Cara cugina,
un anno nuovo, un blog (quasi) nuovo e da tre giorni anche il Pc, “diversamente nuovo” è tornato a casa . . . e tante, tante, ma tante altre cose da fare! (Abbiamo trasmesso: Lamentazioni di una casalinga tecnologica!)
Son o arrivata alla fine del primo mese dell’anno nuovo e non sono ancora riuscita a scriverti niente di nuovo. eppure, di cose in questo mese ne sono successe tante. Ma siccome, malgrado quello che qualcuno dice, io sono una persona normale e le mie giornate, come quelle di tutti, sempre e solo di 24 ore, eccomi qua a doverti fare il riassunto . . .
Dopo la serata di fine anno dalla FigliaGrande, il primo dell’anno l’abbiamo passato da soli e non ci siamo trovati poi così male. Al mattino, sveglia senza ”sveglia”, poi abbiamo partecipato alla Messa e siamo andati a fare una passeggiata al molo, era una bellissima giornata di primavera, non invernale, senza orari, senza impegni. Pranzo con qualcosa di buono, ma veloce e la giornata è continuata decisamente “slow” come dicono adesso o, come preferisco io, “soft”, come quelle belle giornate di serena anarchia che ci prendevamo io e te nella casa dei tuoi, al lago. Ricordi? Mangiare quando si ha fame (e solo quello che ci andava, con te che già allora cercavi di convincermi a mangiare più insalata e meno formaggio!), dormire quando si ha sonno e nel frattempo, tra un’attività e l’altra, fare solo quello che si vuole. Sì, avevamo davvero delle belle abitudini . . . all’epoca era anche facile assecondarle! 😀
I giorni fino all’8 sono stati giorni di vacanza dal duro lavoro di nonna. Sì, lo so, tu stai pensando; “chissà quando diventerò nonna io . . . quanto mi piacerebbe”, ma guarda che un conto è “essere” la nonna e un conto è “fare” la nonna. Benvenute alle vacanze natalizie.
Però in quei giorni di vacanza, m’è toccato di fare la mamma . . . malgrado l’età del Figlio lo collochi ormai nel numero dei “bamboccioni”, quando al mattino si è sentito male, dolori addominali sulla spalla e sullo sterno, febbre a 39°, ha esalato un: “Mamma, fai qualcosa! Fammi passare i dolori!” che mi ha fatto scoppiare a ridere e mi ha spinto a chiedergli se pensava che potessi fare qualcosa tramite imposizione della mani!
Vista la faccia che aveva, ho preso l’auto e ho fatto l’autista per portarlo dal Medico . . . questo esimio professionista, mi ha lasciato fuori dalla porta (in quanto mamma italiana di figlio decisamente adulto) e senza visita, semplicemente con un paio di domande, gli ha prescritto dieta leggera . . . diagnosi: “sarà l’influenza gastrointestinale”.
Il dolore persistente ci ha spinto, verso le 16 al Pronto Soccorso, dove ci hanno appioppato il codice giallo (mugugnando contro i Medicidibase che non fanno quello che dovrebbero fare) e dove, bontà loro, mi hanno lasciato stare con il “bamboccione” dall’accoglienza al triage fino alla fine delle prime indagini, anamnesi, elettrocardiogramma; dopo di ché mi hanno fatto uscire, in sala d’attesa! Mentre lui veniva rivoltato come un calzino visitato da una squadra di dottoresse (dove si erano imboscati i Dottori? Mistero!) che hanno riempito due facciate di un foglio A4, l’hanno bucato per analisi, flebo di antidolorifico con soluzione fisiologica, io stavo fuori, uncinettando, tricottando e chiacchierando, facendomi anche una nuova amica a cui passare link di maglia e uncinetto su Fb (lei, mamma di un giovane rugbysta con la caviglia fuori uso) . . . alle 20.00 (mirabile dictu) è arrivato l’Uomodellamiavita, in ansia per il suo erede . . . e finalmente, verso le 21.45, avuto indietro il pargolo in codice verde . . . alleggeriti di quasi 6 €uro per il parcheggio, siamo tornati a casa e per ben due giorni, il Figlio mi ha obbedito, mangiato e bevuto solo quello che gli passava il convento . . . poi, è tornato al lavoro e alla vita di sempre! Addirittura, è partito per il campo invernale con i suoi “ragazzi” e, pare, si siano divertiti un sacco tutti!
Per ora, ti devo salutare, ricordati della tua cugina Fior