2021 Avvento – Ieri, oggi e domani

Qua, in questi giorni, per essere a mezza Italia e sulla Costa, stiamo soffrendo per il freddo . . . ma l’Aeronautica Militare prevede che oggi uscirà il sole. Speriamo che ci azzecchino e che la temperatura esterna si alzi un po’, che non tiri troppo vento e, soprattutto, che non piova!
Perché? Vi chiederete voi . . . non certo per andare in spiaggia a fare il bagno (come ha fatto qualche demente coraggioso domenica 28 novembre, l’ha visto con i suoi occhi MyLord), ma semplicemente perché la FigliaGrande vuole addobbare l’esterno della casa!

Questa degli addobbi è una cosa che la intriga molto. Da sempre! Le piace cominciare presto, anche a novembre. Recupera tutte le scatole e scatoloni con scritto “NATALE” che stanno su uno scaffale in garage, le apre tutte ma le lascia in garage, comincia a pensare cosa farne e dove metterle. E poi parte . . . decisa: albero, luci, palline o comunque qualsiasi cosa che si possa appendere, presepio, e luci, luci, luci (sono luci moderne, led e funzionano con le batterie. Molto comodo). Ogni giorno si ritaglia dei momenti in cui è intenta a sistemare, spostare, fare. Si quieta solo verso il 22, quando passa in cucina a preparare “qualcosa” per i pranzi “importanti” e siccome ha il DNA di ben 2 nonne di una volta, quel “qualcosa” è sempre buono, saporito e abbondante!!!

Mentre la vedo così impegnata, ripenso ai Natali della mia infanzia, quando la famiglia, il pomeriggio del 23 o del 24 era tutta presa nel preparare la casa, nel preparare il Pranzo di Natale.
Era una famiglia piuttosto numerosa, 4 figli e i genitori. Una squadra. Anche il più piccolo aveva il suo incarico: Lui doveva riempire “di palle colorate grandi” secondo un’alternanza di giallo, rosso, argento.
Mia sorella, la 3° era incaricata di mettere i “fili dorati”, che in effetti, più che fili sembravano i “boa” della Wanda Osiris . . . e infatti mia sorella mentre aspettava che noi “grandi” finissimo di sistemare le palline, giocava a fare “la vamp” con questi “boa” luccicosi e le scarpe della mamma . . .
Io mi dividevo tra la sala (l’albero, i soprammobili, i lavoretti da appendere) e la cucina (dove mia madre, a volte con mia nonna, aveva sempre bisogno di una mano. Di solito solo per noi, preparava un bel po’ di cose. Se poi avevamo ospiti . . . di più!

In quel periodo, a casa nostra (in quella parte d’Italia tra l’Adda e l’Olio sotto le Orobie) non si cominciava ad addobbare la casa molto presto.
Mio padre aveva imparato da uno zio austriaco ad addobbare l’albero solo il pomeriggio della Vigilia, ascoltando e canticchiando le canzoni di Natale (ne ho ancora un bel po’ di quei LP, alcuni mooolto sciupati, come prova del loro lungo servizio)
Noi ragazzi, cioè i due più grandi progettavano e i fratelli piccoli guardavano o partecipavano obbedendo, potevamo iniziare ad abbellire le finestre, con stelle di neve fatte con lo scotch bianco o azzurro degli elettricisti (quello bello, telato. Che poi per togliere la colla ci voleva il diluente e tanto olio di gomito). Col cartoncino colorato, una volta, abbiamo fatto un albero di Natale fatto di cerchi colorati messi a piramide, bello e allegro. Un’altra volta (ma questo l’avevo copiato da un lavoro fatto nel laboratorio di Ed Artistica) col cartoncino nero e i fogli di carta velina colorati abbiamo fatto una “vetrata” . . . a pensarci ora, mi chiedo come trovavamo il tempo, oltre ai compiti e agli impegni “domestici” che avevamo (ok! Non c’erano molte distrazioni come adesso, la Tv dei ragazzi durava sì e no un’oretta). Tutto veniva disfatto dopo la domenica che seguiva l’Epifania. Riponevamo con attenzione le cose che si potevano rompere,

Intanto che scrivo penso che potrei fare qualcosa con MyLord e, se passano di qua, con MyLady e PiccoloPrincipe . . .
Potremmo recuperare qualche tradizione di una volta, qualche cosa di adesso e inventarne di nuove.
Sì, da pensarci, ma non impossibile!

Vedrò nei prossimi giorni, se nessuno sta male (lo sapete, vero, che i bambini hanno questa pessima abitudine sotto Natale?), se non parte qualche “quarantena” o un nuovo, ennesimo “lockdown”

Vi farò sapere

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2021 Avvento – Dall’1 al 25, un’idea geniale

Come ci spiega, con la sua solita verve, Lucyetta . . . verso la fine dell’1800 una tranquilla signora tedesca si inventò un calendario dell’Avvento per il suo bambino, Gerhard.
Un calendario dell’Avvento molto particolare . . . un piccolo capolavoro che includeva una ghirlanda di sempreverdi, una miriade di decorazioni festive e altrettanti dolcetti speziati legati con un cordino ai decori summenzionati. . .

Noi qua a casa, da quando MyLord è stato abbastanza grande da capirci qualcosa, abbiamo comprato Calendari dell’Avvento con i cioccolatini, con le caselle che aprendole rivelavano scenette casalinghe, quelli in cui, ogni giorno, trovavi una piccolissima costruzione “Lego” (che quel birbante ha aperto, tutte, in 3 giorni) e via così. Ma uno l’abbiamo fatto da soli, molto grezzo, di recupero, ma ci siamo divertiti . . .

Anni fa, comprai un libro/teatrino/presepio per il nipote di 3 anni. Con Piccololord (che all’epoca non parlava), mettevamo in scena ogni giorno la storia del Bambino Gesù, Giuseppe e Maria, i pastori, le pecorelle e l’angelo . . . e alla fine, i re Magi.

Era un presepio basico. I personaggi di cartoncino, appoggiati su dei cerchietti di plastica , uno sfondo con una capanna che si staccava spesso dal tetto. Una cosa molto semplice. Una cosa da giocarci sul tavolo, per prendere confidenza con la storia e i personaggi e col suono delle parole.

Qualche anno dopo, PiccoloLord aveva iniziato a parlare e frequentava la 1° o la 2° “primaria”, nel togliere le “cose di Natale” dalle scatole, uscì anche la scatola che conteneva il libretto e i personaggi, oltre a uno sfondo decisamente sfondato rovinato. PiccoloLord si entusiasmò nel rivedere questo presepietto, ma ormai qualche sostegno si era perso, qualche personaggio si era sciupato . . . non si poteva più usare come teatrino.
E allora mi si è accesa la lampadina . . . Ho pensato a un “Calendario dell’Avvento” come il cammino di avvicinamento a Betlemme!

Siamo stati fortunati perché l’Uomodellamiavita ha un sacco di roba in garage, è uno degli adepti della grande setta dei: “Metti lì, non si sa male, potrebbe sempre servire” . . . abbiamo recuperato una vecchia lavagna di sughero: 50 x 70. Abbiamo preso vecchi fogli, in effetti un po’ acciaccati, del “paesaggio” del presepio, sia quella con terreno e l’erba che quella col cielo stellato,  le abbiamo incollate alla lavagna, con le tempere e pennelli abbiamo pitturato una strada, larga in bassa e sempre più stretta verso la capanna.
Poi abbiamo attaccato con le puntine le pareti della capanna e, visto che era tutta roba a perdere di riciclo, abbiamo scocciato e incollato anche il tetto,che sporgeva ben bene, come un vero tetto di una vera capanna.
Abbiamo ritagliato cartoncini a go-gò fino ad avere un certo numero di palme e di casette bianche, fatte come dei cubi da incollare qua e là . . . abbiamo preso dei pezzetti di biadesivo, incollandolo solo da una parte, dall’altra abbiamo scritto i numeri: dall’1 al 24

Dal giorno dopo abbiamo cominciato a rileggere il libretto, facevamo un po’ di teatrino riproponendo la storia letta e i dialoghi inventati e poi incollavamo alcuni dei personaggi . . . e spostavamo la Sacra Famiglia lungo la strada che dal basso portava in alto, alla capanna, fissandola con delle puntine.

Alla fine abbiamo completato il nostro presepe con la Sacra Famiglia sotto il tetto, la stella cometa e, la sera di Natale, prima di andarcene a letto, abbiamo appoggiato il Bambinello nella sua mangiatoia e l’angelo che dava l’annuncio sopra il tetto . . .

Ora, sono cosciente che senza qualche foto è difficile da credere, ma le foto sono in una delle memorie esterne, di tempo ne è passato un bel po’ e le cose da fare attualmente sono tante . . . non le ho proprio cercate e non ne ho il tempo!

Ma la storia è questa. Fidatevi!

2021 Avvento – I pensieri, quelli che ti aiutano . . .


I pensieri spirituali: cerco di seguire le Clarisse che stanno qua, nella Città sulla Costa e il sito web del Seminario dove sta il nipote di cui parlavo qualche post fa. Tutti e due, su Facebook!

I pensieri più prosaici: ascolto le canzoni natalizie e guardo con simpatia il presepio e l’albero . . . osservo con disgusto le matasse di fili delle luci che sono in attesa di trovare collocazione all’esterno. Esterno che, per inciso, pare sia pronto a un nuovo diluvio o, in alternativa, a una nuova glaciazione e che non invita di sicuro a passare qualche oretta a fare gli americani addobbare alberi, cancello e via di seguito.

Da brava casalinga 2.0, nei momenti tra un’incombenza e l’altra penso a me, gironzolo sul web a leggere notizie dal mondo (giornali), dai blogger amici e dei parenti vari sparsi per il mondo.
L’altro giorno, dopo aver letto un post ad alta dose di schifezza verso certa parte del genere umano (no, non i novax) di gente che si offre di tenere in casa dei gattini per salvarli e crescerli e poi . . . no, troppo assurdo e orribile per raccontarlo, anche con tutta l’ironia di cui sono capace!  
Comunque, per tornare a noi, dopo aver gironzolato fra i commenti, ho trovato un nickname che mi ha incuriosito e sono andata a leggere il blog di Murasaki , scoprendo che avevamo in comune altre amiche blogger, mi ha incuriosito che la blogger stesse seguendo un “diario” di Natale, sempre con lo stesso banner . . . ho cliccato sul banner e mi sono trovata davanti un post. Direi un post d’invito, l’invito a partecipare a un “evento” . . . legato appunto al periodo precedente le feste natalizie (o, se preferite: invernali). Un post del blog di Simona

Con la voglia che ho di chiacchierare in questo periodo, non m’è sembrato vero.
Ho tentennato un po’, ho letto i post delle altre partecipanti, ho chiesto se potevo incominciare (anche se in ritardo rispetto all’inizio dell’Avvento . . . e voilà, da domani si comincia!

Spero di farcela . . . in questo periodo ogni volta che penso di fare qualcosa “solo per me” si scatenano le Erinni e il Fato per impedirmelo!

Incomincio lasciandovi il banner . . . una scorciatoia per vedere chi altro, oltre a me partecipa a questo “evento”

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2021 Avvento – Tra un problema e l’altro, continua

L’Avvento continua, è già passata la giornata in cui si festeggia l’Immacolata Concezione della Madonna, dogma del 8 dicembre 1854, papa Pio IX.
Come ha scritto Avvenire “Il dogma si ricollega anche ad alcune apparizioni mariane. In particolare nel 1858 Bernadette Soubirous, la santa veggente di Lourdes riferì che la Vergine si era presentata con le parole «Io sono l’Immacolata Concezione».”
Tradizionalmente, da queste parti, è proprio l’8 dicembre il giorno in cuisi comincia ad addobbare la casa per le feste di Natale. FigliaFrande, gran addobbatrice di casa, ha iniziato e finito il presepe, ha sistemato l’albero e ha lasciato qualcosa da fare nei prossimi giorni!

Speravo di tenere aggiornato giornalmente questo blogghettino e invece, alla fine, non ce l’ho fatta proprio!  
Tra DaD (Didattica a Distanza), DaDi(Didattica a Distanza integrata), quarantene e tamponi acclusi, raffreddori, aerosol. Medicine da ordinare (ritirare, distribuire). Incastrare orari e impegni. Accudimento della casa, del NonnoPapà, di me stessa (sono stata in compagnia delle vertigini per più di una settimana), sono riuscita solo a pensare a tutti gli argomenti di cui vorrei parlare . . .

Eccomi qua, giusto per offrirvi un calendario dell’Avvento che ho trovato tardi, ma mi è piaciuto molto.
https://calendar.myadvent.net/?id=6bfde3090a0501ea196411f7cffdb120&fbclid=IwAR1XlxRM5Sj0IUvW4wK59wsPMP1tPaBXp9WzYgy8Qm-JcIfJxGBfXK4-8qE
Non ci vorrà molto per mettersi in pari con le date . . . ascoltando con piacere le musiche natalizie!

E se l’altra volta vi ho invitato a seguire il blog “Una penna spuntata”, con i suoi post sui mille motivi che hanno cambiato i festeggiamenti e creato le tradizioni del Natale nei secoli. Oggi vi offro la lettura di un altro blog: Il diario di Murasaki. L’ho scoperto da poco, ma ho visto che sta scrivendo dei simpatici post pieni di “atmosfera natalizia”.

2021 Avvento – Preparativi

Oggi inizia l’Avvento del 2021, ringrazio il Signore che, tra una cosa e l’altra ci siamo anche quest’anno
Certo, abbiamo ancora il nipote “MyLord” in DaD, come l’anno scorso
Certo il Covid non è stato debbellato, ma non perché non ci abbiano lavorato
Certo, I politici dicono e disdicono come sempre

Ma, ho scoperto, ogni Avvento è diverso dall’altro. ogni anno ci parla diversamente. se stiamo con le orecchie aperte. Intanto vi lascio un pensiero dei Seminaristi di Ancona . . . che potete seguire anche su Istagramm – Facebook – YouTube

Sappiamo tutti che l’attesa della nascita del Bimbo Gesù presuppone una preparazione spirituale, ma anche una preparazione, direi più godereccia laica, tradizionale . . .
Per questa parte chiederò aiuto in giro per il web. Cominciando dalla super esperta Lucia, del blog “Una penna spuntata”
Da lei ho scoperto che secondo la tradizione inglese, avremmo già dovuto aver preparato il “Christmas Pudding” . . . un dolce che si prepara nella domenica prima dell’inizio dell’Avvento
e che in Inghilterra è chiamata “Stir Up Sunday” e si mangia in occasione del Natale.
Vi lascio il link, così potete leggervi la storia, la tradizione e le curiosità su questo dolce e la sua preparazione. . . Stir Up Sunday: quella in cui è bene preparare il

La vita, in casa Fiordicactus continua, tra raffreddori, ansie da Covid a scuola, problemi di entra ed esci dei cani (con questo tempo non è il massimo dover aprire e chiudere spesso le porte verso l’esterno), il pensiero di come fare a ricoverare le piante che potrebbero soffrire il freddo (“anche loro sono esseri viventi” dice il MyLord, che sta studiando gli “esseri viventi” proprio in questi giorni).
FigliaGrande sta studiando la situazione con l’occhio atttento della “addobbatrice” seriale . . . dove si posizionerà “l’albero” quest’anno? . . . a lei piace cambiare ogni anno il posto agli addobbi natalizi e, se riesce, assemblarli in modo diverso, comprando il minimo indispensabile!
A voi? Piace addobbare la casa con le stesse cose negli stessi posti o vi piace cambiare ogni anno, seguite le mode per i colori?
O, come nel palazzo che ospita il set di Downton Abbey, riuscite a creare una così bella atmosfera???

Ok! Possiamo cominciare a preparare il nostro cuore, il presepio, la nostra casa, l’albero, i menù per i pranzi speciali e il resto degli addobbi . . .







Il nipote è “ammesso”

Ieri
alle 18.00
dopo ben 20 mesi senza entrare in chiesa per una Messa (causa Covid19)

Eccomi nella chiesa di una cittadina del litorale abruzzese per partecipare a una messa speciale, all’interno della quale si doveva svolgere una cerimonia importante per un giovane uomo a me molto caro

Mio nipote, uno di quelli di cui sono madrina di Battesimo, ieri, è stato “ammesso agli ordini sacri”. (*)


Tutto sommato, una cerimonia non più lunga di una messa domenicale. Una festa di giovani: i ragazzi del coro, quelli de seminario, quelli del gruppo dei chierichetti e dei ministranti, quelli degli scout e quelli della famiglia. Una cerimonia con gli adulti molto compunti e, in qualche momento commossi e in altri gioiosi.


Lui, il nipote che ha un posto speciale nel mio cuore, era così compunto e concentrato sul quello che per lui è un momento “alto”, un momento di passaggio. Non vedeva e non sentiva, non riusciva a sorridere del tutto, non riusciva a lasciarsi andare a un pianto di commozione . . . insomma era nel pallone

Io, ho pianto per buona parte del tempo. Per la commozione del momento, la scelta così importante per lui. Per il fatto che non c’era mia madre che ne sarebbe stata commossa. E, anche se non tutti i parenti piangevano, la sua mamma faceva per tutti gli altri . . .

Io, l’Udmv e il NonnoPapà siamo tornati a casa subito dopo la cerimonia, gli altri hanno partecipato al rinfresco che si è tenuto nei locali della parrocchia, tra reminiscenze del passato, progetti per il futuro, tra baci e abbracci (con la mascherina) e tanta gioia per questa nuova strada che il nipote sta per percorrere . . .





(*) Ammettendo la mia ignoranza, vi devo confessare che ho sempre pensato che uno che sentiva la chiamata al sacerdozio ne parlasse col suo parroco o con un assistente spirituale e se ne andasse a studiare in seminario per un tot di anni e poi, fatti gli esami, venisse consacrato sacerdote e amen . . .
(Questo appunto, soprattutto per chi è convinto che io, per il fatto di essere credente e praticante, sia anche bigotta e sappia tutto quello che attiene alla religione cattolica, anch’io sono in cammino e imparo ogni giorno)

10 anni di WordPress –

Buon Giorno
eccomi qua, dopo una giornata memorabile, a festeggiare i miei 10 anni su WP.
10 anni dal trasloco frettoloso da Splinder (che stava per chiudere), prima e da IoBloggo dopo un breve periodo di transito per finire qua . . .
https://hovogliadichiacchiere.wordpress.com/2011/11/14/prove-tecniche-di-blog/





In 10 anni ne son successe di tutti i colori, nel frattempo è cambiato il modo di vivere, il carico di casalinga è aumentato e anche l’età.


Molti amici blogger hanno abbandonato (nolenti o volenti) e sono trasmigrati sul altri social. Qualcuno è passato oltre, verso una vita eterna (e quando l’ho saputo, mi è sempre dispiaciuto molto sia per chi avevo conosciuto di persono che per chi non ero riuscita a conoscere pur avendoci provato più volte (ci ritroveremo un dì)
Anche io, su insistenza dei giovani della famiglia, mi sono iscritta a questi social, per vedere le loro foto, video (guai a chiamarli “filmini”), ma non mi ci trovo poi molto

So di aver trascurato questo mio spazio – diario – memorandum . . . ma, l’ho detto anche da altre parti, non sono mai stata brava a tenere un diario, sono scostante e, se ci sono poi momenti negativi nella quotidianità, mi chiudo come un riccio e me li tengo per me . . . mi piace raccontare la gioia, l’ironia, la quiete dopo la tempesta

Ps . . . devo studiarmi bene questo nuovo sistema di editor . . . sono rimasta indietro! 😉

Operazione Vaccini . . . io, rimandata

Sono stata una brava cittadina . . .

Ho aspettato che il portale della regione mi permettesse di fare la prenotazione (in base all’anno di nascita), settimana scorsa

Ho stampato tutti i fogli che c’erano da stampare, sempre lo stesso giorno della prenotazione

Ho riempito i moduli, ieri pomeriggio, lasciando libero solo la data e la firma . . . non si sa mai.

Mi sono recata presso il Centro Vaccinale e all’orario indicati nel foglio della mia prenotazione

Ho fatto una breve fila all’esterno

Ne ho fatta una più corta all’interno per farmi controllare la temperatura (dopo essermi igienizzata le mani), dal volontario che mi ha consegnato un biglietto rosso, con una scritta nera: 995

Ho fatto controllare i vari fogli dal volontario preposto, ne ho preso un quinto da compilare (“ma solo in parte, solo qui. Vede signora!”)

Ho compilato, firmato e riordinato i vari moduli e mi sono trovata una sedia, cominciando la 3° fila d’attesa, nel bar del Palazzetto dello Sport della Città sulla Costa)

Ho scoperto che una “postazione”, su 2, era fuori uso e avremmo dovuto aspettare . . . Poi, i volontari  all’entrata dei “Richiami” (al momento senza fila), hanno cominciato a far entrare gli ultimi arrivati e inviarli alle postazioni (3), con nuovi numeri, su foglietti verdi . . .

Ho assistito, senza fiatare, a una mini sommossa popolare per il fatto che, chi era lì da mezz’ora vedeva entrare quelli arrivati da poco

Ho sentito i volontari discutere tra loro e, uno (forse con più autorità degli altri?) decidere che noi poveri vaccinandi(*) dovevamo entrare da una sola entrata, i numeri dovevano essere quelli su foglietti rossi e poi, ci avrebbero istradati, in ordine d’arrivo, uno a destra e tre a sinistra . . . (quando si usa il buon senso tutto va alla grande)

Ho atteso, chiacchierando . . . c’è sempre qualcuno che vuole alleggerire la tensione!

Ho finalmente sentito chiamare 994, mi sono alzata e m’è stato chiesto se era il mio numero, ho spiegato che secondo i miei calcoli, appena dopo il 995 toccava a me: 995 e mi ero preparata a rispondere, onde evitare di rallentare la fila . . . sorriso dell’accigliato volontario

Ho preso posto nella nuova fila, quella per andare alla “postazione”, che altro non era che una tavola, un computer e una paziente signora che doveva registrarci e appiccicare un adesivo sui soliti moduli

Ho preso posto su una bella sedia rossa, nel bel mezzo del parquet del piano di gioco, mi son guardata intorno . . . nella mia testolina sentivo le voci della prof che ci ricordava di mettere le scarpe di ginnastica pulite per camminare su questo tipo di pavimento

Ho risposto di nuovo all’appello del mio numero fatto da una signora la cui voce si disperdeva nell’aria rendendo difficoltoso sentirla (vorrei consigliare, nei Palazzetti dello Sport, l’uso dei tabelloni elettronici già presenti per indicare i risultati delle partite, sarebbero più comodi per chi non sta nelle sedie vicine alla signora che chiama i numeri)

Ho raggiunto la postazione dove la Dottoressa e la sua Infermiera mi aspettavano sorridenti . . .

Ho consegnato i moduli, l’elenco delle medicine che prendo e quello delle allergie

Ho discusso con la Dottoressa sul fatto che, ormai sono fuori dai 6 mesi del Covid (non eravamo d’accordo sul periodo da cui partire col conto, ma, ubi major, minor cessat, ho dovuto cedere io, la più preparata era sicuramente lei)

Ho parlato della mia salute, dei miei guai con le allergie e con gli allergologi . . .

Ho visto la Dottoressa scrivere qualcosa a lettere maiuscole sul primo dei moduli

Ho sentito la Dottoressa, con voce gentile, dirmi che non avendo presente né l’ambulanza né un rianimatore, non mi avrebbe vaccinato . . .

Ho appreso che, quelli con qualche problema, come me verranno richiamati e invitati a recarsi presso l’Ospedale dove, in “ambiente protetto”, potranno finalmente essere vaccinati

Ho ripreso le mie carte, ho salutato e me ne sono uscita dal Palazzetto dello Sport, col morale sotto i piedi, come se mi avessero bocciato all’esame delle medie . . . Invece, ero solo stata “Rimandata”


Dalle 14.20 alle 15.50 di una domenica soleggiata
Si ringraziano gli operatori sanitari e no, i volontari: “Associazione Carabinieri” e “Servizio Civile” e l’Uomodellamiavita, come sempre, in paziente attesa!


(*) pregherei l’Accademia della Crusca, di tener presente questo termine, se già non fosse presente nei vocabolari . . .

Sii gentile – messaggi in bottiglia . . . 1

Inizio Quaresima . . . fioretti, ma non solo!
Ho trovato, dall’amica Burabacio, l’idea di un progetto che mi piace . . .
Lei per due anni ha scritto dei messaggi sull’essere gentile . . . e ora, invita lettrici e lettori a continuare . . .
#siigentile #siigentileinbottiglia 

Invito di Burabacio


Ecco il mio primo ” messaggio in bottiglia” . . .

“Sii gentile
con il silenzio . . .
che non è “stare zitti”
ma è tempo di ascolto.
Cominciamo con l’ascolto pieno
della nostra vita interiore,
la nostra capacità di essere umani”

In ascolto della mia vita interiore

In questi tempi in cui siamo sommersi di chiacchiere e di pensieri, di divieti e di ansie . . .
In questo tempo di pandemia, vorrei ritrovare un momento di silenzio.
Un momento in cui guardarmi dentro, dove sono le mie emozioni, i miei affetti e la mia parte razionale . . . quella parte umanistica che, nei secoli e in molti personaggi speciali, ha creato cose come la musica, la filosofia, le arti, la letteratura.
Momenti di silenzio per allontanarsi dai pensieri che siano solo “utili”, allontanarsi da quei pensieri che ci facciano guadagnare qualcosa, che ci faccia diventare “famosi” nel nostro piccolo mondo.
Un po’ di silenzio per dimenticare l’ansia di questi mesi, per dimenticare il dolore di quest’anno appena passato, per dimenticare, ma non dimenticare nello stesso tempo!

Ora, per completare l’opera, devo trovare come creare il mio “sii gentile in bottiglia” . . .
intanto vi metto la bottiglia!


#siigentile #siigentileinbottiglia





Oggi, Santa Geltrude Comensoli . . . ricordo la zia Gianna

hovogliadichiacchiere . . .

Santa Geltrude Comensoli

Bienno, Brescia, 18 gennaio 1847 – Bergamo, 18 febbraio 1903

 Nata a Bienno, in provincia di Brescia, il 18 gennaio 1847 Caterina Comensoli vive un’infanzia serena, salta, gioca e frequenta la scuola elementare del paese nativo. In famiglia sono nati dieci figli dei quali sopravvivono solo tre femmine: Bartolomea !840, Cristina 1845 e Caterina 1847. Nasce da papà Carlo “fucinaro” e da mamma Anna Maria Milesi sarta. Rivela fin da bambina la sua sensibilità eucaristica, ricevendo la prima Comunione a solo sei anni. Nel 1867 entra nella Compagnia di Sant’Angela Merici. Nasce in lei l’idea di dar vita ad un Istituto di Adoratrici attente ai bisogni educativi della società del suo tempo. A Bergamo con il sacerdote, don Francesco Spinelli, il 15 dicembre 1882, fonda l’Istituto delle Suore Adoratrici del SS.mo Sacramento prendendo il nome di Suor Geltrude, ma nel 1889 un dissesto finanziario causa la…

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Riflessioni di una casalinga attempata . . .

Questo nuovo sistema di scrivere i post non mi piace, cosa sono i “blocchi” e a cosa servono?
Perché è così laborioso mettere le foto?

Sicuramente sono mie inabilità, unite alla mia età, peggiorate dal fatto che ho altri mille incombenze giornaliere e almeno altrettanti sogni e/o progetti in testa . . .
Non mi lamento, finché ne posso parlare vuol dire che sono qua, viva e vitale, col cervello che ragiona e col Pc che funziona . . . di che lamentarsi (al giorno d’oggi? Col Covid e tutte le altre malattia che non sono sparite, al più trascurate)

Oggi è una giornata di sole, di vento e questa finta Primavera ha il potere di farmi sentire il sangue che ribolle (o balla) nelle vene come capitava da adolescente e mi si scatenavano folli idee . . .
La voglia pazza di andar per prati e per colline in cerca dei fiori selvatici (anche se le ginocchia non sono d’accordo).
La voglia di andare lungo la riva del mare o lungo il molo, per una passeggiata mentre le creste bianche delle onde si rincorrono (sarebbe meno faticosa per le ginocchia) .

Ma poi rientro nella me stessa che sa i suoi doveri, a volte piaceri, e mi rituffo nel groviglio di faccende domestiche . . .
Salvo questo momento di sfogo . . . a qualcuno devo pur dirlo!
Chi meglio del mio diario (anche se modificato, ultimamente) che mi risponde . . .

E ora, arrivederci . . . scappo a Cenerentolare!
Oggi pomeriggio compiti con un nipote, mentre ci sarà anche l’altro (altre notizie, chissà, in cronache semiserie)

L’Avvento con Jesse e la sua discendenza . . . l’idea per un Avvento diverso!

Ho letto il post dell’amica “Una penna spuntata”, e ho pensato che sarebbe stata una bella idea per risvegliare questo blog e il mio cervello, in vista del Natale . . . Creare un “Albero di Jesse”.

Ho pensato di accompagnare questo Avvento in quasi “clausura” con le storie dei discendenti di Jesse dai quali, di padre in figlio, attraverso le generazioni, discenderà Gesù stesso.
Devo trovare un alberello o usare l’albero di casa, comunque, un albero di Natale dove poter appendere delle immagini che richiamino la storia che dalla Creazione ha portato alla nascita del Bambino di cui festeggiamo il Compleanno . . . malgrado o grazie il Covid!


Un’occasione anche per fare una cosa diversa per i nipoti (quelli di nonna, ma anche quelli di zia).
Ho guardato quello che che si può guardare dei libri consigliati da Lucia . . . e di uno ho potuto capire (Malgrado sia tutto scritto in inglese) qualcosa.

Particolare dal “Libro della caccia” di Gaston Fébus, inizi XV sec.

Poi, si legge il brano della Bibbia relativo . . . in questo caso:

Genesi 1,1-2,41,1
In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. 4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre 5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.
6 Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». 7 Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. 8 Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
9 Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l’asciutto». E così avvenne. 10 Dio chiamò l’asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. 11 E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: 12 la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. 13 E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
14 Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni 15 e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne: 16 Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. 17 Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra 18 e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. 19 E fu sera e fu mattina: quarto giorno.
20 Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». 21 Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. 22 Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra». 23 E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
24 Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne: 25 Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. 26 E Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
27 Dio creò l’uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.
28 Dio li benedisse e disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra;
soggiogatela e dominate
sui pesci del mare
e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente,
che striscia sulla terra».
29 Poi Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. 30 A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. 31 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.2,1 Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. 2 Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. 3 Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. 4 Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.
Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo

Si cerca una figura che illustri il brano o il personaggio:

Cominciamo dall’inizio . . . dalla Genesi . . . dalla Terra

E dietro, ci si metterà una frase, un pensiero, che ci rendano l’idea sull’argomento, poi si farà stampare e plastificare l’immagine, ritagliandola in forma di cerchio (diventeranno “palle ” dell’albero . . .
Per questo argomento: “La Terra”, userà la figura qua sopra, ma prima ci metterò dietro un piccolo testo!

L’ho preso da una canzone scout che mi piace molto: L’acqua, la terra, il cielo


“In Principio la terra Dio creò
con i monti i prati e i suoi color
e il profumo dei suoi fior
che ogni giorno io rivedo intorno a me”







Finisce il “traking” di 3 cose belle . . . poeticamente!

Penso che la domenica sia tutta una giornata “bella” per il solo fatto di esistere . . . permetterci di fare una pausa dalle cose del mondo che viaggiano veloci
Certo, ci sono persone che lavorano anche alla domenica . . . ospedali, caserme, supermercati e CentriCommerciali e persino gli allevatori nelle stalle e i giornalisti (e tutta la truope) nei Tg . . . ma per la stragrande maggioranza della gente, la domenica è riposo dal solito tran tran!

Comunque, oggi le tre cose belle sono state un po’ difficili da trovare (ma questa è un’altra storia), ma, alla fine, scandagliando la giornata tra le situazioni vissute ho trovato qualcosa

1) Ho ascoltato della musica che mi piace . . . quella musica che ti riporta indietro di anni!

2) Mi sono concessa del tempo per un lavoro a maglia . . . che ne ho sempre uno in lavorazione, ma a volte mi aspetta invano nella borsa!

3) Mi sono rilassata in vista della prossima settimana, alla luce delle notizie di ieri sera . . .


Con questo, finiscono i post sulle 3 cose belle di cui parla Burabacio . . . continuerò a vedere il bello e il buono anche nelle giornate nere, ma non voglio annoiarvi oltre con i miei piccoli raggi di sole . . .
Condivido con voi una parte della mia filosofia . . . trovare la gioia non è una cosa difficile, come per la felicità, basta solo saper osservare intorno a noi e dentro di noi

Ecco cosa ne scrive Trilussa, noto poeta romano, famoso per i suoi versi in dialetto romanesco

Felicità

C’è un’ape che se posa
su un bottone de rosa:
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.

Trilussa”



3 cose belle anche di sabato . . .

Il sabato è già di per se una cosa bella . . . ma vedo di scansionare la giornata per trovare le 3 cose belle che Burabacio consiglia di trovare ogni giorno (e che io ho cercato di raccontare in questo blog).

Andiamo a cominciare:

1) il sabato, anche se non lavoro più da anni, ha sempre quel fascino da ” Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia” (“Il sabato del villaggio” di Leopardi)

2) La visita del Figlio con i figli . . . mascherine, giochi all’aperto, distanze e tante risate, affetto e chiacchiere . . .

3) Essendo sabato . . . PIZZA!!! Ed è subito allegria!

Ci si sente domani, ultimo giorno di questo racconto a puntate!

3 anche oggi . . . Prosegue il tracciamento della gioia

Oggi è stata una giornata divisa a metà: il mattino è stato molto freddo e piovoso e chi doveva uscire, è uscito con felpa e giubbino, verso le 12 è uscito il sole e per le 13 e qualcosa, al rientro da scuola, MyLord stava solo con la polo perché il sole scaldava bene . . .

Già quello è stato motivo di gioia! Non sopporto bene il freddo e ancor meno il tempo umido e grigio . . . se devo sopportare il freddo, che almeno il cielo sia azzurro.
(Domanda per Lui, lassù: non si potrebbe far piovere solo nelle ore notturne? Chiedo per un’amica)


Passiamo a tenere traccia delle 3 cose belle che sono successe oggi, come consiglia Burabacio

1) MyLord e io abbiamo passato il pomeriggio senza troppi contrasti, facendo i compiti, lui e lavorando a maglia, io . . . mi ha detto: “Nonna, ti sei accorta che stiamo studiando senza nemmeno bisogno che tu mi continui a borbottare?”

2) Tutto il pomeriggio permeato dall’emozione della vigilia . . . domani è il compleanno di MyLord . . . “Mamma!” . . . “Nonna!” . . . è tutto un continuo chiedere dei festeggiamenti, dei ricordi . . . chissà come sarà domani?

3) E poi una divertente chat, differita, con la FigliaPiccola . . . differita, perché io scrivo quando mi ricordo qualcosa e lei mi risponde solo se ha tempo . . . “Io lavoro!”

Sono piccole gioie, quotidiane, di una signora di altri tempi!

Tracking o Challenge . . . ma devono essere 3

E anche il 14 di ottobre, mercoledì, sta finendo . . .
Continua il Tracking proposto da Burabacio
, oggi trovare 3 cose è forse un po’ difficile . . .
il freddo e la pioggia mi rendono più propensa a vedere il lato “grigio” della vita!

Proviamo a riflettere . . .


1) Stamattina ho cucinato come non mi capitava da un po’ (i problemi di avere in casa una cuoca diplomata durante il lockdown e l’estate), cucinare mi rende felice specialmente se quello che cucino mi piace e se poi quello che cucino viene “bene” sono ancora più contenta.

2) Ho passato più di un’ora ( il tempo che l’Uomodellamiavita ha passato a guardare la partita ) a setacciare un blog di maglia e uncinetto, dove avevo visto una coperta all’uncinetto. Sarà stato il freddo di oggi? Sarà stato il fatto che ho aperto l’armadio dei filati che tengo in cantina e ho pensato che ho troppi rimasugli di lana? Non so, ma m’è venuta voglia di un progetto di grande respiro (un ammazza tempo) tipo le coperte della nonna . . . anche questa attività, visto le mille idee belle e colorate, mi ha dato gioia!

3) Figlia Grande, al lavoro è rimasta chiusa in un montacarichi bloccato . . . si sono fatti tutti in quattro per aiutarla e l’hanno tirata fuori. Una signora, che nemmeno la conosceva, è rimasta vicina alla porta bloccata, le ha parlato per tutto il tempo, mantenendola calma quando si è accorta che era molto agitata . . . ci sono ancora persone speciali, angeli senza le ali. Quando l’ho saputo, è stata grande la mia gioia!

Infine, le solite chat da nonne, quella con la famiglia dove abbondano le foto dei nipotini, quella con le altre nonne o con le “ragazze” giovani e meno giovani con la passione dei lavori fatti a mano, con amore, per i nostri cari . . .
So di essere scontata e monotona, ma per una come me, le “cose belle” sono davvero facili da trovare . . .

Giornata grigia . . . 3 cose belle comunque!

E anche oggi, malgrado la giornata grigia e piovosa, sono riuscita a ritagliarmi il tempo di pensare alle tre cose belle (anche se sarebbero di più, forse, ne scelgo tre)
Vi ricordo che si tratta di una “sfida” contro la lamentazione quotidiana che, secondo Burabacio, diventa una “profezia che si autoavvera” o se preferite un momento di riflessione sugli accadimenti della giornata da cui trovare la “Bellezza” che ci aiuta a sentirci più gioiosi!

Comunque la vogliate prendere, bando alle ciance e vado a cominciare:

1) Oggi è l’Onomastico di MyLord (già PiccoloLord), per cui, una delle cose belle di questa giornata, compreso la torta . . . con noi che gli facevamo gli auguri di Buon Onomastico e lui che insisteva nel dire che non dovevamo farli!

2) Dal punto primo, deriva il secondo: essendo il suo Onomastico, ha scelto lui il menù di mezzogiorno . . . a parte il NonnoPapà che è super tradizionalista ( per tanto e sopratutto per quello che riguarda il cibo), abbiamo gustato degli ottimi ravioli cinesi (o giapponesi?) e poi, sushi, bocconcini ben scelti da FigliaGrande! Gustoso!

3) Un’altra cosa che mi ha riempito il cuore di emozioni gioiose è stato trovare sul telefonino la foto di mia cugina con in braccio la sua nipotina (nata qualche giorno fa) e, in un’altra foto, sempre mia cugina con in braccio la nipotina di mio cugino (nata qualche settimana fa) . . . Un grazie, di cuore, alle tecnologie moderne!

A domani . . .

Ricomincio da 3 . . . “cose belle”

Qualcosa di bello, in questi tempi così travagliati, ci serve . . . quando ho visto l’articolo di Burabacio, ho capito che serviva al doppio scopo: uno per obbligarmi a notare le cose belle che mi capitano e rimangono (a volte) coperte da mille impegni, notizie brutte, accadimenti che ci intristiscono e l’altro per avere l’imput (una volta si sarebbe detto “lo sprone”) per ricominciare a scrivere . . .

Ecco le tre cose del Lunedì 12 ottobre 2020
1) Ho ricominciato a leggere un libro cartaceo, un libro che avevo già letto anni fa e ci ho ritrovato la stessa emozione. Il libro è grosso, l’ho richiesto a chi l’aveva da anni, storico: quasi un saggio, ma così ben raccontato da lasciarlo solo per stanchezza . . . Si intitola “Sarum”, se qualcuno lo volesse cercare . . . Qui, trovate una bella recensione!

2) Ho finito il davanti di un maglioncino per MyLord. non è ancora finito, ma ci manca poco . . .
È un maglione che era stato proposto in un gruppo di “magliaie”, dicevano che era un modello di una “firma” importante (era presentato così : “Questo maglione di cachemire di Hermès costa 5400 dollari
“) . . . con l’aiuto di alcune amiche virtuali sono riuscita a capire come dovevo farlo e sono contenta del risultato. Domani inizio le maniche!

3) Ho fatto una bella telefonata con una amica virtual/reale. Peccato che un po’ il SarsCov19, un po’ gli impegni di tutte e due, non riesco ad andare a trovarla, ma anche solo per telefono e tramite i social siamo riuscite a parlare di tante cose e di una in particolare . . . un lavoro di ricamo “mano-macchina” di cui Antonella è una maestra!
Qui, il suo blog . . . un po’ trascurato, ma se volete potete trovare la pagina su Fb





Ps. con questo nuovo sistema, non so come mettere le foto . . . ci devo studiare un attimo!

Fiordicactus ai tempi del Coronavirus

Questa emergenza Corona Virus mi sta stressando . . . ascolto il luminare del Riza psicosomatica come ascolto gli oroscopi
Ho deciso di mettermi a scrivere qualche post, per scaricare l’ansia e per mantenere memoria di questi tempi apocalittici e, diciamocelo, storici . . . anche se adesso non ce ne accorgiamo, i nostri nipoti (bis o tris nipoti) potrebbero studiare questa epidemia/pandemia come noi abbiamo sentito parlare della “Peste  del ‘600” dal Manzoni e della “Spagnola”

Questi virus (Coronavirus) sono presenti sulla Terra da tempo immemore, visto che sono responsabili dei raffreddori . . . non vi ricordate gli inverni a letto con l’influenza? Erano “Coronavirus” . . . l’influenza “Hong Kong” o “L’Asiatica” hanno messo a terra l’Italia, era Coronavirus anche quello che ha dato avvio alla “SARS”
Anche quella di quest’anno è passata dagli animali all’uomo ed è più “cattiva”, supereremo anche questa! Lo voglio credere!

Avrei voluto tenere un diario, ma la vita di questi giorni mi hanno travolto . . . e i pensieri, le telefonate, la spesa, il medico, la farmacia . . . la scuola on line che si trasforma in home scooling!
Anche Fb e WA mi hanno tenuto lontana dal Pc . . . in quei social, bastano poche parole, qualche link e una faccina per raccontare, qui riesco a tirar fuori anche quello che c’è sotto le spine e la scorza dura . .  .

Per cui, oggi, che è stata dichiarata la Pandemia, Proprio oggi, in cui il nostro Primo Ministro ha deciso che anche le attività produttive devono restare chiuse, sento di dover cominciare a riprendere a scrivere sul mio diario . . . un po’ quello che succederà o quello che penserò, un po’ quello che ho pensato e che è successo nei giorni passati

A presto!