La giornata della memoria 2010


 

Notizie sul perchè di questa giornata, ne potete trovare tante, persino su Wikipedia.
Ma non vorrei soffermarmi solo sulla parte tremenda e atroce dello sterminio di ebrei, zingari, omosessuali, malati mentali, disabili. Di cui tanti e tanto più qualificati di me parleranno in questi giorni. Vorrei che si parlasse di più, che si facesse conoscere di più la gente che ha aiutato tante persone, specialmente ebree, a sfuggire al massacro che per loro aveva deciso la "follia" nazista.

Vorrei che si raccontassero di più le storie dei "Giusti tra le nazioni" per far capire a tutti che non tutti accettavano o approvavano supinamente certe idee di morte, che anche nei periodi più bui la speranza e l’amore hanno fatto miracoli.

13 pensieri su “La giornata della memoria 2010

  1. Brava, Fiordangelo!
    Hai fatto molto bene ad introdurre l’argomento dei Giusti, e, per mia parte, te ne ringrazio, perché spero che, grazie a te, qualcuno approfondirà!
    O.T. Ieri e l’altroieri ho tentato due volte di scriverti, su fb, dopo l’"ablazione", ma in certi momenti proprio non funzionava, e non ci sono riuscita.
    Purtroppo, ora è tardi e devo scappare, ma.. ripasserò. e lascerò traccia!
    A presto
    Adri

  2. Ho letto una volta che nei "campi", le donne usavano il grasso e un po’ di nerofumo per "bistrarsi" gli occhi . . . l’ho trovato una immagine piena di speranza, di vita e di dignità.

    Ho parlato dei giusti, perchè dopo aver visto tanti film e letto tanti libri, mi sono convinta che la Storia (come tutte le Storie) sia raccontata a bocconi!
    Bisogna farsene un quadro completo.

    Come mi paice dire, la Storia è fatta dai documenti ufficiali e dagli stati, poi c’è la storia, quella minima, che è fatta di persone. Quest’ultima è cento volte più interessante e sfaccettata!

    Ciao, R

  3. Bisogna dire grazie a quelle persone che rischiarono in prima persona per salvare tante vite umane e un po’ arrabbiarsi perché avrebbero dovuto/potuto essere molti di più…

  4. Ricordare un poco tutti i giorni, questo possiamo fare per non dimenticare.
    E in questo giorno non aver paura di far vedere ai nostri figli di che cosa è stato capace l’uomo.

  5. Per LaTendaRossa,
    certamente non era facile dopo anni e anni di condizionamento, mio padre (del 1930) dice che erano convinti che gli inglesi fossero dei debosciati perchè potevano mangiare 5 volte al giorno!

    Per PieroSky,
    giusto, come per la festa della donna, non basta un giorno, dev’essere una cosa continua! Quotidiana!

    Ciao a tutti e due, R

  6. Se agli internati sopravvisuti spetta di testimoniare gli orrori avvenuti nei campi di concentramento e sterminio, ai giusti spetta di raccontare la storia, di quello che è stato fatto o non fatto per salvare, purtroppo una piccola fetta, di persone,  a totale loro rischio e pericolo. E’ un dovere morale rendercene parte
    Grazie per aver pensato a loro.
    A me riotornano alla memoria le ore trascorse dentro Dachau lo scorso anno e quell’inverosimile silenzio. Nonostante fossi all’aria aperta mi mancava l’aria.

  7. Brava, è importantiissimo ricordare i "giusti", persone che hanno rischiato la loro vita per poter salvare tante persone da una morte sicura e atroce.  Non se ne parla abbastanza !  

  8. Giusto, è sempre fondamentale vedere il lato luminoso anche in storie che più buie non potrebbero essere… e chissà quanti eroi per un giorno di cui non si è mai saputo nulla ci sono stati in quei momenti!

  9. Bello il taglio del tuo post e dei commenti; suggerisce un punto di vista sostenibile, il racconto di gente che ha pensato e fatto WE CAN, senza proclami, con inventiva, con amore e con coraggio. Questo taglio da’ esempi tangibili di protesta; mi viene il dubbio che sia per tutte queste ragioni che non segue questo taglio e si continua (quando lo si fa) a raccontare di questa barbarie in maniera tale da costringerci a girare dall’altra parte per reggere il (nostro) dolore, da spingerci a pensare che alla shoa è dedicato solo un giorno, domani si torna alla vita di sempre…

  10. Per Diggiu,
    io ho avuto la stessa sensazione nell’entrare nel sacrario delle fosse Ardeatine, verso i 12 anni, non credo che riuscirei mai a visitare un campo di sterminio! Mio fratello, è stato spesso a Trieste e non è mai riuscito ad avvicinarsi alla Risiera di San Sabba! Sono posti di gran dolore e di tanta cattiveria!

    Per MaryPoppins,
    di questi giusti, ho sentito parlare da pochi anni, ufficialmente. Avevo letto qualche storia e qualcuna ne ho sentita raccontare, ma non erano sui libri di scuola!

    Per Paluca,
    ecco, erano proprio questo: "eroi per un giorno", persone che hanno fato del bene in modo naturale, perchè così gli suggeriva il cuore!

    Per Giogugio,
    pian piano si parla anche di queste cose, ma fino allo "scoop" di "Perlasca", della "schindler list" o dei fatti di Assisi, non avevano tutto questo appeal sulle masse! Poi, come si è detto, ce ne sono stati tanti che non hanno avuto riconoscimenti e nemmeno li cercano, gente che ha fatto quello che andava fatto, quello che serviva, per essere in pace con la propria coscienza!

    La domanda che mi faccio speso è : "Io, in quei frangenti avrei avuto il coraggio? Sarei stata in grado?". Sperando di non dover mai affrontare una prova così, mi piace pensare che non starei a farmi tante domande, ma agirei per il meglio!

    Ciao a tutti, R

  11. Dimenticavo.. se sei una che legge, procurati "L’ultimo dei Giusti" ( André Schwartz-Bart ): è un libro a cui non riesco ad attribuire che l’aggettivo IMPERDIBILE.

    A me – dico spesso – ha cambiato la vita: purtroppo non è in circolazione, ma col titolo e l’autore potresti cercarlo, e può essere che l’abbiano ristampato.

    Poi mi saprai dire se ti ho mal consigliato.. io, che non dò volentieri consigli.
    Ciao. Adri

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