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Cara cugina – gennaio 2012

Cara cugina,
un anno nuovo, un blog (quasi) nuovo e da tre giorni anche il Pc, “diversamente nuovo” è tornato a casa . . . e tante, tante, ma tante altre cose da fare! (Abbiamo trasmesso: Lamentazioni di una casalinga tecnologica!)

Son o arrivata alla fine del primo mese dell’anno nuovo e non sono ancora riuscita a scriverti niente di nuovo.  eppure, di cose in questo mese ne sono successe tante.  Ma siccome, malgrado quello che qualcuno dice, io sono una persona normale e le mie giornate, come quelle di tutti, sempre e solo di 24 ore, eccomi qua a doverti fare il riassunto . . .

Dopo la serata di fine anno dalla FigliaGrande, il primo dell’anno l’abbiamo passato da soli e non ci siamo trovati poi così male. Al mattino, sveglia senza ”sveglia”, poi abbiamo partecipato alla Messa e siamo andati a fare una passeggiata al molo, era una bellissima giornata di primavera, non invernale, senza orari, senza impegni. Pranzo con qualcosa di buono, ma veloce e la giornata è continuata decisamente “slow” come dicono adesso o, come preferisco io, “soft”, come quelle belle giornate di serena anarchia che ci prendevamo io e te nella casa dei tuoi, al lago. Ricordi? Mangiare quando si ha fame (e solo quello che ci andava, con te che già allora cercavi di convincermi a mangiare più insalata e meno formaggio!), dormire quando si ha sonno e nel frattempo, tra un’attività e l’altra, fare solo quello che si vuole. Sì, avevamo davvero delle belle abitudini . . . all’epoca era anche facile assecondarle! 😀

I giorni fino all’8 sono stati giorni di vacanza dal duro lavoro di nonna. Sì, lo so, tu stai pensando; “chissà quando diventerò nonna io . . . quanto mi piacerebbe”, ma guarda che un conto è “essere” la nonna e un conto è “fare” la nonna. Benvenute alle vacanze natalizie.

Però in quei giorni di vacanza, m’è toccato di fare la mamma . . . malgrado l’età del Figlio lo collochi ormai nel numero dei “bamboccioni”, quando al mattino si è sentito male, dolori addominali sulla spalla e sullo sterno,  febbre  a 39°, ha esalato un: “Mamma, fai qualcosa! Fammi passare i dolori!” che mi ha fatto scoppiare a ridere e mi ha spinto a chiedergli se pensava che potessi fare qualcosa tramite imposizione della mani!

Vista la faccia che aveva, ho preso l’auto e ho fatto l’autista per portarlo dal Medico . . . questo esimio professionista, mi ha lasciato fuori dalla porta (in quanto mamma italiana di figlio decisamente adulto) e senza visita, semplicemente con un paio di domande, gli ha prescritto dieta leggera . . . diagnosi: “sarà l’influenza gastrointestinale”.
Il dolore persistente ci ha spinto, verso le 16 al Pronto Soccorso, dove ci hanno appioppato il codice giallo (mugugnando contro i Medicidibase che non fanno quello che dovrebbero fare) e dove, bontà loro, mi hanno lasciato stare con il “bamboccione” dall’accoglienza al triage fino alla fine delle prime indagini, anamnesi,  elettrocardiogramma; dopo di ché mi hanno fatto uscire, in sala d’attesa! Mentre lui veniva rivoltato come un calzino visitato da una squadra di dottoresse (dove si erano imboscati i Dottori? Mistero!) che hanno riempito due facciate di un foglio A4, l’hanno bucato per analisi, flebo di antidolorifico con soluzione fisiologica, io stavo fuori, uncinettando, tricottando e chiacchierando, facendomi anche una nuova amica a cui passare link di maglia e uncinetto su Fb (lei, mamma di un giovane rugbysta con la caviglia fuori uso) . . . alle 20.00 (mirabile dictu) è arrivato l’Uomodellamiavita, in ansia per il suo erede . . . e finalmente, verso le 21.45, avuto indietro il pargolo in codice verde . . . alleggeriti di quasi 6 €uro per il parcheggio, siamo tornati a casa e per ben due giorni, il Figlio mi ha obbedito, mangiato e bevuto solo quello che gli passava il convento . . . poi, è tornato al lavoro e alla vita di sempre! Addirittura, è partito per il campo invernale con i suoi “ragazzi” e, pare, si siano divertiti un sacco tutti!

Per ora, ti devo salutare, ricordati della tua cugina Fior

7 giorni vissuti telegraficamente (o quasi)

Sì lo so che "telegraficamente" e "Fiordicactus" insieme sembra una cosa impossibile, ma, visto che il tempo "personale" scarseggia, faccio di necessità virtù!

1° Ottobre
La mattina a sorpresa l'Uomo della mia vita a casa . . . non ero preparata e non l'ho saputo sfruttare in pieno! Pomeriggio, spesa al Centro Commerciale e la decisione che, una volta al mese non farò spesa, ma vedrò di sfruttare tutto, ma tutto quello che si è accumulato! In freezer, nella dispensa, spesso si ammucchiano (e scadono) prodotti che ho deciso di usare . . . ormai la stagione è propizia anche alla cucina un po' più "curata"!

2 Ottobre
L'Udmv durante la colazione dice "un'oretta nell'orto e poi, faccio tutto quelle che vuoi!" (tutto quello che voglio è una mano nel riordino (space clearing) della cantina/garage/lavanderia . . . e poi l'ho rivisto solo per pranzo.
Pranzo e corse di moto in Tv e poi va di nuovo a "fare un paio di cose" nell'orto. Ore 18 facciamo una passeggiata sul Lungomare e poi la Messa nella chiesina di legno del Lungomare . . . al momento della Comunione si sentono le prime note dell'organo, la gente si guarda stupita, io dico all'Udmv,: "ma, sarà proprio questa la canzone???" . Ebbene, sì, abbiamo cantato tutti "T'adoriam Ostia Divina!". Per la settimana prossima sto ripassando "Inni e Canti" .

3 Ottobre
Mattino all'Ospedale del Capoluogo per mette i "cerotti" delle prove allergiche . . . dallo scontrino del Parcheggio, risulta che sono arrivata alle 10.15.13 . . . da quello della Cassa, risulta che sono arrivata lì, dal Reparto alle: 10.45.51 e dopo aver pagato sono arrivata al Parcheggio (100 metri scarsi) alle 12.36.32 . . . in mezzo, il caos, gente che litigava, bambini che piangevano. Un ex carabiniere che, esasperato, voleva chiamare le Guardia di Finanza. Io, mi sono informata, se, visto che ormai è una "Azienda" unica con quella della Città sulla Costa, non avrei potuto andare a pagare giù, che ci arrivo a piedi e ci posso andare in qualunque orario. La risposta è stata che non si sa ancora niente, il Presidente di questa nuova "azienda" si è insediato solo ieri e oggi, è il caos più completo!
Pomeriggio, finalmente l'aria è più tiepida e prendo in mano il maglione che dovevo testare per "Unite contro il Cancro.

4 Ottobre
Primo giorno autunnale di "nonna", col PiccoloLord che non sta fermo un attimo, che vuole stare sempre fuori casa a giocare con Bella e la Jeep del Big Jim, ereditata dallo zio (che l'ha ereditata da suo zio). Un PiccoloLord che non dice altro che il suo "eeehè?"  che sta per tante domanda: Chi é? Cos'é? Perché? Dov'é? Ecc . . .

Mentre il PiccoloLord dorme e la sua mamma è a un corso sulla Sicurezza sul lavoro, io continuo nel lavoro a maglia in compagnia di " Atlantide" e di Bella, io su una sedia, lei sulla poltrona, PiK è rimasto in camera a fare la guardia al suo padroncino!

5 Ottobre
Di nuovo a fare la nonna . . . ma quanto corre questo bambino, non sta fermo un attimo! Mi fa capire che vuole l'acqua, che vuole uscire, che vuole vedere la Tv, ma non dice niente! Ci vuole pazienza! Quando siamo rientrati verso mezzogiorno mi ha portato sotto lo stereo e mi ha fatto capire che voleva ascoltare musica e canzoni.

Dopo pranzo, nel lettone insieme, lui i suoi libri e io il mio. Dopo un po' si sdraia a pancia sotto e chiude gli occhi! 
Quando è arrivata la FigliaGrande e mi ha raccontato del suo nuovo lavoro, nuova cucina, nuova scuola e nuove compagne di lavoro . . .  visto che io avevo in mano i ferri e il lavoro a maglia, ha voluto che le insegnassi come si fa! 

6 Ottobre
Ospedale anche stamattina, senza passare alla cassa . . . dai controlli risulta che sono allergica alla polvere degli acari (come tutti più o meno) per altre risposte, passare settimana prossima!
Faccio in tempo a fare un po' di spesa prima di tornare a casa, siccome mi danno un bollino ogni 20 €  controllo con la calcolatrice del telefonino di arrivare a quella cifra e poi a casa, la spesa grossa, la faccio un'altra volta.
E il pomeriggio passa ancora una volta, tra faccende domestiche e Pc, cucina e lavoro a maglia! Devo finire in fretta questo maglione, la nipote a cui lo voglio regalare, la NipoteBeatlesManiaca, è già partita per l'università!

7 Ottobre
La mattinata col PiccoloLord si rivela come le altre, movimentata, ma questa volta ci si mette anche Belle e il gatto che non si sa di chi è, ma si è affezionato a noi . . . mentre io cerco di convincere i due a prendere strade diverse (e intanto fotografo gli appostamenti), il nipotino, stacca un paio di limoni dalla pianta più piccola e comincia a giocarci: li lancia come fossero palle . . . un'occhio qua, uno là . .  diventerò strabica!

Dopo il riposino, dovrei uscire per la spesa settimanale FigliaGrande ha fretta, io sono senza auto! Mi preparo al volo, senza prendere nemmeno un golf . . . sì, il cielo è coperto, ma che sarà mai, fino all'altro ieri si dormiva scoperti . . . esco di corsa, borse della spesa, lo zainetto in spalla e via. Si aprono le cataratte del cielo, vento a raffiche. . . Non ho scritto la lista della spesa e le cose da fare sono tante. Passo al lavoro dell’Udmv e “rubo” la sua auto. Spesa. Cantina. Casa di mio padre . . . due chiacchiere qua, due là e alla fine (sono le 20,30),passo anche al lavoro dell'Uomodellamiavita  che ormai ha finito di lavorare, torniamo a casa insieme, busso alla porta che si socchiude appena, si sente la voce del Figlio che chiede:"Chi è lei?" . . . "Apri, sono la mamma!" . . . "No, io non ho più una mamma, la mia mi ha abbandonato!"  . . . e li chiamano "Bamboccioni"??? Il mio, lo mando a Zelig!

Noi, ragazze di ieri

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Riallacciandomi al commento di DonMario sul post precedente, ma anche a questo post di 29febbraio, che in effetti è quello che ha dato il là alla mia tre giorni di chiacchiere intorno a me e al mio modo di essere, eccomi a concludere con un post, che spero (per voi e per me) breve!

Nel suo post, 29febb, spiega il suo scopo nello scrivere sul blog, “Il messaggio che vorrei dare è quello della positività (…) il mio intento è quello di rilassarmi e lo faccio scrivendo… e vorrei far rilassare chi mi viene a commentare.” e il suo modo di affrontare la vita, “Anche io, come tutti,  ho le mie gatte da pelare, le preoccupazioni sono giornaliere, non sono sicuramente una pensionata che deve far passare il tempo (…)Io penso che lamentarsi non serve a niente; ti fa solo stare male e ti rende la vita ancora più faticosa. La mia filosofia di vita è quella di affrontare le cose come vengono, cercando di risolverle… soprattutto non arrendersi mai!!! 


Mi è piaciuto quel post tanto che gliel’ho scritto in un commento, dove diceva tra l’altro: “io scrivo sorridendo, e cercando di far sorridere, non un sorriso beota di chi non vede le difficoltà, ma il sorriso di chi è convinto che nonostante tutto, come dice sempre qualcuno a te vicino "la vita è meravigliosa" e che le cose, anche brutte, se vissute con questo spirito, pesano meno!” e, narcisisticamente la indirizzo verso il mio post sulla  GIOIA.  Per proseguire poi, con un pensiero che mi è venuto da un po’ di anni, sentendo i ragionamenti in Tv o sui giornali: Se qualcuno leggendoti ha avuto un’ l’impressione di una cosa troppo "dolcificata" . . . è perchè non ha ancora vissuto la sua parte di vita! Oppure ha un’idea di noi "vecchiarelle" di mezz’età, distorta dagli articoli pseudo psigologici sui giornali! Quelli che ci vorrebbero tutte con la "Sindrome del nido vuoto" e Mamme Italiote di figli Bamboccioni!” .

Non mi soffermo troppo sul fatto che la gente giudica frettolosamente, l’ho detto anche nell’altro post, pare che se uno ha un problema o un dolore, se non si strappa i capelli e le vesti, come le prefiche, sia anormale e in

vece, come ci ricorda DonMario, “sono convinto che le uniche persone capaci di gioia sono quelle capaci di soffrire. Non c’è gioia senza dolori.”. E io aggiungo, proprio perché abbiamo sperimentato il dolore, ci godiamo la gioia, grande o piccola che sia!
 

C’è l’altra questione, mi sembra che in Italia, siano ancora fermi ai racconti del libro Cuore, alla presentazione della donna “angelo del focolare” come era raccontata sui libri delle elementari di qualche anno fa, se poi, sei

un po’ avanti negli anni, e hai figli tardo adolescenti/adulti, o sei, appunto, mamma di Bamboccioni o, suppongono che tu soffra di questa “Sindrome del nido vuoto” . . . A parte il fatto che di donne, come nel detto tedesco, tutte “Casa, Chiesa e Bambini” o come nell’antico proverbio veneto “Che la piasa, che la tasa e…che la staga a casa” (di facile comprensione, altrimenti cerca l’*), io non ne ho trovate molte, e le poche che ho trovato . . . purtroppo per loro non si limitavano a una beata vita domestica stile Biancaneve nella casetta del bosco, ma erano più simili a Cenerentole, o quanto meno, somiglianti a badanti dei giorni nostri.


E vi sfido a trovare un’altra immagine di Cenerentola che lavora, tutte con Cenerentola nell’apoteosi del ballo!


È la cosiddetta seconda giovinezza, quando appunto ci si inoltra nella seconda decade degli anta, che diventa un problema, già sei bombardata da esempi di modelle, attrici, giornaliste (e presentatrici . . . non mi fate fare nomi) a cui non arriverai mai, tutte ancora belle, magre, rifatte  . . .

Poi tutti pensano che tu sia quella amorevole carceriera che è la principale causa dei bamboccioni (non parlo di bamboccioni, non oggi), la gente è stata convinta, dai media e dai politici, che l’Italia sia infestata da questa nuova/antica tipologia di mamma “strana”, come se le mamme degli altri paesi siano tutte arrivate da Sparta: in tempi recenti, mia nipote è andata con questi moderni scambi scolastici, in Scozia e in Portogallo, bene, la ragazzina del Portogallo (paese latino) è venuta qui in Italia, quella scozzese (paese nordico) non l’hanno fatta partire!

Come non ricordare che già dalle prime partenze dei militari in Somalia (1990 circa) o nella prima guerra del Golfo, i giornalisti si meravigliavano che le mamme e le fidanzate fossero sulla banchina a salutare i marinai che partivano (e ti credo, non li saluterebbero anche se partissero per una vacanza di qualche mese???) però, nessuno si scandalizza quando un generale parlando di uomini e di donne, maggiorenni (a volte, mooooolto maggiorenni), volontari e istruiti all’uopo, dice “i nostri ragazzi”  . . . bamboccioni in divisa???

E che dire di quando pensano che tu sia affetta da quell’antipatica della “Sindrome da nido vuoto”, ma Sindrome de che? Ma meno male che se ne vanno, vuol dire che li abbiamo saputi allevare, che trovando le occasioni di studio, di lavoro o di amorosi sensi, non ciondolano più per casa . . . che poi, non è detto che i/il figli/o devono essere proprio partiti/o per Timbuctù per essere tacciate di avere questa malattia, basta che hai un figlio che ha superato i 20 anni (che stia fuori casa, di giorno per studio o lavoro, e alla sera esca con gli amici, le amiche) e si presume che, tac, il virus ti ha preso . . . e tutti pensano che sei lì ad aprire i cassetti guardando i camicini e le bavagliole di quando l’energumeno è nato, e a piangere pensando ai bei tempi andati. Sì . . . quando ti vomitava addosso litri di latte cagliato, quando te la faceva nel pannolone ogni due per tre, quando il massimo della comunicazione era un bel ruttino per dimostrarti di aver gradito . . .

Io, avendo ancora i fratelli con figli relativamente piccoli, mi sono sentita dire: “te li lasciamo, sabato e domenica . . . così non ti senti sola” oppure, ancora meglio, un giorno che eravamo a spasso in riva al mare ci è stato chiesto:”vi siete portati i cani???”.

Ma la volete capire o no che noi, l’Udmv e io, stiamo vivendo davvero una seconda giovinezza, fatta di cose fatte insieme, non grandi cose, ma a noi piace così.

Immaginatevi, una passeggiata in riva al mare, con tre ragazzini che rincorrono le onde del mare (di solito almeno una scarpa finirà in ammollo) e la stessa passeggiata fatta in due. C’è differenza!

Poi pensate di aver dietro non uno, ma ben due cani saltellanti . . . e poi ditemi cosa scegliete!  . . .  Appunto, preferisco uscire sola con l’Udmv.

(*) il proverbio dice, che la donna ideale, deve rispondere a questi canoni: "che piaccia, che taccia e che stia a casa" Sich!

Lasciami in pace ??? Ma che, scherziamo???

Per chi passa di qua, convinta di trovarci il solito post simpatico sulle mie disavventure di casalinga, mi spiace, ma questo è un post dedicato!

D E D I C A T O

a  chi, a volte, e dopo tanti anni, ancora insiste a dire: "Lasciami in pace!" . . .  " Sono fatti miei!" . . . "che c**** te ne frega a te!"  . . . Ma che, scherziamo??? Io sono la MAMMA, anzi, di più, la NONNA!

 In quei 9 mesi in cui porti in pancia una nuova vita, oltre al ormai famoso "corso di rompiscatole ai figli", si apprende anche che i figli sono figli sempre, non fino ai 18 anni, e senza che te lo dica la Cassazione . . . se qualcuno fa finta di dimenticarselo, poi sono problemi per tutti . . . mamme, papà e figli!

Per cui, non basta che mi trattino male perchè io smetta di preoccuparmi dei miei figli!! 😉

Mia sorella l'ha scoperto da sola!

 Leggo, un po’ stupita, questo articolo, sul "Corriere della Sera on line"!

Una scena dal fil «Notting Hill»

 LONDRA – Le commedie romantiche? Non guardatene troppe se non volete rovinarvi la vita sentimentale. Il consiglio arriva da una ricerca condotta da psicologi specialisti in relazioni familiari dell’Università Heriot Watt di Edimburgo, che spiegano come questi film rischiano di creare spesso aspettative poco realistiche nei rapporti amorosi, con conseguenti sensi di frustrazione quando poi si scopre come è la vita «davvero».  (continua)

  Io penso che tutti dopo una certa età sappiamo che le favole sono racconti irreali, se vogliamo andare al ballo, non aspettiamo la fata che ci "inventi", per magia, un abito scintillante, ce lo dobbiamo andare a comprare . . . così sono le "favole" da grandi, le commedie romantiche, i libri come "Via col vento", o quelli della Barbara Cartland, da leggere per divertimento, pensando che sì le storie d’amore, la felicità e tutto quello che ne consegue fanno parte della vita, ma non tutto è così facile come si racconta in questi libri, in questi film!
Addirittura, l’articolo continua: "molti hanno infatti maturato l’idea, grazie ai film, che l’amore arriva perchè è predestinato, e che l’altro o l’altra sanno cosa vuoi senza che tu lo dica, grazie a un’intesa quasi magica, come avviene negli amori del grande schermo. "

Mia sorella l’ha scoperto da sola . . . e dice che se lei ha coltivato queste illusioni e si è scontrata con la dura realtà della vita è colpa dei libri della Liala . . . non deve averli letti con attenzione, perchè io mi ricordo che gli uomini, nei racconti della scrittrice, o erano dei terribili egoisti e aprofittatori, o, se erano romantici e affettuosi morivano dopo poche pagine! Le povere eroine, per loro, sopportavono, languivano e si disperavano, e regolarmente soffrivano . . .

Trovo giusto quello che segue: "Kimberly Johnson, un’altra ricercatrice, conclude: «I film catturano l’eccitazione di un rapporto all’inizio, ma suggeriscono anche, sbagliando, che fiducia ed impegno nell’amore esistono dal primo istante dell’incontro, mentre queste qualità normalmente impiegano anni a svilupparsi».

la figlia piccola su Google maps . .. incontri inattesi!

Sabato scorso, pomeriggio, sono al lavoro, telefona l’Udmv: “Ho visto la figlia piccola sul computer!” . . .io faccio un rapido ragionamento e rispondo: “come, sul Pc del figlio?”  Il nostro non ha il modo di vederla sulla web cam! Non ho Messenger o simili  . . .  lui insiste: “No, col nostro, su Google!” . . . “Su Google???” sono stupita, non ha ancora vinto l’Oscar, per che cosa è su Google??? Finalmente si decide a svelarmi il mistero ” Stavo sulle mappe di Google, sono andato a cercare la sua via, adesso c’è un nuovo sistema, oltre ai tetti, si può vedere la strada . . . sono andato a vedere la via dove abita la figlia picola, ho visto una figura, h o ingrandito e ho visto la figlia piccola!”

Vai alla home page Google Maps

Inutile dirvi che essendo come san Tommaso, appena tornata ho voluto vedere questa novità, ed eccola lì, la figlia piccola, mentre cammina sul marciapiede della sua via.
Telefonata doverosa all’interessata, meraviglia anche da parte sua. Il moroso va su Internet e controlla, dopo un po’, ci comunica che non una, ma ben 5 voltae è stata ripresa mentre cammina verso casa!

Volete sapere dove sta??? Naturalmente a Roma, cercatela, una ragazza carina, vestita di nero, scarpe di ginastica e zainetto a spalla! Semplice no???

Francy

 

Piccoli "mostri" crescono . . .

Quando erano piccoli, i miei figli, in famiglia, venivano chiamati collettivamente "mostri" . . . soprannome che crescendo hanno lasciato in eredità ai cuginetti piccoli (attualmente i "mostri" sono i tre maschietti . . . di 10, quasi 10 e 7 anni)

Quando erano "mostri" erano anche più affettuosi . . . facevano, quasi, tutto quello che diceva la mamma! Vedevano le balene appena fuori del porto della Città sulla Costa e persino le sirene sugli scogli al largo, se appena appena il nonno gliene parlava, durante le passeggiate del sabato pomeriggio! Scoprivano la bellezza del mondo e ce ne facevano partecipi, per farcelo riscoprire attraverso i loro occhi . . . avevano preso l’abitudine di usare l’espressione "cosa vedono i miei occhi?" per manifestare lo stupore di una cosa bella, una cosa nuova.

In 3 a scuolai tre "mostri" all’epoca . . . 1° giorno di scuola!

Sono cresciuti un po’ e, grazie alla scuola, oltre le tabelline, le lingue straniere, le poesie . . . hanno imparato certe parolacce, che sono tornate utili nella ribellione dell’adolecenza . . . ho cercato di portare pazienza, ho cercato di farli smettere, finchè un giorno, esasperata (non mi ricordo per cosa) sono sbottata con un "Si può sapere che c***o cosa volete ancora da me?" . . . gelo intorno al tavolo, mi guardano sbigottita, poi, il maschio mi dice con tono di rimprovero: "Mamma, hai detto una parolaccia!" . . . gli rispondo: "Ne dite tante voi, ho imparato anch’io!" . . . e la piccola: "Ma tu sei la mamma . . . tu non le devi dire le parolacce!"

E’ da qualche anno, da che sono "padrone in casa loro" che le femmine quando telefonano, mi chiedono: "e il papà, come va, gli fai questo? gli fai quello?. . . Passamelo che sento se sta bene! . . ." e via con le coccole telefoniche! Non si fidano nemmeno più del mio ruolo di moglie?

E’ da più di un anno, che se alla sera, resto al PC, fosse anche per lavoro, o per scrivere una lettera a qualche parente . . . il figlio, si affaccia e mi rimprovera: "Non è ora di spegnere quel computer e andare a dormire?" Oppure, si affaccia e parte con la variante peggiore: "La finisci di andare in giro per Internet, non si sa a che fare, non si sa con chi parli? Guarda, ti do il tempo dei saluti e poi ti stacco la connessione!" . . .

Ieri, ho mandato un messaggino alla figlia che sta a Roma, siccome mi prendono in giro perchè scrivo messaggi con tutti i punti e le virgole, articoli ed aggettivi, ieri, ho pensato di essere concisa . . . e ho scritto: "S** detto già mandato invito. Forse mail vecchia? Guarda! Baci mamma" e dopo qualche tempomi è arrivato questo: "Ma come li mandi i messaggi???Mica sono telegrammi!!soggetto verbo e complemento. Appena posso vedo!"

Stamattina, ore 8,15, chiama la più grande e con un tono degno del Generale Patton, mi fa : "Allora mamma, ti faccio preparare due conigli, tagliati e in due pacchetti diversi! Va bene? Tu passi stamattina vero? Ricordatelo!" . . . "Sì, sì, va bene!" ho balbettato e dentro di me, ho pensato "Obbedisco!" . . .

Linda i cugini lo zio"mostri" di altri tempi . . lo direste che i tre più grandi, hanno, rispettivamente 2 figlie, di cui una di 2 giorni, 1 figlia e 1 figlio e, la signorina con la maglia rossa, ben 2 bimbe e 1 maschietto? Come passa il tempo! 😉

E poi, mi è tornato in mente questo post di Berlicche . . . e ho pensato che anche i miei, quando erano "mostri" non volevano vederci ballare . . . e adesso, eccoli qua, cresciuti e "peggiorati" . . . sempre figli, ancora un po’ "mostri" . . .

Tempo d'autunno! Tempo di scraschhhh

Dopo tanti mesi di caldo, implorato da più parti, è arrivato il freddo . . . è arrivato talmente in fretta che sabato, si dormiva ancora con pigiama estivo e lenzuola, domenica notte, si è aggiunto il copriletto di cotone indiano, lunedì sera, io, dalla mia parte di lettone, ho messo una bella coperta di lana . . . l’Udmv, mi ha preso in giro: "Non siamo mica in inverno!" . . . Però, al mattino, mi ha detto:  "Stasera mettiamo la coperta grande . . .!" E martedì sera, io, con due coperte di lana, benchè leggere, sono stata davvero bene!

E’ da domenica pomeriggio che nel cielo si inseguivano nuvole nere, e ogni tanto, si bisticciavano, con lampi tuoni e scrosci d’acqua! Stamattina, invece un bellissimo cielo terso e azzurro, le foglie, di un bel verde brillante, brillanti i fiori gialli del topinanbur, che hano preso il posto dei girasoli ormai secchi . . . le drupe delle giuggiole che da verde scuro sono diventate verde chiaro in attesa di prendere il color mattone che ci permette di capire che è ora di gustarci questi frutti antichi . . . nell’orto i pomodori si sono ormai stancati di produrre e si stanno preparando a darci l’addio definitivo. Mentre, col fresco, peperoni e melanzane, semprano aver ripreso vigore!

Ci eravamo scordati in questi mesi come si guida sotto la pioggia, tanto che, qualcuno, si è fatto prendere la mano dalla sua auto . . . e così, lunedì sera, poco dopo le 19 e 30, mentre me ne tornavo per i fatti miei verso casa sotto l’acqua scrosciante, poco prima di una curva, mi vedo venire incontro una gran luce . . . d’istinto, rallento, punto i piedi e  aspetto l’impatto, ma, c’è un angelo custode per tutti e, a parte sentirmi spingere un po’ in là, e sentire le lamiere stridere una contro l’alra, non mi è successo niente . . . solo un gran spavento . . . sono in curva, mi accosto e apro la portiera, niente, il traffico scorre normalmente, niente auto bloccata in mezzo alla strada . . . a lato della strada, c’è un campo, più basso, spesso ci si "impuntano" le auto che fanno la curva male!

Penso e se ci fosse finito il mio investitore? Cosa fare? Scendere a guardare, in curva, al buio, sotto la pioggia . . . no, non è una bella idea . . .
Vado avanti qualche metro . . . e se poi, quel sant’Udmv, quando vede lo sfacelo (perchè ci dev’essere sfacelo, caspita ho sentito il "crashhhhhhhhhhhh"), me ne chiede conto e io, gli dico che non so chi è stato?
Rifermo la macchina, mi riaffaccio, mi pare, che là, prima della curva, una macchina avanzi adagio, sul bordo della strada . . .  Ma, forse, sta per i fatti suoi!
Riparto per togliermi dalla curva e penso di chiamare l’Udmv,  che ci stanno a fare i telefonini se non per chiamare aiuto,  che ci stanno a fare gli uomini, se non per prestarci aiuto? . . . Come in un film, la macchina dietro, lampeggia, e poi, superatami, si ferma davanti a me, che sono sempre sul bordo della strada . . .

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Scende un ragazzo, con una testa piena di "rasta", lunghi fino alle spalle . . . sono già sotto shock, e nel vederlo, lo shock aumenta . . . qui finisce male, magari mi da la colpa, magari mi picchia . . . magari . . .( troppa TV). Apre la portiera e mi chiede, tutto preoccupato: "Signora, tutto bene? Si è fatta male?" io, veramente, non mi sono rotta niente, anche se sono un po’ indolenzinta . . . glielo dico, lui mi fa: " Stia tranquilla, adesso le do i miei dati, così poi facciamo il CID!"

Io, tremando tutta, cerco carta e penna nella borsa . . . lui, mi suggerisce di usare il telefonino . . . (telefonino?, non saprei neanche tenerlo in mano) io sempre tremando e col cuore in gola, riesco a trovare una matita e un foglietto e  mi segno telefono, nome, targa, e gli dico: "Per un momento, ho pensato che fosse finito nel campo!" lui mi rassicura con un sorriso simpatico: "No, abbiamo girato per poterla raggiungere, mi è partita la macchina . . . ma lei non ha avuto molto danno, solo un  po’di graffi, sulla fiancata" 

Gli dico che riferirò tutto a mio marito (l’esperto è lui) e il ragazzo mi dice:"Gli dica che telefoni, che parla con babbo, vedrà. che si sistema tutto!" Ci salutiamo e poi, ognuno per la sua strada!

Sono ripartita, ringraziando il Signore . . .

foto 014

Quando arriva l’Udmv, a dispetto di quello che pensano certe persone che lo vorrebbero "sano subito", implacabile, mi sottopone ad un interrogatorio serrato . . . dove stavi? A quanto andavi?Cosa pensavi? Come hai fatto? Cosa ti ha detto? Dove sono i numeri di telefono . . . Hai frenato? Hai accellerato?  . . . Basta, io, quasi quasi da domani vado a piedi! . . . Poi, si decide a telefonare col padre del ragazzo, (il quale, pare abbia sottoposto il figlio allo stesso trattamento) . . . e alla fine della telefonata si parlano e scherzano come due amiconi, hanno pure conoscenze in comune!!! Chi li capisce gli uomini?

Ieri, comunque io ho ripreso l’auto, ma con un’ansia, che , lo ammetto, ho guidato male!

Speriamo in meglio oggi . . . oggi!

Le due foto, per la gentilezza della segretaria di quell’Uomo, perchè lui, non ha pensato a procurarmele! Come si vede, il danno è minino . . . 😉

Partecipate numerosi . . . ;-)

Corso di formazione per uomini
 
TEMA DEL CORSO: diventare intelligente quanto una donna (quindi essere perfetti )
OBIETTIVO PEDAGOCICO: corso di formazione che permette agli uomini di sviluppare quella parte del cervello della quale ignorano l’esistenza.
PROGRAMMA: 4 moduli di cui uno obbligatorio
.
 
MODULO 1: CORSO DI BASE OBBLIGATORIO
1. imparare a vivere senza la mamma (2000 ore).
2. la mia donna NON è MIA MAMMA (350 ore)
3. capire che il calcio non è altro che uno sport (500 ore)

MODULO 2 : VITA A DUE
1. avere bambini senza diventare geloso (50 ore)
2. smettere di dire boiate quando la mia donna riceve i suoi amici(500 ore)
3. vincere la sindrome del telecomando (550 ore)
4. non fare la pipì fuori dal water (100 ore, esercizi pratici con video)
5. come arrivare fino al cesto dei panni sporchi senza perdersi (500 ore)
6. come sopravvivere ad un raffreddore senza agonizzare (300 ore)

MODULO 3 : TEMPO LIBERO
1. stirare in due tappe (una camicia in meno di due ore: esercizi pratici)
2. digerire senza ruttare mentre lavo i piatti (esercizi pratici)

MODULO 4 : CORSO DI CUCINA
Livello 1 (principianti) : gli elettrodomestici: ON = ACCESO – OFF = SPENTO
Livello2 (avanzato): La mia prima zuppa precotta senza bruciare la pentola..Esercizi pratici: far bollire l’acqua prima di aggiungere gli spaghetti.
 
Sono inoltre previsti dei temi speciali di approfondimento; a causa della complessità e difficoltà di comprensione dei temi i corsi avranno un massimo di 8 iscritti:
 
TEMA 1
: il ferro da stiro; dalla lavatrice all’armadio: un processo misterioso
 
TEMA 2
: tu e l’elettricità: vantaggi economici del contattare un tecnico competente per le riparazioni (anche le più basilari)
 
TEMA 3
:ultima scoperta scientifica : cucinare e buttare la spazzatura non provocano ne’ impotenza ne’ tetraplegia (pratica in laboratorio)
 
TEMA 4
: perché non è reato regalarle fiori anche se sei già sposato con lei
 
TEMA 5
: il rullo di carta igienica: ‘la carta igienica nasce da sola nel portarullo?’ (esposizioni sul tema della generazione spontanea)
 
TEMA 6
: come abbassare la tavoletta del bagno passo a passo (teleconferenza con l’Università di Harward)
 
TEMA 7
: perché non è necessario agitare le lenzuola dopo aver emesso gas intestinali (esercizi di riflessione di coppia)
 
TEMA 8
: gli uomini che guidano possono chiedere informazioni ai passanti quando si perdono senza il rischio di sembrare impotenti (testimonianze)
 
TEMA 9
: la lavatrice: questa grande sconosciuta della casa
 
TEMA 10
: è possibile fare pipì senza schizzare fuori dalla tazza? (pratica di gruppo)
 
TEMA 11
: differenze fondamentali tra il cesto della roba sporca e il suolo (esercizi in laboratori di musicoterapica)
 
TEMA 12
: l’uomo nel posto del passeggero: è geneticamente possibile non parlare o agitarsi convulsamente mentre lei parcheggia?
 
TEMA 13
: la tazza della colazione: levita da se’ fino al lavandino? (esercizi diretti da Silvan)
 
TEMA 14: comunicazione extrasensoriale: esercizi mentali in modo che quando gli si dice che qualcosa è nel cassetto dell’armadio non domandi ‘in quale?’

Anche questo l’ho trovato in giro, copiato e messo qui, perchè sollecitata da un post di FLG . . ., certo non è l’ottimo dopo quello precedente, ma così è la vita . . . cose serie e cose spiritose . . . intanto, se non l’avete ancora fatto, leggete anche l’altro e commentateli tutti e due! . . . Grazie!

Ps. non so come fare a far sparire questo sfondo . . . se vi disturba, provateci voi!

Dopo le recite a scuola . . .

La figlia piccola, quella che sta a Roma, nell’ultimo mese era tutta emozionata, una sua amica, le aveva proposto di recitare in uno spettacolo . . . calcolando che lavora tutti i pomeriggi, che è laureanda, e deve studiare, doveva anche fare le prove di questa recita, secondo voi, cosa ha messo da parte?

Ma, pare che, anche se ha un po’ trascurato lo studio, ne sia valsa la pena . . . 

La figlia, per quello che ho capito dai racconti telefonici,  ha chiesto permessi al lavoro, ha tralasciato lo studio, ha disertato le feste dei suoi cugini! E durante le rappresentazioni, ha avuto il batticuore mentre la truccavano, nel foyer del teatro, davanti al pubblico che transitava per entrare in sala! Ha avuto il batticuore quando ha dovuto stare ferma ad occhieggiare dalle quinte, per tutto il tempo di una canzone! Ha avuto il batticuore, quando ha ricevuto la sua parte di applausi e di complimenti . . .
Invece, quando il suo ragazzo, che non è scritto nella locandina, ma ha fatto l’aiuto regista, il fonico e il tecnico delle luci! [quant’è bravo ‘sto ragazzo!] mi ha detto al telefono che era stata molto brava, e che, secondo lui ha una dote naturale per la recitazione [quant’è intelligente ‘sto ragazzo] . . . la figlia ha detto: ” che dooolce!” e poi ha aggiunto, spicciativa, “non lo stare ad ascoltare, lo dice solo per farti contenta!” [che pazienza ‘sto ragazzo! E’ da sposare! ;-)]
Visto che non potevo “fare un salto” a Roma, mi hanno promesso foto e filmini . . . per quando non so, perchè, sto ancora aspettando il corto, che ha girato con la sua amica e che ha partecipato ad un concorso e si è piazzato bene, girato più o meno un anno fa! Le foto di quando da quest’estate all’inizio di dicembre, ha partecipato, saltuariamente, alla lavorazione di un film, dove, in effetti, non recitava, però era lì, sul set, a respirare l’aria del cinema . . . una cosa che sogna da quando era in 2° media!

Finalmente ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !

Finalmente il figlio è senza punti . . . riesce persino a guidare lo scooter . . . i primi 5 li hanno tolti venerdì scorso, gli altri, lunedì . . . oggi, per la prima volta dall’inizio di quest’avventura, è andato a farsi fare la medicazione, da solo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E domani, torna al lavoro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Sì, sono felice, perchè, da quando si è operato, le medicazioni si sono susseguite un giorno sì e uno no . . . fate il conto voi, si è operato il 25 marzo!

La mattina che si doveva andare alla medicazione, bisognava svegliarlo . . . e ci voleva il suo tempo, poi, prepararsi ed arrivare all’Ospedale per le 8,30,  orario per le visite agli operati , , , avete presente, corridoio pieno di gente: di operati; di quelli con piccole cose, dal Pronto Soccorso; quelli che hanno qualcosa che il medico di base ha deciso di far controllare . . . e l’infermiere che esce, si guarda intorno, e ti dice: “Tu, forza!” e ai pochi che si lamentano che erano lì da prima, soridendo dice: “Prima gli operati!” . . . e tu che entri, seguito da mugugni e brontolamenti!

Poi, nel caso di mio figlio, una piccola tortura per controllare che tutto andasse bene! E per fortuna è sempre andato tutto regolare!
Con lui, che dopo una settimana e mezza, stando meglio e essendosi annoiato a stare a casa . . . incomincia a chiedere ai vari infermieri e medici : “Posso andare a lavorare?”

(devo andare, continua stasera, spero)

Aggiornamento del giorno dopo!

Per la storia del “posso andare a lavorare” . . . l’ultima volta il medico, giovane, se l’è presa con me . . . come se fosse una mia richiesta . . .
Mi ha detto: “Insomma, è 7 volte che lo dico, finchè non è clinicamente guarito, deve stare a casa!”
E  così, senza chiedere più niente a nessuno, stamattina è andato al lavoro! E venerdì, si ripresenta alla visita di controllo!

Senza dimenticarci la trafila – Medico di casa, per i “giorni” – Inps – Lavoro – per i vari certificati, perchè il nostro, è di quei medici che non ti danno più di 6 giorni alla volta!!!

In questo periodo di convalescenza, il “Bambocciotto” è aumentato (dice il padre) di almeno 10 Kg! Ma lui, l’interessato dice che in fretta li smaltirà!!!
Certo, stare in casa, tutto il giorno da solo, si annoiava e mangiava . . .

Col parcheggio a pagamento che se stai mezz’pra, paghi 40 centesimi e se stai un’ora, 70 centesimi . . . ma che calcola l’ora anche se hai passato di 2 o 3 minuti la mezz’ora . . . quest’operazione, mi è costata più di parcheggio che di medicine!
Sì, lo so avrei potuto trovare un parcheggio non a pagamento, ma, calcolate che avevo in macchina uno che non poteva (o quasi) camminare, e quello a pagamento è il più vicini all’entrata! Avevo in macchina uno che . . . mi spiegava come guidare! Avevo in macchina uno, che sia all’andata che al ritorno, stava “seduto”, con i piedi puntati davanti e le spalle puntate allo schienale! e aveva fretta di tornare a casa al suo lettino!

Ringraziando Dio, tutto è bene quel che finisce bene!

Le vite degli altri . . . anno 3008

Nel 3000, si trovò il modo di recuperare nell’etere le conversazioni telefoniche, gli archeo – antropologi, le studiarono per capire qualcosa in più della società del primo decennio del XXI secolo, denominato in seguito “Bambocene” o, in slang: “l’era dei Bamboccioni”

 

Il nostro operatore ha trascritto questa intercettazione telefonica . . . tra il soggetto monitorato, di cui si ha una notevole mole di interessanti conversazioni telefoniche, (una rappresentate della razza “mater italica” che attualmente, viene studiata nei giardini eco-antropologici e denominata familiarmente “mamma chioccia”) e una non meglio identificata “figlia” (con cui, abbiamo scoperto, doveva esistere un legame di cure parentali a distanza)  avvenuta in un giorno imprecisato della primavera 2008:

 

Intercettazioni telefoniche reperto N° 001003002008

 

Pronto . . . ?

Ciao, sono la mamma!

Che c’è?

Ti volevo dire, per quella faccenda che mi hai chiesto di fare, ho bisogno che mi mandi per fax la delega . . .

Uffa! Sempre con ‘sta storia della delega! Te ne ho mandata una anche due mesi fa!

Sì, ma quella valeva per quella volta, adesso mi serve un altro documento e ci vuole una nuova delega . . . in fretta!

Tu hai sempre fretta, io, qui, ho un sacco di cose da fare: il lavoro, l’Università . . . e la casa!

Lo so, lo so . . ., ma se quella domanda scade tra 2 giorni, e mi serve quel documento, io che ci posso fare?

Mi stai stressando . . .

Oh, non l’ho inventata io la burocrazia e le scadenze . . . Guarda, cambia indirizzo e fattele te, lì a Roma, queste cose!

Ma dai, mamma . . . io che ne so di 730, disoccupazione e ufficio di collocamento . . . sono cose da grandi!

Da grandi??? E tu, cosa sei?

Da grandi, intendo . . . te, il papà . . . !

Va bene, mandami questa benedetta delega, ciao!
Ciao, ma!”

 L’eminente Archeo-antropologo, A. DENNYZ avendo studiato gran parte del materiale trascritto, con i nuovi “lettori del pensiero occulto” ha interpretato il pensiero di questa “mater italica”, quando ha finito la conversazione con la “figlia”, ha deciso di pubblicarlo, perchè, rovescia, in effetti, la teoria detta “del TPS”(*) secondo la quale il “filius italicus” diventava “filius bamboccionis” a causa della “mater italica” 

(*) Tommaso Padoa Schioppa

  

” . . . ma, accidenti, è grande per abitare fuori casa da sola . . . è grande per scegliere la scuola e il lavoro . . . è grande per scegliersi gli amici e il ragazzo! E’ grande persino per spendere i soldi come vuole . . . perchèé quando c’è da fare cose noiose, file e documenti . . . non è più grande?

Se a 17 anni, mi diceva, “Sono quai maggiorenne”, adesso, che cos’è? Che si trovi gli uffici a Roma, che faccia le file da sola, che si arrangi!”

Il pensiero non era scevro da affetto materno, come ci si aspetta da ogni buona “mater italica!

 

Relazione del Prof. A Dennyz dell’Università di Quark25

XXWZET 26° giorno dalla luna d’estate 2008

Bollettino medico . . .

Come da richiesta, vi aggiorno su malanni, malattie e ricoveri vari . . .

Ieri sera, a cena, il maschio (very macho) di casa, esordisce dicendo che per colpa mia e delle mie idee di farlo operare, lui ha il mal di pancia . . . telefonate alle sorelle per tranquillizzarlo, una tisana rilassante . . . e vomita! Penso "povero ragazzo, è un tipo ansioso e sensibile" . . . quando la cosa è continuata per altre 5 volte, di cui l’ultima alle 3,00 . . . ho inizato ad avere sospetti . . . ma ero assonnata e mi sono limitata a fargli bere, lentamente, un bicchiere di acqua e Biochetasi!
Stamattina alle 6,00, febbre  a 37,50° . . . l’abbiamo lasciato a casa . . . nel frattempo, tra paracetamolo e té, la febbre continua imperterrita a rimanere sui 38,00° e la diarrea, imperversa!

L’uomo della mia vita, alle 7,30, è stato "ricevuto" dall’infermiere (un suo cliente), registrato e messo a letto . . .  è tranquillamente andato ad operarsi, mi ha detto che l’operazione è durata 20 minuti, che l’anestesista (che è un suo cliente) gli ha fatto una puntura lombare, che gli ha addormentato solo la parte interessata e la gamba corrispondente . . . ha fatto un bel pisolino . . .  ha fatto pipì, come doveva! . . . si è alzato senza farsi venire capogiri o svenimenti! . . . gli hanno somministrato delle flebo due graziose infermiere (di cui una è la figlia di un suo amico, una ragazza che conosciamo da quando è nata!) . . . è stato dimesso stasera alle 18,30 . . . e adesso, sta a letto, perchè si è accorto che "è pur sempre un’operazione!"
Sì, perchè lui, pensava di andare già dopodomani a lavorare!!!!!

Venerdì. medicazioni . . . il 25 bissiamo, col figlio! Sperando che il virus grastroenterico, non ci metta fuori combattimento proprio per Pasqua!

Sono troppo stupida per capire . . .

Credevo di aver ricevuto una lettera per scherzo o per  errore . . . ho risposto scherzandoci sù . . .  poi ho scoperto che altre persone ricevono lettere anche più sgradevoli . . . lettere non sollecitate, nè richieste  . . . mi chiedo, il signor Splinder può fare qualcosa in questi casi . . . o tra i miei visitatori, c’è uno psicologo, psichiatra o psico qualcosa, che mi spieghi se la lettera è davvero strana o se sono io che ho equivocato . . . ? Nel frattempo, lancio un appello :  Per favore, non mi scrivete . . . lettere strane, sono troppo stupida per capirle, troppo presa dalle mie faccende e  non vi risponderei . . . per cui, tempo sprecato!  Grazie

Oggetto: +
Data: 2 Febbraio, 2008 – 11:53

Era una città d’automi, su di un pianeta di automi.
Un mondo vietato agli uomini, un luogo dove gli uomini non potevano vivere, ma tanto ricco per qualche risorsa naturale, da sollecitarne lo sfruttamento; e per portare a termine lo sfruttamento c’erano gli automi.

Il tempo completo, realistico, come può concepirlo una canzone mai scritta.
Tutti gli avvenimenti passati, presenti e futuri, esistevano assieme. Non nati improvvisamente nel presente né improvvisamente svaniti quando il presente magicamente diventava passato.

Se per voi il cielo è lo spazio sopra la terra, come comunemente s’intende, allora Apocalisse 12, 1 si adattò perfettamente: “Un grande portento apparve nel cielo: una donna…”

Perchè una donna nel cielo era impensabile. Ci sarebbe potuta arrivare solo nascondendosi nella stiva.

Oggi, da una tasca di Lennon , abbandoni, fallimenti, la vigilanza, una terra ferma. E il mondo a noi conosciuto, le città d’automi, sparito quanto una goccia nel firmamento.

Lei, sebbene più giovane di mia madre, veste un maglione di lana ordinato direttamente dal Galles, un paio di jeans attillati acquistati qualche giorno prima in un magazzino quasi per scherzo…

I suoi occhiali dalle lenti blu rimpiazzati da un paio di lenti a contatto.

No, no davvero. Potresti ripetere la domanda, per favore? Una domanda che fa pensare, questa, una domanda diabolicamente difficile…no, non ho paura dell’amore. E tu?

inchino. (segue sigla)

 

Oggetto: Re: +
Data: 2 Febbraio, 2008 – 12:03

pur apprezzando l’idea, come approccio non è male!
Purtroppo credo che tu abbia sbagliato indirizzo . . non ho fatto domande . . non mi aspetto risposte!
Bye bye

 

Oggetto: Re: +
Data: 3 Febbraio, 2008 – 11:40

esotique. se lo ritieni un approccio finalizzato a qualcosa che vada oltre il giocar di parole, hai capito proprio tutto. 🙂 buona continuazione miss.

 

Mi chiedo se questa persona abbia mai letto il mio blog . . . non sono una miss! E sto bene così come sono . . . forse sono troppo stupida, per capire . . ., ma preferisco essere io a scegliere cosa devo capire!

Cuore di . . ."Mamma Italiana"

Giusto per riportare un sorriso sulle labbra delle figlie . . . (il  figlio, dice, non passa mai di qua! Sich!) e forse faccio sorridere un po’ anche voi . . .!

Francy stellinaFiglia piccola, all’asilo . . . vestita da "Stellina" 

Vi lascio da guardare, un "corto" . Per darvi l’idea di che scuola frequenta la piccola . . .Francycarnevale

Figlia piccola, alle medie . . . vestita da Arlecchina! 

 

Basta schiacciare su BIG BAG e si può vedere la figlia piccola, nei panni di una Universitaria, "stordita" !

La domanda sorge spontanea : "Ma tua mamma, ti fa andare in giro da sola?" . . . Ecco perchè prego sempre gli angeli custodi! Le due sorelle si sono messe d’accordo per stare qualche giorno a Roma, insieme, questo fine settimana . . .! In quei giorni riuscirò a dormire?

Ps. per chi passa di qui e non mi conosce . . . io faccio finta, so che mi posso fidare, che loro sono grandi . . ma sono pur sempre una "mamma italiana", ho il mio ruolo istituzionale di "rompi" . . di "ansiosa" ecc ecc ! 😉  Ma non ditelo a quelle due!

Cronaca di una "Doppietta" di feste . . . annunciata

Per definire la festa del’ultimo dell’anno, basta una parola : TANTO! 

Tanto cibo, tanta confusione, tanto gioco, tanto sonno, tanta gente, tanta allegria !

La festa dell’ultimo dell’anno doveva svolgersi a casa di mia cognata . . . poi, per problemi logistici, siamo stati a casa mia (e a me, andava bene, anzi meglio!), eravamo 4 coppie più alcuni bambini . . . l’organizzazione è stata di A*****a, che ha abbondato, cucinando, aiutata dalla sua mamma, nelle porzioni, per altro tutta roba buona! Il vino  gentilmente fornito dal suo P***e, era di quello genuino, fatto in casa e molto apprezzato. Poi, ci sono stati i botti . . . anche se qualcuno si è lamentato che non erano tanti come gli altri anni, per me, e per i miei poveri cani, sempre troppi!
Il malefico gioco del Trivial Disney, è stato riproposto e al solito hanno vinto i bambini . . . tenendo presente che alcuni di noi “grandi” certi film, non solo non li avevamo mai visti, ma nemmeno sentiti nominare . . . potete capire! Verso le due e mezzo, gli adulti hanno dato forfait, i bambini, avevano ancora le pile cariche, tranne il più piccolo con un po’ di febbre! Riordino, lavastoviglie e via a nanna! . . . Verso le 3.00 dell’anno nuovo!

Qualche ora dopo, sveglia e  . . . dopo aver spedito messaggi per spostare di un’oretta l’ora del pranzo . . . mi sono guardata intorno e ho riscritto il menù . . .
Con mio marito siamo andati alla messa delle 11,30 e ci siamo pure concessi un giro sul lungomare . . . poi siamo tornati a casa, per accogliere gli invitati . . . Mia cognata, col bimbo e la febbre è rimasta a casa sua . . . mia sorella, non era in condizioni di dare una mano, aveva fatto il turno di notte al Pronto Soccorso . . .,  l’altra cognata, con la famiglia, sono arrivati verso le 14,00 . . . dopo baci e abbracci, hanno incominciato a informarsi sull’assenza dei miei figli piccoli (che stavano in montagna con gli amici, ma avevano “assicurato” la presenza al pranzo!) per cui, ci siamo messi a tavola con il sottofondo del concerto da Vienna passate le due del pomeriggio! 

Purtroppo ho dovuto disattendere il manifesto del gusto letto con attenzione sul blog di Factum,  . . . però, sono riuscita a preparare, un bel bollito misto, che era da anni che non si mangiava, da queste parti. Col brodo, tortellini! Una polenta con zampone e lenticchie ! Mio fratello ha portato un salmone affumicato, non si poteva farlo avanzare! E poi, pane bruscato, con abbondanza di salsine, tra cui la classica (per casa mia) spuma di prosciutto.
Verso le 15.00 sono arrivati i due figli, e prima ancora dei baci, degli auguri e del resoconto (agli zii) della festa sulla neve, il maschio ha chiesto : “Dov’è la mia polenta con lo zampone?” Lui è uno che ha bisogni semplici, primari . . . prima si mangi, poi si ragiona! Dolci natalizi, tra cui, il locale “fristingo”, senza scordare il panettone classico e i torroni!

Insomma, adesso mi ci vuole un altro anno, per riprendermi, anzi per perdermi i Kili in più . . . e se in questi giorni, non sono stata molto presente qui, è perché, dovevo fare Cenerentola . . . (tra le altre cose, anche le stoviglie della montagna, che loro, i figli e gli amici, non avevano tempo di lavare  e le hanno riportate a casa, sporche!)