il resto della Quaresima, si tratta chiaramente di un “di più”.
Un “di più” che secondo me produce infiniti benefici spirituali, e a quanto pare non sono l’unica a pensarlo – perché negli U.S.A. è davvero molto comune astenersi dalle carni dal mercoledì delle Ceneri fino alla notte di Pasqua.” (Continua . . .)

Prima di Quaresima – 2014

Quaresima, tempo di penitenza, digiuno e astinenza dalle carni. Tempo vissuto dai Cristiani per un cambiamento, Cristiani, Cattolici . . . gente triste, gente bigotta (questo è il pensiero imperante in chi non conosce bene i Cristiani e/o i Cattolici)

Per cui, eccomi qua, a sfatare i luoghi comuni. A ribadire lo spirito di Quaresima : ” E quando digiunate, non siate mesti d’aspetto come gl’ipocriti;(…) quando digiuni, ungiti il capo e làvati la faccia,  affinché non apparisca agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo che è nel segreto; (Matteo 6 :16-18)

Acquaresima

Così,  ho trovato un bel po’ di post simpaticamente quaresimali, li copio per voi . . . Come quello di NihilAlieno, un’amica blogger che, sono sicura, vi piacerebbe conoscere:

“Stendere la lista dei propositi di quaresima è un’operazione che richiede competenze strategiche.

Io di propositi devo averne almeno quindici. Non perchè sia particolarmente santa, ma anzi, perchè sono particolarmente svampita. E fragile, e se manco al mio proposito di quaresima poi mi deprimo.

Quindi nascondo accuratamente il mio proposito di quaresima in un mazzo di finti propositi di quaresima.  Molto prima della Rowlings avevo escogitato lo stratagemma, pur in mancanza di polisucco. Uno e uno solo è il vero proposito di quaresima, ma perchè il Nemico non capisca qual’è, evito di deciderlo chiaramente. Ne faccio tanti. Esattamente come in Harry Potter, però, lo stratagemma non funziona sempre bene. Ci sono i propositi che durano poco, ci sono quelli che durano a prezzo di qualche piccolo autoinganno (comprare un libro a 99 cent non è davvero comprare un libro, e non conta, se non lo leggo che dopo Pasqua*).

Alla fine dei tanti ne rimarranno pochi e uno solo è quello che davvero conta. Potrebbe essere il più vecchio e consolidato, potrà essere l’ultimo arrivato (non aprire FB prima di una certa ora), potrà essere quello alimentare che non manca mai…

Purchè almeno uno arrivi duro e puro fino a Pasqua, avrò vinto la partita. 

* Non faccio il proposito di non comprare libri perchè la Chiesa sia nemica della cultura. Combatto una dipendenza da libro di natura compulsiva. Ho quattro scaffali di libri comprati da leggere!!!”

Io non ho ancora steso la mia lista di “fioretti”, ma appena ne ho trovati 15, ve lo faccio sapere! 🙂

L’abbraccio benedicente – Venerdì del libro 9

Inizio di Quaresima, cambio di prospettive, invito a pensare, astinenza e fioretti . . .  anche nelle letture. 
Io faccio così, gli altri, liberi di fare quello che vogliono. Così non rinuncio del tutto alla vita del web e non rinuncio del tutto alle letture, cerco di leggere qualche titolo adatto al periodo . . . Inoltre, ci tengo a mantenere un minimo di vita “sociale” a questo blog che nel 2013 è stato assai trascurato. (È anche una scusa per tenere sveglio il cervello!)

L'abbraccio benedicenteClicca sulla copertina, per altre notizie sul libro


Parlando del libro che vi propongo, vi confesso che l’ho già letto, nel 2010, su consiglio di un amico blogger, l’avevo preso in Biblioteca, poi, a ottobre dell’anno scorso, ne ho comprata una copia per regalarlo. Ma il giorno prima della festa, parlandone con la festeggiata, mi sono sentita dire che: “a me i libri proprio non mi interessano. Se mi regali un libro, lo metterei lì, senza farne niente.”  . . . Ho optato per una pianta in vaso.
E il libro è rimasto lì nella mia libreria, ma almeno, io sapevo cosa farci. 

FiglioProdigoIl ritorno del figlio prodigo – Rembrandt
Museo dell’Ermitage – San Pietroburgo

La frase che mi ha più colpito è stata questa: “Poichè, in realtà, io sono il figlio minore, sono il figlio maggiore e sto per diventare il padre. (…) spero e prego che possiate scoprire dentro voi stessi non solo il figlio perduto di Dio, ma anche il padre e la madre compassionevole qual’è Dio”  (pag 39)

Lo rileggo a partire da oggi, ma ne ho già parlato in un post . . . Questo . . . 

Con questo post, Fiordicactus partecipa al “Venerdì del libro” di Homemademamma

Un nuovo tempo da vivere

La Quaresima giunge a noi come tempo provvidenziale per cambiare rotta, per recuperare la capacità di reagire di fronte alla realtà del male che sempre ci sfida. La Quaresima va vissuta come tempo di conversione, di rinnovamento personale e comunitario mediante l’avvicinamento a Dio e l’adesione fiduciosa al Vangelo. In questo modo ci permette anche di guardare con occhi nuovi ai fratelli e alle loro necessità. Per questo la Quaresima è un momento favorevole per convertirsi all’amore verso il prossimo; un amore che sappia fare proprio l’atteggiamento di gratuità e di misericordia del Signore, il quale «si è fatto povero per arricchirci della sua povertà» (cfr 2 Cor 8,9)
mercoledc3ac-delle-ceneri

Con queste parole di Papa Francesco inizia la Quaresima. Più passa il tempo, alla luce dei tempi attuali, e sempre più difficile è crescere nella Fede. Io spero di poter vivere con impegno  almeno una cosa, in maniera profonda, sempre con la Sua Grazia.
Buon inizio di Quaresima a chi passa di quà!

Copiato, senza permessi e senza vergogna dall’amica Giudig.